Vita fraterna - anno II - n. 16-17-18 - 15 set.-15 ott. 1918

VITA FRATF.RNA 11alore sp,'.rituale - concludono - l'Italia sa,rà gra.n.cle divenendo sempre · più se•stessa, e cioè sen1,pre pìù unita, fusa in ima cosa sola con l'anima degli ital'ia.nd e con le proprie tradizioni; promovendo, con la sua attività mondiale di grande 111azio11e,. •u:11apiù ta.rga realizzazione neUa 'l.'ita dei popoli di qnei valori, che sono la gara11zia,de'l/a sua stessa es·istc11,~ae del sito progresso. - E sarà il 11-ostro,pensiamo, anche il modo migliore di servire gli interessi del/a; g·uerra,, che è la prova crudai/e delle virtù e dei viz-i irostri ed a q·11e/ledoma11da, tutto il rendimento per la, vittoria>. Abbiamo citato larghissimamente dal p,rimo artico-lo, - e più ancora avn:mmo voluto citare, forse l'iportare in.tegralm'ente, p'er presentare ag'li Amici e alle Ami\::he di Vita Frcnterna - come si è pr<esenfata a noi - qu~sta nuov\al Riviista e ili giJ:1UJppocl:acui jsorge. In questo n,udeo di giovani noi ritroviamo ancora una volta (co{l'le, clalSISlioamen.te,qui a Mi,lano nel Comitato d' Azi,one dei, mutu11iartlb, i1nvafalli,e fei:iti <l'i guerra, - ,come ognuno di noi ha ceµifo più dli una vol.ta riscontra•to ·in giovani che tornavano dalla guerra) la tnentalità, lo spirito dii q,ueiinuo'-Aie più vero I.tailiani da cu,i l'Italia avrà finalmlente un1 a degna e potente classe dirigente, ,pier cui l'I~ talia attuerà a!lifine le migliori e così ricche sue possibil,ità. Si rivolge, la Rivista, specialmente agl'i Uffiiciali: i giovani dirigenti d'oggi ,e di domani. - Certo ai migliori, ai più elètti, ~i rivolge. Non postsono intendeda e gustarla che quanti hanno buone e nobili capacrtà in sè. Mà è bene, è neces,sario che q-nesti aippunto si int.endano·. si un-uscano. Non crediamo molto al,l'utilità cLi leghe, associazioni, comitati se uniscono ad'etienti a,n•chenumerosi.s:- si~i, ma tep;dli e •dli fede e cli vailiore 'ineguale; - ma sappiamo da una parte la forza grande dell'as-sociazione quando ull'isoe sia pur pochi el}ementi. ma sicuri ,el provartii quan11o à> f1ede e a volere, - e d'altra parite .l~ tristez'za ·e l' ,impo,nerimento che viene dalna dispersiorne, dall'isolamiento di valori e di fedi ind'ividuaili che tanto fecctnde potre1bbero ,e do\nrebbèro essere ,se ra.ocoLte e ooordinatel. Auguriamo dunque chie a quc:,sto nudejo ,che ci aippare così vigoroso e nobile facciano capo tutte le buo111e· volontà giovanilli dell'Italia d'oggi. Possono da ogni campo: ed è qui un altro dei pr:egi particolari e più grandi. second'o .noi, d'ella Rivista nuova: il non costituire nè voler costituire un partito. 4: Non.- 11na fonn1tla m,tova noi vogliamo portare neUa, vi•ta italia1ia, ma una nuova passione, n-n n;uovo s1!'11sodella vita, 1m contribuio di fede e di lavo-ro ten,ac~ nella soh1,2ione dei probleinà particolari e concreti impostici da.l/a,nostra storia». E altrove: « N o-n BibliotecaGino Bianco

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