Vita fraterna - anno II - n. 2 - 31 gennaio 1918

18 VITA FRATERNA Il Sessantasei .A ne-ss·un a1tro ,periodo dena nostl"a storia H pensiero oor,re,. così imquieto di somiglianze ,e ,c-osì avido di inseg:na:n1enti, come alla. .guBrra d-e•l1866. Tutte .Je volte 1c,h,e,p,-ri 1 ma rdi queJ.la da,ta, furono in giuoco l'arvveni-l"'e•e l'onore della nazione ita,li,au1ia,non aI1COra e1si.steva l'organis1no che ne potesse esercitare piena e perfetta tutela: lo Stato italiano. E, dopo il sessantasei, all'opposto, le imprese d'Eritre,a e di 1 Litbi-a, i&e.m,olto occU1p,airono 1 lo Stato, non pote .. rono a.ssoroire tutte Jie iforz,e,d.e.11anazione. Quindi nel 1866 l'Italia, costituita nella sua 1noderna compagine e morale fisonon1ia, s'espose al primo cimento per il proprio avvenire; e, similmente, nel 1915 con1tpì il primo tentativo ·per preparare e concorrere alla nuova storia d'Europa. Ed ecco•, gi-à, un ar.gomen1to di ,rilfles;sio:ne•D: o;po cinque a:nni di esistenza-,unitaria~ una gue·rra .nazionale,; idopoi :sio,lomef.lzo secolo, l'intervento in una guerra europea, ·e sempre, naturalm,e.nte, di contro e a 1-ato -di vecchie pptenze, se1co,lairi Trorp11}0 presto ie, funa e: .J'altra, .prova. Ma que,sta, che ,le re1"':i1,psiù gravi s,01pipr:aggiungan'◊ prima ohe .la natura e iil cteimtpo.albbiano apprestato forze a superarle, è l'iattura che ci perseguita in tutto. Ii ,capitale ,s'arrischia.va .fra noi ai primi ar1dimemti ·e ,subito s'i annunciavano le rivendicazioni del prol_etariato_ che altrove premeva una borghesia già gagliarda e matura; cominciavamo aip1p,e.naJ.'<eldJucazionde-eUe plebi àUe ildee df m.tazi.,oine di 1pa:tria e .da ,ogni va.lioo ,ct.e11'..a1p1:cei ventavano .adld0isso,lei ut.oipi,e,dell'intePnazionale, :prodotto .tedesco dediiea:to -a1'le de1 molC'razie latine. TutVi gli ,(W·e.nt;iono interi,pestivi per questa v•eiCicihie-a giov.aniè Italia in ,consegirne1nzadi ,quel prLrno a.naieroni,smo d'aiverdovuto restare municipale e regionale, perdendo in gran parte l'Lnidi1pendenz,a,1pr10,prioquando, nel dnque·cento, ·si foirmavano i granldi Sitati naz1ona]j. ,è lamentarsene nè ,dim•eintiicarlo: occo,r.r:esaperla iPer compre111d-e,r,eche, in quaJ,siasi coiruti-ng,enza.,dovremo ,se,1npre stentare più ·ed ottenere mèno degli altri, per abituarci a valutar-e i rfsu,lif:,aticonseguitJi ,non in raip:Qorto agli aatrui n1a .aUe diHicoltà deNa ;no,stra .lenta atS!Censione. · Intendendo così l'intiimo ritina dieilla:nostr-a storia ci valigiaBibliotecaGino Bianco

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