Vita fraterna - anno II - n. 16-17-18 - 15 set.-15 ott. 1918

VITA FRATERNA limpidezza e giustezza i mali, i guai, 1 difetti da ,combattere, da ,correggere, da san,are. (Ma vogliono .con11batterli. corregeTli, sa- . . na,rli. E riuscirnnno). Ascoltateli: «L'Italia cessò - osservano - di essere una espressione geografica, politica111e·11te,ma rimase tale nell'anima degl'ita.l?'ani. L'unità politica no11f'n preced1tta e neppure segnita dall'unità ideale e morale. Dì qui l'ascsinteismo della gran mossa degl' Italiani, difi .miglwr·i, dalla vita polit-i.ca, dai problemi sostanziali della nazione; di qui /. campo libe.ro a pochi, che, privi a11ch'essi di q·nalsiasi com- 'pag·ine spiriPnale e n4idi di ogni retz'igione della Patria. pur sotto la pompa di nn po,t1:iottismo letfera:rio, furono coi•rotti neU'11so del potere da:lla,assoluta mancanza di controllo na,zionale, dalla concezione 1dilitaristica, dello Stato nei governati'., ddlle meschine lotte di picco·li uomini e 11-1,ìsereclientele, in asseniza di più nobili comPetizio11i. La concezione religiosa della Patria niancò, in sostituzio-ne della quale trionfò lo Staito come grande be11efic-iataper eletto1·i ed eletti, le /.otte iedali m.011c0i1'0110, perc/iè .l'Italia: cm sorta · come capolavoro d·i ·intelligenza, di accorgi1nento poU,tico e di slanci di generos-ità solita,ri per quanto eroici, Ì1'1,G, non, dall'animo degli italiani E, come tak, essa. non fn iin organism-0 spirituale e rimase estrQlnea agli· I talian,i. Chè riesce fatalmente estra.neo all'uomo t1-ttto quello che nat~ appartiene a.l sWJ sp-ir-itoe di questo 11-on riflette gSi ùiteress1: più inlinvi e le esigenze pùì imperiose; tutto qi~ello che non è al sonvmo dell'a.nima sua, come sua espressione vitale, come la, sua stessa sosta11.:::a ». - E allora •oorlcludono: « bisogna che gl' Italiani edifichino nel Zaro spirito l'Italia ». E ancora: « Fa.èendo tesoro della forte e sanai individualità, questa noi dovremo- potenziare di un più àlto senso de/:la vita, della visione di un, rn.òndo che non graviti sull'individuo, ·1-na.che l'indivùlru-0 a.vvalor·i, '!illumini, elevi nella consapevolez:::a, nel possesso integraif.e della realtà itrnana: l'ideale, la, patria, la solidarietà iima1ia. Da opaca, la. sua individualità diverrà faminosa; dalla cerchia mortificatrù;e delle aspirazion·i a ben,i e godimenti irnmed·iati egli assurgerà ad aspira,zion,i veramente umane, e potrà vedere un bene là dove l'egoùm-0 individualistico gli avrebbe rivelaito un •male, e im godimento dell'anima in un dolore repugnQl/fte all'istinto. Solo que'st'iu.orlWpuò veramente avere ima patria,, essere nel pieno s.enso della. pm·ola im cittadino: uomo, cioè, che viva la solidarietà spirituale fra sè e il s-uo popolo, che trovi il suo i1vteresse r~ell'inèreme11to dei commii interessi e 11011 ne/I.' opposizione di q11eUod BibliotecaGino Bianco

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