Vita fraterna - anno II - n. 4 - 28 febbraio 1918

2 VITA FRATERNA pisti assalgono .. dei pacifici cittadini .(come l'Austi-1a e la G€rmania hanno fatto con gli altri µopoli .d'Europa.), non si ha il diritto di stare tranqµi_llamente ·a guard·are; 11° Perchè non potevamo permettere che le chiavi di casa nostra rimanessero più a lungo in mano. dei nemici (l'Austria, coi confini che ci avev.a imposti tenendosi ancora delle terre italiane poteva invadere l'Italia appena avesse. voluto; difatti, ora, che non avevamo ancora raggiun~o i nostri giusti confini, le è bastato forzare un piccolo punto per invadere tutta la pianura del Friuli, ed arrivare fin• vicino a Venezia); - III 0 Perchè dovevamo· ascoltare la voce de~ nos_tri fratelli italiani soggetti all'Austria che soffrivano sotto l'oppressione. dell'Austria, e ci chiamavano in aiuto a liberarli; -· ÌV0 Perchè (lo ha dichiarato lo stesso ministro austriaco Czernin) l'Austria ci c-onsiderava come suoi nemici da quando eravamo rimasti neutrali invece di aiutarla ad· assalire , i popoli civili: e ci avrebbe fatto la guerra dopo finita questa, • quando noi saremmo rimasti soli ~ sostener.e. quella lotta che è già così dura oggi ·che siamo alleati all'Inghilterra, alla Francia e agli' Stati Uniti, le nazioni più ricche e più potenti del mondo. · · Egli sa le sofferenze della vita di guerra, e sa quanto pos- · sono i cittadini, .quanto può la donna, per confortarle e aiutare i co!Ilbattentf a sopportarle e a sentirle meno: bisogna dimostrar loro il nostr_o affetto, la nostra -ammirazione per qu.el.. che fanno, la nostra gratitudine; mostrar loro che li stimiamo ben più e ben diversamente di quelli che sono qui al. sicuro! - e non bisogna attristarli coi lamenti delle dffficoltà della vita di qui (che ci sono, -sì, è vero: ma che, sono niente, in confronto di quello che si sopporta e si soffre lassù!); - bisogna i~vece • sopportar.e coraggiosamente i nostri sacrifici, e scrivere· e dir loro parole di serenità, di fiducia, di ca-raggio. Oggi poi vi è un modo speciale per mostrare il nostro interessamento, la. nostra solidarietà all'esercito combattente, e di aiutarlo proprio: sottoscrivere al l)restito nazionale. Si deve sottoscrivere tutti. No-n si dica che non tutti possono dare: tutti possiamo risparmiare qualche soldo ogni giorno-, ri~unciando per i nostri combattenti a ·qualche cosa che forse ci farebbe piacere. E vi sono appunto dei modi çli sottoscriv:ere che richiedono appena il risparmio di pochi soldi al giorno. - Pochi soldi con cui si avrà l 'ipteresse del 5 per cento. Sottoscrivere è dunque insieme un dovere per aiutare i nostri combattenti - e un vantaggio grande per chi sottoscrivé. BibliotecaGino Bianco

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