Vita fraterna - anno II - n. 16-17-18 - 15 set.-15 ott. 1918

VITA FltATERNA 247 deJ.chi. Piangera.j più soventt'j. - oh questo sì! ·- (Nel mondo che ti SL svelerà per la. p1 :ma. voi\,ta il dolore è ben più frequente della gi<oi~).-Ma da.I dlolore fiorisce la speranza. Questo tu non sapevi pelrrchè eri una cosa. un'utile cosa tra tante utih e i-nuti.J.icose. L'ainima? E chi se n'era a:ccorto? Tu ti drizzav•i ,esausta sul pa.vi,m,ento ben luddo e il pav.i.mento specchiava la tua figura. Ma anrche Ladelchi specchia va che riposatq e f.resc·o•,,en.i,va.,da ila t;ua •511:anzaE. t'tii di,ceva: - Tu sei un •nodero,so strumenito, N,oretta ! * * * I poemi <l:i Ladelchi? Verrà giorno_. e forse non è lontano, ch'egli stesso dleggendoli1 d::rà: parole, parole ! E altri' ne scriverà allo-ra con l'anirna airdente e 0011 un .più inte:nso palipito del cuo:re. Erudito, sì, ma un po' s·uperficiale, era ili va,te ! Trioppi libr,i leggeva e i jibri sono ,rifless:. ct'uom'i.nii. non sono gli uo:mi,11,i. La sula..sapienza. e i'! tuo ,candore forse_ si equival'evano. Ma il tuo cando,1ceha illumilnaito la sua sa.p'enza. No1n sarà più il p:oet.a modlertllioche pdi è come dire: il poeta dli mod!a. Sarà un uomo. E non 1'.effimera ammirazione della gente si piegherà a lui. Ma for·se la lanterna d'un nuov9 Diogene, ansioso di ver.:tà e di bell)ejzzm . E un giorno tu stesisa que.sta verità imipa1 re.rai: « Ch'e m'olti antiichi sapienti sono t,utt•or-amodernli e che Socrate, Platone e aJtri innumerevohì v'iivono ancora tra noi.•». Q~,el, giorno tu . .lii conQscerai e lii,amer.aL. E Ladelchi .ti dirà allora con ingenua me.raiviglia: - Epipune· io credlevo, dli CC\rtoscerl-ida u•n pezzo! Verona, agosto 1918. Ten. Antonio Greppi. BibliotecaGinoBianco

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