Vita fraterna - anno I - n. 8 - 15 agosto 1917

I l'halia. e per i suoi a-liea-ti (i nostri giovani mfgfio-ri,,. insomma) fanno un'"opera sa~Tosanta t che i Yo&tt:i sacrifi€i, le vostre seffetrenzer la morte di quebli che sono cadu-ti - hanno unoscopo altissimo: serveno,. con€or1>ono a u»a g1rande opera d~ d·ifesa della giustizia, e di Jjberazione dèi popoliy se:rvono ai preparare un avvenke mig}iore .. D~te illR po'":: preferireste che io vi dessi a- leggere dei libri o rlei gioYilali in eui si dicesse che li' Italia ha fatto 111ale a far la g111eFra; che poteva benissimo risparmiaFsi tmtti questi guai-; che l'e miserie d,.oggi,. al fronte e in paese, sono i11soppiortabili e· non serviranno a niente di buono; che tutto quel €h~ avete fattoe sofferto è e sairà inutile; ehe j nostri santi morti hanno gettato la vita per nienite "!•.•. Prreferi:reste· di1 questa :r-oba? - Ce ri'è1 sapete. - e pur troppo ve ne vieme in mano anche troppa· ogni giorno! Ma io non ve la, dò- di certo;.. J)erchè s~ che ·è roba falsa e cattivar - E" la cos.ì detta stampa neutralista, che con 1rar-ia di c-ornpass-ionarvi per Je vostie sofferenze, ve le fa sentire anche di più, e ve ]e rende- più amare dicendovi che non servono a niente '1:i buono. E' roba scritta da g:ente che è qui r al sic11ro, e ai Cl!f,Ì n&n importa niente che la guerra finisca anche ma1e-,perchè ha nn tener<J; per i nostri nemici; - e ce rrha sn con ehi ha v·isto la necessità della guerra, perchè ha panra di doverci andare: e· allora se la prende con gl' ~ fnterventisti , e li calunnia dicendo che son tutta gente che ha gridato viva la guerra e non c"è andata anche se doveva .... , « Quanto a questo - interrompe un soldato - ne hoco,noscinti proprio anch'io dj quelli che hanno fatto cosi ! ,,. (f Bella forzar Anch,.io ne ho conosciuti. Lo scoprite adesso che ci sono dei vigliacchi a questo mondo? Ma questo non basta per dire che tutti gl'"interventisti, e neanche che gran parte di loro abbia fatto così - mentre non i ve1/o ! - Noi invece,. vedete, poichè i nostri uomini hanno visto la necessità per P Italia di° intervenire nella guerra contro i tedeschi e gli austriaci, e quindi hanno sentito il dovere~ quando la guerra e" è stata, di andarci anche se non gli toccava; -- noi sentiamo che runico conforto alla pena di averli lontani, in pericolo della vita, l'unico conforto alle sofferenze loro e ai sacrifici che anche noi ogni giorno · dobbiamo fare, l'unico conforto nello strazio delle ferite ... e Biblioteca Gino Bianco

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