Vita fraterna - anno I - n. 11 - 15 novembre 1917

I 362 VITA FRATERNA mai considerarle come un problema chiuso, affidato alle cancellerie dell'Intesa, che attenda solo d'esser protocollato al Congresso della Pace. Occorre un'aspirazione attiva sempre, un'affermazione costante,. perchè il nostro diritto dalla nostra coscienza di popolo passi e si diffonda nella coscienza dell'umanità. Tutti sentono un bisogno sempre più grande di luce, di verità. Non c'è più per gli ignavi da una ,parte, per la delinquenza dall'altra, il rifugio dei patti secreti. Dalle parole di Bethmann Hollweg, che l' Europa ha ascoltato con raccapriccio, è scaturita, come dall'ombra la luce, una concezione nuova e l'arma del male si ritorce contro chi l' ha impugnata. Poichè si può lacerare la carta che impegna la fede d'un paese,. poggi allora il diritto dei popoli su un trattato ideale di cui sieno firmatari tutti gli uomini e tutte le nazioni. Nella vita nuova sia garantita da tutti la libertà di tutti: non vi sieno più spettatori neutri agli assassini dei popoli come non v'è spettatore impassibile all'omicidio e al furto. Wilson e Lloyd George hanno affermato che quando venga il giorno di deporre le armi essi tratteranno coi popoli di Germania e Austria e non coi loro governi. Sentiamo in questa dichiarazione fatta senza ostentazione, nella rude semplicità anglo-sassone, di quanto 1· idea nostra democratica .umanitaria va vincendo l'idea aristocratica imperialista che la Germania incarna. Certo è, che chi ha invocato oggi per sè l'umanità come giudice del suo diritto accetta ed esige per il futuro il suo verdetto universale e crea fin d'ora in realtà il diritto internazionale. Non è possibile rinnégare per sempre il dominio della forza bruta senza riconoscere a una forza morale un'autorità suprema, così come il diritto dell'individuo, da quando non si è più affermato con la violenza, si è dovuto affermare con la ragione umana. ,,. , Quello che intendiaino quando parliamo di propaganda va assumendo il senso di un dovere nella nuova vita internazionale, il dovere di fornire a un tribunale massimo. dell'opinione pubblica· gli elementi di un giudizio dei singoli. valori nazionali. In Francia recentemente venne mutato il nome agli uffici di propaganda in quello di uffici d' « informazione » all'estero. Non è ancora questa la parola che vorremmo. Il primo impulso ali' opera di propaganda viene certamente da un fine nazionalista e utilitario e la parola si è venuta. caricando di questo senso che non risponde più al suo nuovo contenuto e non basta ad affermarlo. Ma quello che più importa è che questo nuovo contenuto sia capito e imponga. BibliotecaGino Bianco

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