Vita fraterna - anno I - n. 10 - 15 ottobre 1917

338 VITA FRATERNA Maimie scosse silenziosamente il capo. « Venga da sua sorella allora », disse Hugh. Maimie si alzò tosto e si avviò verso il viale. Ma era evidentemente ancora sotto l' effetto della scossa subìta e i suoi movimenti incerti e meccanici strigevano il cuore a Hugh. « Oh I fanciulla! » esclamò « non vi è proprio una via d.' uscita? È questa proprio la fine - e dovrò sempre apparirle come un paria? » Maimie si volse e lo guardò con occhi semi-spenti. .. " In questo momento non è un paria >> disse « ed io non voglio giudicare. Ma pensavamo all'amore e al matrimonio e, non vede? Il suo contatto ora mi fa male ! » Era questo il fatto terribile, brutale - il fatto del quale essa non era responsabile, contro il quale non vi era_ argoment~ e che però comprendeva tutto il resto .. Hugh strinse i denti. « Torniamo da sua sorella » disse quietamente. Varcarono in silenzio la breve distanza che li separava da Margaret e comparvero all'entrata del viale giusto quando John, che era già ritornato, diceva che bisognerebbe chiamarli. Marito e moglie videro istantaneamente che era successo qualcosa di grave e eh' essi dovevano venire in aiuto. Ayrton prese Pelham per il braccio e, dicendo che dovevano affrettarsi per il tram lo trascinò in avanti, lasciando che le altre due seguissero . .Margaret non annoiò sua sorella con nessuna domanda all'infuori di quella se si sentiva di camminare fino al tram e alla quale Maimie rispose subito affermativamente. Camminarono così per il miglio di strada che vi era fra Villa Falconieri e Fr~scati e, trovandovi il tram che già aspettava, fu loro risparmiata la noia di fermarsi per il thè. Nel viaggio di ritorno Ayrton si assunse il carico principale della . conversazione, dando a Pelham diverse informazioni riguardanti le ville che avevano visitate, le famiglie alle quali appartenevano e così via - ma anche Hugh fu all'altezza della situazione e Ayrton lo apprezzò per il suo atteggiamento. Margaret e Maimie accusarono una grande stanchezza motivando così il loro silenzio; ma intanto Margaret rifletteva profondamente. Nel lasciarsi a Roma, guardò Hugh molto fissamente. e Venga a trovarmi prima di lasciare Roma, Mr. Pelham » disse. Hugh esitò un poco. « Pènsavo di partire domani mattina, Mrs. Ayrton > rispose. « Ma forse potrebbe partire anche domani sera? 1> BibliotecaGino Bianco

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