Vita fraterna - anno II - n. 16-17-18 - 15 set.-15 ott. 1918

VITA FRATERNA fittevo1e imip:ego d1eis'uoi capitali è !l)OTtatoper scuotiere e richiamare allq studio dell'Italia: gl'incliiJferenti'. Nel Matin del 24 lug1io - (L'Italia e noi) - notiamo, in un energico richiamo àiblai Francia peirchè ,studi Jilta,lia, il tono sincero di queste righe:· < V.i, è ,per U11 Francese uoo a riflettere una vera sofferenza nell'u- . dire deii Fìt1ance1,iche· non riflettono cQntinmcre a pada·re con 1 1 eggerezza delll'lta:bia >. A. Maure! vor.rebbe fosse fatta,. nell'animO) di tutti i Francesil amici dcl:D'Ital'ia, ·come s'è cotn1p1u.ta in IJl~i-,un'evoiliuzfone dall'a· m,ore p·er 0'ltaJia artistica del ipaJssato a quello .per l'Italia nuov:il, operosa, paziente. t,ejnace clfogg,i: egli' scriveva nel Petit J ou1·nal (23 aprile 1917): < Non v'è nulla che s'imponga di più urg\oote per la Francia! come . cfii farla fmÌlta con l'Italia dei lazzarorui o degli i1111a,mo;rati vaJgheggiata dai Romantici. Oltre che non capire gl'lta,Jjani noi ancllrem1mo iruconrt:ro a disilhlsioni che ci ·cos,terebbero car.e ». < Bisdgna che la Francia impairi a rispettare la guerra e lo sforzo &Italia. Questa nuova nazione ha g.ettart:on~l fuoco dieLlaguerra tutta. la sua forza e il fflO cuore». Queste voc,i -che/ si seguiOno e si ni,petono oggi sernpre più insi'stientti, (1) non dre:vono esser prese come segno che l'a,ttJeggfi:amentd dell'a mentalità francese a ,ni,guaroo <lell'Itali,a non sia slat.o in nufla niodi'fi1cato e che non -sia, sfa;to fatto nulla per n odifiéarlo. Nqn si avverte ma.i tanto la penuria di ossigeno cli oerti am.b'.ientii co,me q)u<ajnoo S,i, a.11-.riva·suHlasog~La p(eir u,sci1me. Se ),a cr'itnca dlell.'ignQm.hza, fr:anoès-e dli fronte aJlJ'ltalia si diffonde. in1Francia è certn perchè in Ftranda va penetrando un concettOi nuQfVodell'Italia o almelno il' vecchio -concetto va rivelandos,i,.in qualche parte faEsq fino a;ll'asisu:rdo•.Non va dimènticato che a forntar:e questo con~et~ to va·Jlgonomolto più cleg.li e:llogi 1ncond.iz-ionati l'esame ,mfornito, lai critica sostanziata di fattJ, la cronaca dell'a vita italiana;. Sono stati scritti pairecchi libri sulJ/ltaliia. Ricordere_mo quelli del Faure, di A. Chevalier e M. L. Amiiei Grosisi, dlel Barrès, d~ Maure!. Sono libri 1 che segnaino urna correntej dii .plensi,ero favore- . y-o•leaJl'lta,lia e nello stesso, temjpo preparano ail0'fr,alia un consenso d.i silll)patia sempre più 'largo; ma: es1 sendo· volti a un puibhlicd numeroso, nop possiono non avere, in qual-che misura almeno, una: p,reo.'ccupazilOnedi CQ1114JOS':zione, cli interesse e dli comp,iutezza che giova alla loro cliffus:one e ne fa sop.ratutto d'elle opere cli divul- . (1) li Par·is-Midi dlei1 2r settembre r917 riportava un articolo di M. L. Amici Grossi: Réfle:r-io.nsd'1111eltalie1111een France dove è vivamente laim'entata l'ignoranza d/ell/Italia in Francia. ' Biblioteca Gino Bianco

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