Vita fraterna - anno II - n. 12-13 - 15 luglio 1918

,,, VIT.4- FRATERNA • APPUNTI• l VlTTORIOSI. Gloria ai nostri soldati vittoriosi! Onoriamoli e tributiamo loro ant0tre e rioonoscenza ! - e fra loro non dimenhchiamo, ma. a1nzi mettiamo - come meritano - nell.e p,rime linee i combattenti mirabili instancabili fortissimi di questa invernata ardentè ·di pr0ipaga1rud'a: i Mutilati. Essi, che tosto d:0tpo Caiporetto, sono insorti magnifici, e si sono _posti all'.aivanguaridia ·dlella r~presa morale che sola poteva darci, e ci ha dato, la meravMgliosa ripr•esa bellirca di questo giugno, essi che dopo tanto aver dato di $è sui campi di battagJia, ancora (n0tru è esager.aizione: è precisa realtà, particolarmente per taluno di lor,o) ainicora h:anno esposta la vita !per la Patria.i nel nuovo· loro combatt1t111et1to, .. ,essi sentano che questa gloria fulgente della resistenza aggressiva e vittoriosa sug1 1i Altip~ani, sul Grapipa e sul Piave, - 11011 meno che dléi s.oldlati in linea, è gloria e vittoria loro! GOVERNO. Si muovono asip,r~ critiche al << govierno » e -g-iiuste s!p,eS-sissimo. Si la.menta:no difetti, timid'ezze, incert,ezze, lentezze, errori. Si conclude impetuosamente da quakuoo : « bisogna far senza c:el gov-erno >> -· da altri perfino: « meglio rovesciarlo». No. · · N 0111 si può far senza del governo - nè si può ro•vesdarlo oggi. Rimedi esteflior,i, per quanto radicaili -voglfano es-sere, non bastiano e non val1 gno. Possono· essere anzi non solo illusori, ma dainnosi e disastrosi. Ci .s.ia !Pfre,serutel'esperimento della Russia. Questo bisogna : 1 rche l'irudfividuo riert:toonesto fervido sia se stesso piena,mente, fedelmente, instancabilmenit,e. Ed espa,nsivamente. In modo da vivere non soEo in sè il' suo valor,e, ma da accordarsi coi valori latenti o sopiti -nJegli altri, il più ipos·sibile; e proipa,garli, e chiamarli a raccolta, skchè la Nazione, v1era e viva risultante da que_sti individui, sia sempre p,iù, . che 1~i111divi 1d1Uo si governi ·secondo la perfezione dell'ideale a lui rivelato, •el vigili ·che la N.aJZione si governi ,attraverso i suoi migliori i-nldividui che più 1a amano. Così la Nazioin.e governa il governo.- Così il governo è costretto a. rapj;>,f'etsentare, a.id attuar•e l'a volontà della nazione. Come la Nazione, volendb la guerra, ha costretto il goV'erno ad attuarla - e solo, essa poteva -e d!O!Vev;a ooisì ,la Nazione, se vuole la Vittoria, può, deve costringere il goviertllOa trovare a imporre, a attuare le leggi e i mezzi per raggiung_erla, comincian'd?' - è il m'odo :J?iÙ sicuro -. aid attuarli !per conto suo neLia ,più larga mnsura e nella pm profon,dlai •infocata mamera. II ,goV'erno aigirà - non c'illudiamo: rimorchiato. fatico-sa.mente, Biblioteca Gino Bianco

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