Via Consolare - anno I - n. 5-6 - aprile-maggio 1940

lungi ancora per i secoli il trionfo dell' Impero italiano. Levate alto le bandiere in tutte le città, levatele più superbe e più alte, perchè oltre i monti, oltre i mari, ovunque suoni la parola italiana, si alzi un grido di fede e una promessa di avvenire >. C' è già in potenza nelle parole ardenti dello scrittore romagnolo il presagio della prossima grande ora. Con la « Rivolta ideale> egli getta le basi di una grande rivoluzione spirituale, che deve marciare lancia in resta contro tutte le grette concezioni materialistiche del passato e deve infondere negli animi il senso dell' alto valore dell' idea e la coscienza unitaria della missione affidata dalla storia alla nobiltà della stirpe. Per questo Oriani è stato giustamente definito come precursore del fascismo e la sua opera è stata degnamente valorizzata in questi ultimi tempi soprattutto per il diretto intervento di Benito Mussolini, che ha additato nel solitario del Cardello l' anticipatore ideale della rinascita nazionale. Oriani ha sentito e vissuto prematuramente questa grande rivoluzione di spiriti, ha vaticinato l' avvento di un Uomo che, al di sopra di ogni divisione sociale, avrebbe affermato l' unità e l' armonia delle classi e il concetto etico dello Stato. Oriani è quindi un precursore del fascismo, che non é sorto dalla contingenza dei fatti o dall' azione fortunata di pochi, ma che ha avuto le sue scaturigini profonde nell' anima più vera della Patria ed è stato lo sfocio naturale di una storia ricca di rinascimenti, l'atto di resurrezione di una nobile stirpe, che si evolve dinamicamente verso le vette dell' eccellenza spirituale. I vaticini del grande romagnolo sono divenuti la realtà viva del nuovo ordine instaurato dal fascismo che, dopo avere riaffermato ed accresciuto il nostro prestigio di fronte al mondo, ha elevato il concetto della vita e dello Stato, promuovendo l' unificazione degli spiriti. VIA CONSOLARE 9 FondazioneRuffilli- Forlì

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