VITA FRATERNA VERSO LA META DI LUCY RE BARTLETT ( 11) • CAPITOLO Xl. L'indomani, all'ora indicata, Pelham si presentò puntualmente in casa Ayrton e, introdotto nel salotto, trovò Margaret sola. Ella lo salutò tranquillamente e, dopo averlo invitato a sedere, riprese in mano un lavoro di ricamo che aveva deposto al suo entrare. Pelham sentì rilasciarsi un po' della sua tensione a quel suo traHo così naturale ed attese almeno con una certa calma quello eh· essa avrebbe da dirgli. J\ 1\argaret entrò subito in argomento. «- Ella avrà certo già capito che non le ho chiesto di ritardare fa sua partenza da Roma per farle dei discorsi banali - ma desideravo parlarle di ciò che vidi essere accaduto ieri, perchè ho pensato d1e potrei forse darle qualche schiarimento in proposito. Hugh s'inchinò semplicemente. E Margaret continuò: ,. Può immaginarsi che Maimie mi ha dettò quanto è successo ira di loro - e mi permetta di dirle che la mia simpatia è per il momento perfettamente divisa fra entrambi. » Hugh alzò gli occhi - il fascino della voce di Margaret era irresistibile come lo era la calda simpatia che trapelava dal suo sguardo. Sentì che una certa tensione e un certo sussiego coi quali era entrato lo abbandonavano per forza e il piccolo inchino eh' egli ora le fece non era convenzionale. « ta ringrazio » disse semplicemente. J\i\argaret proseguì : ' « Vorrei farle comprendere Maimie, se potessi - questa fu la mia intenzione nel pregarla di venir quì oggi. Non potrei dirle francamente Mr. Pelham, se questa rottura fra di loro sia irrimediabile o se potrà un giorno riaggiustarsi. Ma posso dirle questo - che quaisiasi speranza di rimediarvi sta nel suo apprezzamento della situazione. » BibliotecaGino Bianco
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