Vita fraterna - anno II - n. 14-15 - 15 agosto 1918

t88 VITA- l':RATEitNA Sì, c.osì è. E' inutile sforzaf'Ci ad a4.tro e fabbricarci Uln ca- .stello su ,basi fa:l•s.e.Noi non avremo vera parte n~Lla società e nella ·vita dello stato che in! quanto ~a•rerno diverse dagli uomini non in quanto sar-emo eguati; in quanto saremo fortemente, ,puramente, pienaln1ente dbnnie, nion in quanto saremo uomini attenuati o artefatti'; in quanto porteremo nella vita del1a repubblica qual1 - -cosa c.he ,a:nloora non h:a e deHa cui dleficenza patis.oe - perchè non arucoira entrammo a fairvi parte, - e non già qualiche quantità ,irn -più di quel che •g,ià possi 1ed.e, e di cui non ,sente altro bisogno.: s.arà non -per acorescere m,ateri'atmenite e qoontit_ativamente una ta1 v,ita, ma per completarla qua:litativ!amente e s11>iTi1:ualmente. O~a nOlllsi dice questo in via a:sisolluta,ipoilehè inon 'vi è nulla di assoluto nelle forme e nell!e ma:nifestazioni umane; ,come i.I ,poeta e l'arti1sta hanno -s.pesso intuizione femminile, così non· è raro che donne abbia•no inteHetto di maschia forma, spiriito d'ordine, di 01;ga•rui1zzati,onesuperio-re e di <:-0mandlo: e costoro bene faranno a iportar Fopera ,toro, il loro com.tributo ,aUa tSo·ci,etàse.condo questa Loro a-ttittlldine. Ma le elette fta le dionne sonb ,taH ·irr1J quanto profond1aimen1ie,generosamente e nitidamente donne; - ,ed anche l'a m~ssa molto meglio fa:rebbe a svol•gere l'opera sua neHe forme e seguenidlo le inicli:nazioni che le .son ;proprie che non 1sforzandosi nel'le vie e nelle forme maschili; quante V'Olte infatti le a:ssociaziorui fe.mmiinili, 1i1circoli, i comitati, voilend'o adottare vinC'oH burocratici, dli'vi:sioni, formule ,e forme delle iiStituzion~ maschili, non si disperdono in meschinità '.e .pettegdlezizo? Questo è certamente in paTte dovuto ad una ancOlI' rudimentale e imperfetta <l'isdplin:a mentaLe della donna, ma è dovuto ancora ,e fo,r!S 1e più al disa:gio d'i una! forma imp.osta,si dal1'esteirno e non v,enuta spontaneamente dalla sua in:t.eriol"le11elcessità. Ora io son 1oe-rta clle cot diiffo,ndersù dleFlo spirito nUK>NO tanto più Vclistoe più slpi-rituaJoe di q~11o che così tarda ia. ritra,rsi pur nel 1seco.Ionosltro e di cui tutti.i soffri.amo, ,spirito d'interesse immooiato, p-arti:c:olare e materiale, - .p:ur niel'liedonlnie, col -dleprez.• zamento di que!l che è potenza ·economita stJa.ti.ca ed esteriorie, e r:cllµprrezzannento dli qu·anto è slpfritua:He ,e <lli1namko, verrà 1.llI1a revii'Sionie, un rinnovato, o affatto nuovo esame di costirenza, e un gioilo'SOri~o!lJ()sci,mento d'e1 tanto <l'i più ch'esse ,possorno fa,re- i·h tal carnJpo. non solo individualÌtlente ma ~ialmente: Ira donna si ritroverà in ca:sa sua, - nel caimpo 'Slp-irituale,- e l'impeto ohe ne rioeverà ,l'opera sua socia1e sarà iilìlln!eniSò. Ma podcihe q~sto spirito rinnovatore J)'r'ooedle· con fatica in mezzo ai miasmi e le nebbie e gli incia.tnlPi dlel vecchio s:eniso, è Biblioteca Gino Bianco

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