Vita fraterna - anno II - n. 2 - 31 gennaio 1918

VITA FRATERNA 3 Anch'io qui, quando voglio vedere l'Italia, chiudo gli occhie penso a quello che ho veduto quando c'ero e alloll'a vedo anche Milano, la mia famiglia, te, e mi sento in fondo al cuore che batte forte gridare una voce : - Come tutto è bello, come voglio bene a tutti! - Ved01 il mio soldatino, il mio soldatino che studia, .che vuol bene a tutti e che mangia volentieri le paste ma che vuol diventare il bel soldato di domani, vale a dire un giovane colto, buono, vigile, utile. E ~ome lui, io, il povero ufficiale disgraziato, vedo tutti gli altri suoi compagni di scuola, di giuochi, tutti i fancìulli della nostra Italia, così che il nostro Paese sarà· bello forte laborioso. · E allora io- che sarò vecchio andrò qualche volta ai giardini, guarderò attorno le cose belle, in alto il cielo luminoso e chiuderò gli occhi forse per sempre dicendo nel cuore contento! Ora veramente l'Italia è completamente bella! Ti bacio tanto tanto, aff. amico u. c. Somorgia (Ungheria) 6 Giugno 1917. La risposta di un soldato d'Italia Cara figliuola, ad una piccola Italiana Natale 1917. P,er una felice combinazione ho ricevuto i tuoi auguri mentre mi trovavo in famiglia, con la mia sposa e il 1nio bambino, e m'è parso che le tue parole fossero come la voce del buon Dio che mi dicesse: - Va', torna sereno al tuo _dovere, resisti e combatti da forte, e non avrai lottato e sofferto inutilménteJ poichè dei vostri sacrifici non solo ~a Patria s'arricchirà in grandezza, ma i cuori dei piccoli italiani, pur essi, s'arricchiranno in bontà. Ringrazi10 perciò te, le tue compagne e la tua brava maestra, per la felice idea di scrivere quella vostra bella lettera natalizia· ai soldati d'Italia. Io la porterò meco, ·tra gli oggetti, ricordi più cari, come un talismano e come una benedizione. Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==