Via Consolare - anno I - n. 2 - gennaio 1940

Romagna. Romagna! I ricordi affluiscono alla nostra mente per esaltare la nostra seconda Patria, la terra dei nostri padri, la regione che genera tuttora uomini dallo spirito generoso e vugnace, irretiti talora dall'impeto della subitanea vendetta, ma ingentiliti pur anche dalla divina gioia del perdono : rudi, leali, ferrigni, ma ancor anche umanissimi. Lasciamo la storia , rievocarla sarebbe arido sforzo e retorica pedanteria; occorrerebbe riferirsi di continuo ai numerosi testi ed ai preziosi manoscritti che le biblioteche conservano con vigile cura. Per. conoscere l'ardente paese bisogna discendere nell'animo dei suoi abitanti, compiere una passeggiata attraverso città, paesi. pievi, entrare nelle case dei contadini, dove si conserva pressochè intatto tutto un mondo di costumi, di tradizioni, di fogge che ornano ,la vita degli uomini e magnificano la semplicità delle cose. Per una conoscenza prof onda e perfetta di questa Terra bisogna leggere « La Vita di Arnaldo » che, come il faro delle Caminate, lumeggia e domina. Luce d'amore e dominio di volontà in queste pagine dell' Uomo romagnolo di nascita e di schiatta: intimamente, profondamente romagnolo, vissuto tra le colline dell'Appennino ove ci si deve portare per apprendere le tradizioni 6 Fondazione Ruffilli - Forlì e per intendere il temperamento popolare. Forse per respirare l'atmosfera che inonda e permea la nostra Romagna è necessario nascere e crescere su questa Terra; percorrerne a lungo e lentamente le strade gaie e assolate ; intendere la favella delle genti ospitali, forti e intelligenti; frequentare i suoi mercati ove la parola, su15gellata con ejfusione dalla poderosa e prolungata stretta di mano, « è ancora per i romagnoli il titolo più sicuro di garanzia » . Bisogna vivere anima ad anima, cuore a cuore. accanto a quella razza che dell'antica Roma non solo riecheggia il nome, ma di essa, della Grande, Immortale Madre, ricalca ancora l' orme dello spirito indomito e della diritta volontà. · Occorre scendere fra il popolo della terra e dei campi per bearsi di quella pura, integerrima austerità di vita e di opere ; per intendere, con superiore potere istillato dai cuori aperti e dagli spiriti leali, le aspirazioni della schiatta che non infrange la consegna. Se mai Terra o Regione d'Italia ha nei suoi abitanti i conservatori più fieri, pur nell'armonica, granitica, vissuta unità dell'orgoglio patrio e nazionale, della tradizione che non può disperdersi, ma perpetuarsi, annobilirsi, elevarsi, questa è la Romagna ; « Romandiola » piccola Roma, come la grande Roma protesa nel futuro, oggi più di ieri, domani più di oggi nella salda coscienza della forza, della volontà del lavoro. Superiore ai regionalismi, intesi nel senso miope della parola, la nostra Terra in ogni tempo ha costituito, gelosa custode di gloria, un baluardo di italianissima fede, di operosità e generosità senza tentennamenti. Su tutti i campi ove la causa della giustizia e la forza del diritto erano da difendersi, principalmente nel campo politico e patriottico, il Roma{?nolo ha fatto sentire l'ansia di ascesa del suo spirito ardente, del suo animo aperto alla nobile voce della Idea. È più che mai vero che lo spirito ed il sangue di una razza sana e tenace, generosa e volitiva sono la molla più potente per il rapido sviluppo del progresso e per l'evoluzione della civiltà. ECHI Il vice segretario dei Guf Guido Pallotta ha segnalato "Via Consolare" a tutti i Guf d' Italia e ha assicurato la sua personale collaborazione. Hanno presentato con espressioni lusinghiere il primo numero di "Via Consolare" molti giornali e riviste. Fra i maggiori ricordiamo : " Il Popolo di Romagna" • " La Nazione" • "Il Resto del Carlino" • "Il Corriere Padano'' " Libro e Moschetto " - " Il Bo"· "L'Appello" • "La Voce di Mantova" • " Il Corriere d' Irpinia". VIA CONSOLARE

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