Vita fraterna - anno II - n. 16-17-18 - 15 set.-15 ott. 1918

VITA FRATER)I.-' questi, c,he abliia., ·insomma, forte il sentimento de/.la. unità e della disciplina sociale». Coisù, nelfaccennare agi'« istituti sociali, a-Ila coltum_, alla vita> insistono essi sul loro volere che « sii t1itte le preoccupa.zioni mia do-mini: la preoccupazione di crea.re 11ell'indiv1;duo l'iwmo, il cittadino » - si p.ròpo:t11gorrod'i lottare « contro t11,tti i metodi di vita politica, economica e religiosa che ostacolano ·il ii'{)ero r-i11inova111entospirituale deg' Italiani, e ùite1ida1io a perpetiuwe sis-tlimi orama1i 11otidi sopraffazione o di a1ieste·tizzazione morale> - den~nciano, con u·n,a sp:ecie di dliagno,si spi1ri'tt11aleacU/ta e initeressanrte, le « tendenze di,strurttive » tra cui notano princi'Palis.sime: « la tenden:::aa. 'frammentare l'unità intima dell/1wmo, opp01iendo ad ogn'1 passo la rea/.tà ali'ide'alità, la pratica a.l'la teorial, distinguendo fYa mora.lità pubblica e moralità privata, fra, uomo e cìttadino ecc. ecc. » - « il perseguimento di un idea.le di p-u_racuit-ura intellettuale, che, nelle sue più recenti aegen~razi-oni ha creato il àiletta1ttismo, l'entdizionisnio, lo scient'nsnio. A fur·ia di confiscare la, ,:·ita a beneficio edl cer11.e'lloe di non apprezzare che lro virtuosità / del p·ensiero, siamo giunti an on aver più nè un ideale morale, nè una vera coltura. So-no le vendette dello spirito, che non soff-re ii11utatio1fli;e pa1'tfrolctrismi: la. vita, concentra.fa nel ce1-vello, sommergi il pensiero, lo acceca, lo uccide» -· « E, ùifine, m1a terza tenden:::a, figlia della precedente: la vit_a intesa, co1ne gesto, come· esposizion'e permanente: rettorica, accademi,ca, arcadica. . . . . . ... ' .. In pratica, certo, la rettorica è stata la benda più s1>essa, che ci· ha impedito di riconoscerci e di migliorarci; èhe ha, Ù!rvito lungamente la vanità, l'inconsistenza., le anibizioni, e, gli affari dei più mediocri; che ha, dato ai dirigenti se-nza fe'de twt'te le mimboia11t-ipana'cee di cu-i si son serviti per addormentare, abbrwtire, sfruttare il popo·lo italiano; che ha tol-to ogni sincerità ( ed è il male pift greve) alla 1io.i:tmprodwt-ùone di pensiero ed alle nostre opere, e ci ha dato artisti sen::;aimnwgina.zione, apostoli se'nza fede, filantropi senza cuore; in una parola: il ciarlatanismo in tutte le sue forme: da Montecitorio all'Università, dalle Camere del lavoro olla. casa di Dio, e fin sul ca'11ipodi battaglia come· provano i corrisponde'nti di gu.errct,di moUi giorn(J)]i.... - Co11,essa (la retorica) perderanno il propr-~o elemnto vitale, l' indiff er.entism-o, lo scetticismo, I/attitudine a lfu.tto-conciliare, che rimane nel fondo degli italiani so-tto la pompa delle frasi e la sottigliez,za capziosa delle formule; lo scetticismo ed il vuoto che co1bbella parola il nostro tradizionale bnon gusto chiama: l'ibertà <li ~p,irito. E morrà pure, 11nabuona volta, l'Italia festaiola e carne'valesca » - « Conie ogni Biblioteca Gino Bianco

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