Vita fraterna - anno I - n. 10 - 15 ottobre 1917

. , 322 VITA FRATERNA 11 licenziamento delle donne dagli UJnci Militari ed il prossi1no Congresso Femminile Un provvedimento del Ministero della Guerra, mediante il quale si tenta di procedere ad un graduale licenziamento delle donne impiegate negli uffici militari per sostituirle nuovamente con militari invalidi ed inabili alle fatiche di guerra, ha avuto qualche eco nella stampa nazionale, riscuotendo in massima il plauso dei benpensanti. La stessa misura, annuncia un giornale romano, si sta prendendo per altri dicasteri e per gli ospedali militari. La ragione apparente, l'ombra della quale non è sufficiente a celare il mal dissimulato compiacimento che il provvedimento ministeriale suscita, è la cattiva prova che, per ragioni morali, le donne hanno fatto. · L'appunto più grave, che si muove al personale femminile è quello di un lusso sfrenato, frutto dei guadagni percepiti. Noi non vogliamo certamente difendere quelle donne, che hanno fatto una cattiva prova con grave discapito proprio e della causa femminile; soltanto sulla , falsariga degli argomenti che infiorano il crucifige di alcuni giornali ed in ispecie del Corriered'Italia (19 settembre), vogliamo esaminare il fenomeno da un punto di vista più obbiettivo e... più maschile. Prima di tutto non possiamo proprio prendere per buona e pass'are sotto silenzio la peregrina trovata dello sfarzoso lusso dovuto alle « discrete mesate » che simili impiegate percepiscono ! Ma ha mai saputo il Corriered'Italia a quanto ammontino le « discrete mesate » che a noi resulterebbero non superare le lire centocinquanta, cominciando da un minimo di lire settantacinque, e quanto costino invece gli oggetti di moda e di vestiario? Credo che basti questa modesta ed obbiettiva osservazione per escludere la possibilità che simili. lussi, purtroppo imputabili non alle donne impiegate soltanto e che tanto contrastano con l'ora presente, non potrebbero essere commessi se altri proventi, più o meno. leciti, non venissero ad impinguare Io stipendio, che non può mai essere lauto e per l'Ente dal quale le impiegate dipendono e per l'alto costo della vita. Passando poi ad un altro ordine di idee osserviamo che purtroppo Biblioteca Gino Bianco

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