Anno GENNAIO XVIII Numero 2 ME N SI LE DI POLITI C .A. E D' .A. R TE DEL G U F DI FORLÌ I GIOVANAILLOSPECCHIO Non ho mai creduto alle ineluttabili contrapposizioni dei padri e dei figli, ai dilemmi dialettici che dipanano la storia della umanità fra gli antagon_ismi delle generazioni. La reazione del giovane all' anziano, del discepolo al maestro sono i primi tentativi di affermazione di una personalità originf!le, suscettibile per ciò che tocca la propria integrità; sono, in un certo senso i segni esterni del principio motore delta dinamica umana, non già la sostanza di questo o il fine. Ci sono invece delle epoche, nella storia dei popoli, che nascono col segno dei giovani. Epoche di transizione, di reazione contro l'ultimo decennio e l'ultimo secolo; è naturale che, nell'esaurimento delle vecchie formule, esse si rivolgano verso dove può esserci un motivo di speranza. Da dove aspettate il sole all'aurora se non dall'oriente ? Eccole quindi rivolte ai giovani, attendendosi da essi il prodigio della vita che sa sempre trionfare delle involuzioni storiche, delle tautologie di pensiero, delle meschinità degli uomini. Passata la guerra mondiale, eccettuato qualche pallido fedele della normale evoluzione, o qualche passatista senza nome, tutti furono d'accordo nel cercare la soluzione al bisogno di nuovi sistemi nella vita politica e sociale, come. negli studi e nelle arti, in un'ondata rivoluzionaria scaturente dalle masse giovanili non compromesse coi vecchi sistemi, capaci di riportare il mondo alla purezza delle origini. Da noi la Rivoluzione fascista scosse dalle fondamenta l'edificio sì che ne restassero in piedi soltanto le strutture veramente solide; altrove, con meno coraggio, ma con non minori speranze, si concluse pure che la salvezza poteva venire solo dai giovani. I rancidumi, le acque morte, i fusti scortecciati delle vecchie piante rabbrividirono nel timore di saltare all'aria al battere della ventata del « Largo ai giovani!». Fu allora il momento delle pronte conversioni, dei miracolismi, dei turibolamenti ai giovani, ai balilla più eroici dei padri combattenti e via di questo passo. Tale ingenuità più o meno in buona fede, fu denunciata anche da Arnaldo Mussolini. VIA CONSOLARE FondazioneRuffilli- Forlì ( 1
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