Vita fraterna - anno II - n. 5 - 15 marzo 1918

VITA FRATERNA 75 si è troppo adagiata l.a vita dei più. Si sentono così la:ippanti, che ormai non si potrebbe negarle, -senza negare la luce del ·sole. Di modo che il fatto di aver tradito o no, di ayer fatto , milioni col sangue dei soldati, o ·di non averne fatti, di aver permesso sotto pretesti di convenienza, di opportunità, .con sapienti circonlocuzioni politiche, cose che ai .semplici e agli onesti fanno drizzare i capelli sulla testa (.e magari di aver dato quei perinessi in modo così abile da· rasentare la lettera della. legge senza eluderla!) diventa in un .certo senso secondario, di fronte allo spirito eh~ anin1ava tutta questa gente; come, per la diagnosi di un medico, diventano secondari i fatti esterni di un oorp.01 ammalato, di fronte alle condizi,oni generali e profonde dell'organismo. Risalire alle cause, dunque. Mettersi davanti il quadro senza chiaroscuri, -senza sfumature, senza me~ze tinte. Da una p.arte soldati e ufficiali che si sacrificano, che soffrono l'indicibile, che muoiono, che restano rovinati per tutta la vita - e lè loro famiglie, martiri~zate e straziate nell' anima, anche più di loro, spesso divorate dalla miseria e dalla fame; dall'altra, altri ufficiali tiepidi e incoscienti E; inetti, per non dire di peggio, e ·tutta una folla di gente, cominciando da quelli che stanno più in .alto, da chi ra.ppresenta nominalmente la Nazione, che· non cerca che il proprio tornaconto, che trova una logica per le speculazioni più indegne, che intasca iniUoni, ' che vive allegramente. Se noi pensassimo bene, non andremmo tanto lontano di qui a cercare le profonde ragioni di Caporetto. Il m-ale non era esploso, ma minava già le radici. Ora qualche piccolo! varco si è aperto, ma è troppo poco. Bisogna tagliare nettamente, usar.e mezzi spietati, .aver orrore delle mezze 1nisure. - Ne va di mezzo la vita della Patria. E' un bivio da cui non si esce che nettamente vincitori - cioè col trionfo del bene, dell'onestà, della verità; per modo eh~ chi ha ,sofferto e lottato e donato tutto se stesso possa vedere, · anche su questa terra, gli effetti rinnovatori del proprio saèrificio. · Domandiamoci dunque, ciascuno nella propria coscienza, che cosa si può fare. E lavoriamo con tutte le ·nostre. (orze, su di noi, prima, per estirpare dal nostro intimo, _se vi ·fosse, qualBiblioteca Giri.o ~ianco

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