Vita fraterna - anno II - n. 8-9 - 15 maggio 1918

120 VITA Fl\ATERNA corte e a parlarle davvero di qualche cosa di interessante - con1e fareste con un amico? Sento dire: « E' ultra stucchevole che questi benedetti uomini, anche gl'intelligenti, quando si trovano con noi, si sentano in obbligo di dirci delle sciocchezze e di farci dei complimenti insulsi, e sembrino divenuti incapaci di interessi elevati - o che ne credano incapaci noi... (E bisogna sopportarli così, anzi stare a botta e risposta in quegli stupidi giochetti, rperchè se non ci trovano noiose». - ì\Ia perchè adattarsi così, gentili signorine, a passare per delle sciocchine, e financo fingersi tali, invece cli troncare gli stupidi giochetti magari con una buona· e sana risata, e facend:01appello vivamente alla più; pura e schietta giocondità, b a1la loro intelligenza, o ai sentimenti più vivi e più nobili? Credo che. se uon1ini e donne, invece di parlar male gli uni degli altri in ca1npi divisi, e farsi poi comiplimenti e n1adrigali quando si trovano, di fronte - si dicessero schietta1nente quel che pensano gli uni degli altri, - finirebbero per stimarsi reciprocan1ente di più, - e anche p,er meritarsi di più davvero la stima gli uni degli altri. Credo che il concetto che un uomo ha delle donne, e una donna degli uomini· - risulta direttamente dalle esperienze personali in proposito, ,e le rivela. - E credo che in massima l'esperienza buona ,oi cattiva non è casuale, ma risulta dalle capacità, dai gusti, dalla condotta e d.al giudizio di ciascuno; - quindi ridonda ad onore o disonore di chi. se l'è formata e l'ha raccolta. Vedo che gli uomini n1igliori e le migliori donne hanno· il più elevato concetto dell'altra metà del genere umano. Intendiamoci: non il concetto lpiù favorevole e indulgente e facilmente accogliente, che an11nette tutti i torti, ma li toUera per un gusto snperfi1ciale e vol~are; - dico il concetto che non esclude la conoscenza dei difetti e la loro riprovazione, ma anche ne spiega le fonti e ne cerca la salute, e crede nelle possibilità migliori, .e conosce e stilna e ama i veri v_alori. Bisogna che gli uomini e le donne di valore imparino e riescano a trovarsi. Si accorgeranno allora, con un trasalimento di gioia, di esser più numerosi - gli uni e le altre - di quanto le une -e gli altri avevan pensato. Bisogna. Dal co.ncorso, dall'alleanza delle · migliori forze maschili e femminili, - non dalle une o dalle altre soltanto , l'umanità aspetta il suo pr.ogresso nel bene e nella gioia. adar. BibliotecaGino Bianco

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