Vita fraterna - anno I - n. 12 - 15 dicembre 1917

378 VITA FRATERNA linea di difesa: l' eroismo dei nostri soldati ne è la sola immensa garanzia; ma noi siamo responsabili di quell'eroismo: noi possiamo: dobbiamo alimentarlo colla nostra amorosa costante fattiva attenzione. Ma se noi mancassimo ancora una volta tutto potrebbe di nuovo crollare. Ricordiamocene. Non permettiamo più nè a noi nè ad altri la distrazione da questa verità gravissima. Solo cosi, vincendo l'insidia di. una sicurezza precaria, potremo farla divenire sempre più reale e più forte. Come dobbiamo. ADELAIDE ARPESANJ. ____ .....___ Il destino più gr~nde. Quando senti una parola, una qualsiasi parola che ti turba, che come una nube vela per un istante la bella limpidezza d,-lfa tua fede, sappi tenderti, - disperderla, - e, anzi, di quel che cercava indebolirti, farti una forza. Nè sarà tuo arbitrio: sarà iuz accostarti maggiore alla verità, un pos~ere più a fondo la realtà. Quando ti dicono che il governo d'Italia in questo o quest'altro erra, o è fiacco, o non vuole, o non sa combattere i nemici interni, italiani o tedeschi; quando ti dicono che succedono molte ing, ustizie, troppe ineiustizie qui più che altrove; che quelU che sono al fronte son sempre al fronte e quelli che sono al sicuro son sempre al sicuro - che quelli che se 1, son goduta se la godono indisturbati, èhe quelli che han sofferto soffruno sempre pili, - sappi dire a te stesso prima, sanpi dire a chi ti parla poi; che tutto ciò è vero, ma che appunto ciò è vero perchè a/l'Italia è serbato il più grande destino. Il più grande destino di coriquistare sè stessa nella prova più dura, fra gli ostacoli più forti, contro il feroce nemico aperto, contro . il perfido nemico celato, contro quello di là dal fronte, contro quello di qua. Sopra la natura e le cose e gli uomini e le idee, con la fatica più grave, con la guerra più aspra più varia più profonda. E, dire, che ogni fat,o che par trafig 0 ere a sangue l'Italia, che par tentare di de,- primerla, di farla deviare, di far più dolorosa e lunga la sua lotta, - è nuova diana di J!Uerra, è nuovo segno di altezza della sua parte, e altro indizio del suo destino di vittoria! MARIA CARPI ARPESANI • LUSSO. - Sofl"rirt? ! che lusso! Non è per me. Non ho tempo, non fio t,mipo ili sojfrfre ! Non ho mai conosciuto l'anima 8ella patria, come oggi! Ah.... non ho mai saputo, come oggi, che essa divora l'anima individttale nella sua! .... Pia1igi ?.... Ah, tu non sai che c'è la guerra! che c'è il nemico in casa! che l'Italia dev' esse1,./(rande, grande! Che questa è una passione che annienta tutte le passiotii.'. U11,'ebbrezza.Alt/. •.. Addio, addio, mi aspet• tano. Mi aspettano sempre. Non piani ere! Vivi! .... Non tentarmi .•.. Non fan,tt guardare indietro! ma avanti e intorno, dove non c' è vuoto! La patria lta riempito fatto, fotto! Addio! - Dicembre 1017. L .. Biblioteca Gino Bianco

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