Vita fraterna - anno I - n. 12 - 15 dicembre 1917

394 VITA FRATERNA quali maledico con tutta la potenza dell'anima, maledico con la voce soffocata dai singhiozzi, che mi spezzano il petto. Oh ! ritorneremo, ritorneremo ... ci rivedremo ! . Stamane è venuto qui il generale Pecori Giraldi. E venuto a trovare il suo battaglione d'Arditi, a portare col suo pianto la speranza a noi tutti ! Povero Generale ! Avrei desiderato vederlo, ma ero comandato altrove. Vederlo e portare a nome vostro la promessa di tutti i padri, di tutte le madri nostre che non conosceranno termine nel loro dolore ... Forse domani il reggimento al quale ho appartenuto ed al quale appartengo ancora con l'anima, partirà. Dove· andremo noi? Nulla sappiamo: si rimarrà qui a far fronte a probabili attacchi, o accorreremo altrove ? . · Non vi date pensiero. lo non sarò vinto mai dalla disperazione, nè mi oscurerà la mente l'immenso dolore ed avrò fortuna ancora! E combatteremo sempre, non vinti mai ! Di contrada in contrada, di fiume in fiume, oggi, domani... sino alla fine:.. per l'onore prima d' ogni altra cosa ! Addio Miei cari! .Coraggio! La disperazione è dei deboli, nostra giammai! Io Vi bacio in fronte, e siate benedetti per le lacrime Vostre, da Dio e dalla Patria. LA71'1BERTo. (Di un soldato lombardo (muratore da borghese) malato in ospedale, - alla famiglia che sperava di rivedere in licenza di 7 giorni, per preparàrla quando si seppe che quelle brevi licenze erano sospese.) « Spero sempre in bene di poter venire a casa questi 7 giorni che da 20 mesi come sapete non posso vedervi tutti. Se sarà il caso certo mi manderanno a casa, se poi come si sente saranno sospese, pazienza, 20 mesi ho fatto senza vedervi, ne farò altrettanti, basta raggiungere una pace vittoriosa per le nostre armi, anche costo di sacrificare la mia_ gioventù. " C. G. ( Qualche giorno · dopo, ottenuta la speranza di essere trasf erito nell'ospedale della sua città, lo stesso soldato scriveva a casa). 9-Xl-1917. t .... Vi prego sollecitare voi presso la Direzione dell' Ospedale di G..... , per vedere di fare presto, così potrò guarire in vostra compagnia al più presto possibile, per poter. poi ritornare fra i miei compagni d' arme a_ difendere la causa comune della civiltà e distruggere i barbari teutonici che invadono il sacro suolo della patria nostra. Nevvero? .... Orbene voi fatevi coraggio e non dubitate male riguardo al nostro glorioso esercito, che sebbone in un momento di delirio hanno commesso un graye errore, sapranno in questo momento grave adempiere • ·Biblioteca Gino Bianco ,,

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