Vita fraterna - anno II - n. 19-22 - 15 nov.-15 dic. 1918

VITA FRATERNA * * * Il Castello non ha mtlila ,ch·e ricordi un castellano; es<sonoh1 è che L1n/intera prigi1one da:I.le mnira massicce, daille port:e f.errate, con caèenacci à111tic\iiluvianie ca1°dini e ser,ra,t·ure da, •museo, Ferriate grosse e spesse •a tutte Je finestre, senza eccezione, e n~l mezzo drel f,abbricaito•. il cortiletto umnùdlo e chiu o, soffocato <l'a un gn~ppo di al,beri ·nati forse per togliere ai carcerati: un'altra pairte di quel cielo già così grigio e così Jilmitato. « Per oggi non si 111.an:gia- mi fu annltlnciato; - ,eJ.llasarà presa in forza._. cl'omani ». Ma fa fame, qwe]lla sera, non si fece senitire. Fr,emev-a, nei co,rridbi, nei .Jaborntori, d'el ·dastello, una speranzia. Li é),V ,,a.no portati diana .ci,ttà i nrostri prigionieri che, ~co.r- '.:a:ti,vi, i r-ec.avano quoiticl'iia.namenit:e,adibiti; alle offi.cine-del paese. Voci contra<lclitorie, voci inV'ero,Simhli, affermazioni sbal'ord.itive erano sai:i_tesu per i sienti-eiriddla collina a idlumim1a,rei·l bui101orrido della pri:giorte. Sovra tutte - era il 30 ottobre - predomill'a'Va una parola ubbriaciante: armist~zio. Gli ju 1gos,l1avi avevano realmernte disarmate in ci.~t-à-1-et.nirppe un:g.heresi .giunte !,a mattina &Ila ·fronte? Era veraltn1en1itearrivaito ia 57° reggimento j ugosfavo ch<e .la -città attendeva per cfu:re forza di armi a:! s1.10desid'erio di libertà? E si po<teva parlare la s:era del 30, d'un Comitato jugoslavo a Lubi,an,a_..meni:re la stazione era ancora i111pote-re del vecchio regime, e nel CasneHo imperaiva ancora' H pan:ciuto ·servitore di Ca.rio? * * * Su.l tavdo ro-zzo_.<love i cirnque ufficiia!Jiprigio111ieri stav1a110discuternclo i punti d.i dom,anda che, uno p•er unlo erano per es.si o . continuaziion1e di servitù o alba di libertà, fu cl~c:i.so.Fu, prieparato un· 111' s.~1aggio. « Noi i;tal'iani•, es1&Oclricevà. tratti-aimo i prigionieri jug.oslavi cli Lubiana che, si dichiarano ,:.:ome tali, com.e fr,a,telli"; il Comictato jugoslavo di L_ubia.na come intende di procedere verso gli o-spiti CÌ!e:1 uo Castello?» - E i·l messaggio fu firmato, non pieirchè si ,-apessc;:o i ndmri di d1ique ufficiaili che .lia fortuna aveva -tra.diti, ma perchè · fra sìranieri era bello correre la ,aJ.ea di un inaSip-rimento cli pri1g:oni•aiplllr <li aff.enna11e la dignità -cli una dbmanda , fa1tta non per paura_. ma per diri,tto-. ' . · L'alba tro,·ò l'a:rnbiente satwro di attesa. S.i udiva distintamente dal basso il suono cl'i una m.usic,a mih'.1a1•e; e dla.Irlastaziu111evicina BibliotecaGino Bianco

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