Vita fraterna - anno I - n. 12 - 15 dicembre 1917

' ftOO VITA_ FRATERNA a riempirne e rimandarne pareccpi (chiedendoli alla Direzione di e Vita Fraterna • - via Spiga, 25 - Milano) - e interessandovi amici, compagne e compagni di lavoro, comitati, associazioni di propaganda e di assistenza. · Questi in particolare devono essere invitati a sottoscrivere un gran numero di abbonamenti, procurandosi così per l'anno venturo molte copie da distribuire come mezzo di propaganda delle idealità e per i fini comuni. · • Richiamiamo l'attenzione di quanti si interessano di propaganda patriottica sulle nostre pagine staccabili per i soldati e per il popolo. L'anno venturo vogliamo che ogni mese vi siano le une e le altre: e ne stamperemo a parte un gran numero che potrà essere acquistato per diffondere anche indipendentemente dalla rivista. I comitati di propaganda potranno richiedercene una tiratura per loro: Infine, un avvertimento: L'enormerincaro della carta e di tutte le ~pese di stampa e la trasformazione in quindicinale ci costringonoaelevare,pel 1918, il prezzo d'abbonamentoa L. 6 (estero L. 7.50).., Il prezzo rimarrà di L. 5, anche I' annoventuro, per chi prenderà almeno 20 abbonamentiinsieme. L'abbonamentosostenitore resta im• mutato di L. 10. _ Le quote di abbonamentovanno indirizzate alt'Amministrazionedi " Vita Fraterna~\ via Spiga, 25, Milano. Fare! .. . PROPAGANDA PATRIOTTICA POPOLARE. Il Gruppo femmin.ile di « Vita Fraterna » ha cominciato domenica 2 dicembre, nella Scuola femminile di Via Stoppani, un corso di conversazioni con le donne del popolo sulla nostra guerra, a scopo di propaganda per la resistenza. , Quest'opera, che ha carattere semplice e familiare, ebbe un inizio grandioso e fervido, grazie all'intervento del tenente Paulucci di Calboli che tenne il primo discorso, affollando la grande palestra di popolo commosso e plaudente, tra cui una vera turba irrefrenabile di fanciulli lo accolse, stringendosi intorno alla carrozzina, coprendolo di fiori: magnifica esplosione spontanea di italianità popolare. Il tenente Paulucci di Calboli, accogliendo gratissimo questi tributi come rivolti all'esercito, svolse, con la chiarezza scultoria e il penetrante calore della sua fede provata, gli argomenti vitali della responsabilità dei cittadini dinnanzi ai combattenti - dell'affermazione d'Italia nel rinnovamento d'Europa e del mondo - e della santa fierezza di sacrificio che si faceva evidente nell'aspetto glorioso di spiritualità trionfante e nelle parole del giovane eroe - salutate da forti, commossi applausi. . Chi ripresentava al ferito i fiori che lo raggiunsero dopo il suo ritorno all'ospedale era la piccola creatura d'un caduto in guerra. "La seconda domenica parlò il poeta ·Ettore Co_zzanij comunic.ando Biblioteca Gino Bianco·

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