Vita fraterna - anno II - n. 3 - 15 febbraio 1918

34 VITA FRATERNA sero veramente a questo; che il governo veran1ente ottenesse tale vigilanza dai suoi 1nandati. Che perciò ancora, la gente non entrasse più nelle pasticcerie e i pasticceri fossero costretti a non fabbricar più dolci e a cercare-un altro mestiere, mentre il governo ordinasse e ottenesse così che i dolci non fossero, vera1nente, più fabbricati. Che, perciò ancora, il governo e i comuni non attendessero un momento a ordinare la coltivazione, a cereali a patate a legu1ni ed a frutta, di ogni terreno in1produttiV1ù o scarsamente produttivo, di ogni area fabbricabile, di ogni parco non troppo antico e di ogni giardinetto pubblico, e a ciò in1piegassero, sotto buone guide competenti e pratiche, molti ragazzi delle scuole (visti gli orari ridotti), e donne che ciò potessero, e disoccupati, (magari quelli che non possono più fabbricar dolci).; e che, dall'altro capo, individualmente, ogni famiglia ogni persona che avesse un giardin·etto, un cortile, anche una terrp,zza, vi piantasse fagilOli e insalata, invece che garofani e gerani., Che, perciò ancora, la gente non andasse più ai cinematografi e ai teatrini' consumatori di energia elettrica così da obbligar gli imprenditori a chiudere bottega (e a cercar lavoro, magari, nei suddetti orti), d'accordo con dei .reali ordini di governanti che non si ivertissero essi stessi a Lea.trini e a cinematogl'afi. Che, anco1·a per ciò, le signore non consumassero migliaia di lire in abiti, pellicce, ,e ornamenti di schiave, favorendo un c01nmercio che rovescia il nostro denaro all'estero e non sempre soltanto nei paesi alleati, - e, quel che è peggio, coltivando in sè la più frivola colpevole insultante in~ differenza e incoscienza di fronte a questa cosa grande sacra e terribile che è la guerra. Occorrerebbe che tutte le spie fossero scovate, che si avesse il. coraggio di denunciare, quando si è sicuri, e che il governo avesse la volontà di colpire; che tutti i traditori di fatto o di pirito fossero manda i a maciullare in bocca a Lucifero; e i tepidi, gli insinuatori di dubbio, di _scoramento, di paura fossero vomitati dalla bocca della Patria come dalla sua li vomita l'Eterno. Occorrerebbe che ognuno, al proprio posto facesse tutto il suo dovere, e amasse davvero la patria. Occorrerebbe - in sostanza - che d'un tratto la coscienza,., ch'è desta solo in una piccola minoranza, si destasse in tutta • la gran maggioranza del nostro e dei paesi alleati; che tutto e a tutti chiaro fosse il nostro compito, che il genio di un uomo,. J BibliotecaGino Bianco

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