Vita fraterna - anno II - n. 3 - 15 febbraio 1918

\ VITA "F'RATERNA 39 Sagra di Santa Gorizia La nave colpita dal siluro si rizza: « la moltitudine d'uomini scivola sulla coperta diventata parete come uno scenario che cala». A chi aveva -letto la Sagra nel caldo sol,e d'u11 autunno. ;pieno di prom.esse ,per l'Italia, su quella !Sinistra e livida i,m•agine dell'assassinio, .per oui finì la vita' del Locchi, S. Gorizia sembrava stendere l'azzurl'o luminoso del suo manto. Oggi ,le ,parol~ del Cozzani si starccano, son l'epi:graf e tragi.ca in caipo a. que.sto camt.o.. C'è quailcooa nelle nostre .anime per ,cui si prolunga quel tQlrufo cupo di corpi, i.ngtgantisioo quella spaventosa paret~. Il canto del Lecchi risale c01ne da una• stagione lontana d.a noi, da .cui ci sepavan -molto tempo, molte speranze. E' il canto di u11a giovinezza gon:fia di .forze e languida di nostalgia d'amore, un canto di primav.era. La realtà della guer1·a vista e vissuta si circonda di sogno per il combattente poeta, si esalta di semplfcità e di una sua bellezza umile nella poesia della passione. · Quest 'italiàno quasi inerme e a cui basta, nella sua solitudine grande, il monito del cuore, « Reggi, non temere n, ha ·una fed,e in mii si 1 r.aiccogJie ogni forza, -ogni volontà; un'a:nima a cui la ragione non ha nulla da dire, dove non è accesa che una lampada; un'anima giovane senza passato e senza memorie. Perchè egli non si rivolga mai indietro, il sogno verso cui va ha le sembianze stesse di quello che l'anima adolescente ave-. va intravisto di bello e di santo nella vita. Alle spalle non ha lasciato nulla: nè la voce della patria lo incalza, ma lo ch:iama dinanzi a sè per il richiamo d'amore di Gorizia. - Gorizia Aveva il •viso bianco di ttttte le nostre rnam1ne e gli occhi delle sorelle e delle innamorate. Volti spenti delle mamme in cui l'amore po1·ta via la vita: 11.llOe degli ,occhi che a,spettano .e sperano. · L'amore dell''iderul1e sacro di patria, l'amore della v5.1:Jt-0,ria, -la religione del saicri.1kio intessono il manto di S. Gorizia, e c~rre tra i fili e s'intreccia e si confonde, quasi inconsciamente per quella giovinezza, l'amore della donna. Biblioteca Gino Bianco

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