Unità proletaria - anno III - n. 6 - 1 aprile 1974

Lunedì 1 Aprile 1974 UNITA'PROLETARIA 5 LA VERTENZA CALABRIA Iniziativa. di massa contro l'iniziativa capitalista La piattaforma dei sindacati - I progetti di Donat Cattin. Il ruolo della SIR e della Liquichimica • Dal Brasile alla Calabria: la bistecca sintetica - Quale iniziativa di massa e su quali obbiettivi specifici Lo Kiopero g~nerale del 27 piano l.00(~,C:o che ci fornifebbraio ha dimostrato, ancora rà la • bistecca da paraffina • una volta l'enorme potenziale utilizzando l'impiamo di biodi lotta presente tra le masse proteine di Saline di Reggio prOletarie delle Calabria. Il Calabri•. divario tn le pr0me$SC dema- Che cosa signficano questi gogiche della classe dirigeme progeni? Quali problemi sollee una zultà sociale che toeea vano? Che effetti avnnno sul• j} liveUo dell'insopportabUtà la ccooomia e sulla società a• (occupazione, carovita) sta al- labrese? la base della disponibilità al- L'ipotesi di piano generale la )ona del proletariato e.ala- della Calabria, illustrata dal brese. Presidente Guaruci al Con.sibria? No di ceno. Qu&Je dimensione avrà la 1 sottrazione di tene da parte della Liquichimica e quale sa,. rà il rappono tra ettari utiliz· z.ati e unità di lavoro occupa• te? Intanto dei 200 miliardi del· la Jegge per l'alluvione e dei 250 miliardi della legge speciale \'engono c.onccsse alcune briciole (9 miliardi). quauo ba· sta pc:r non chiudere i cantieri di forestazione esistenti e cercando di evitare ulteriori tensioni tra i lavoratori foresta• li. E l'irrigazione, l'assetto e la .sistemaziooe del suolo, i pr<> grammi di promozione dcli 'a• Le Federazioni sindacali han- glio Regionale, in gran pane no aperto la • vertenu Cala- si risohe in una sorta di vabria • con una piattaforma niloquio eoomxnico-sociale, che e globale•• dove, dalla rinasci- sembra a,·ere. guardando bene ta agricola alla industrializza- dentro, il solo scopo di dare zione, dai problemi ck-1 credi- una mano a Donat~tt.in a to al risanamento urbanistico, meuere da pa.ne il v Centro nmo è posto sul tappeto. siderurgico. L'ex minjs1ro del Ma il limite grave di que- Mezzogiorno ha di r=te a• 1to e globalismo• consiste pro- venuto una proposta, per Ja prio nella generalità e nella Cab.bria. che dovrebbe prcvegcnericitl dog)i obbiettivi e dere 13mila nuovi posti di la• contemporaneamente nella inca- voro. Donat-Cattin ha affermapacitl dei sindacati di artico- to che questo e paec:heno • deLare per z.ona, per comprenso- ve essere considerato « aggiunrio, per città e quartieri la tivo • rispetto al V Centro. Ma e ,'Cf'lalZ:a •• dando ed essa come è possibile 'lffermarc que-- obbiettivi credibili, concreti e sto quando, all'interno deUa precisi, che possano dare ri- nuo,·a prop06U, si prevedono 1uhati, anche modesti, ma ef. addirittura due piccole acc:iaiefeuivi. rie, una dell'EGA.~i e ]'altra :. ~~U:-u~u~!irastrutture so-,-------------------------------- Inoltre si ha la sensazione del.l'ltaltidcr? che la vertenza resti ferma, ap- In realtà ormai sembra essepesa in aria, senza tener CO& re chiaro il piano che viene to di ciò che succede, di ciò ava.ori: da una parte si farebc:be cambia nella realtà della be una piccola acciaieria in CaJabria. CaJabria, che, se si vuole, Ja C"è una iniziativa capitalista si può anche chlama.re V Censconvolgcnte che sta per inve- tro siderurgico, dall'altra pane stire la regione, e rispetto ad si dovrebbe ioeominciare a essa come risponde I"iniziati- smobilitare l'ltalsider di Bava sindacale? gnoli. Vi IODO almeno tre grossi DO- Gli impianti e risparmiati. di che ,tanoo per venire al in Calabria più quelli t:asferipettine in Calabria. ti da Bagnoli dovrebbero co- - Donat-Caltin ha preeeoi. stiru.ire il cosiddetto VI centro to in modo dettagliato il l\10 siderurgico del Volturno. e pacchetto • che, al dj Il di I Che cosa hanno da dire i ogni mistificazione, ~ sos1ituti- sindacati, le fone politkhe su vo del V centro siderurgico. questo piano? - lA SIR ha contratto un Un altro punto importante prestito di 50 milioni di dolla- riguwa l'insediamento SIR di ·• ri per amplim, quasi raddop- l;amé,;a e le pm-isioni di ampi..-e, il progettato stabilltndJ. 1>lla:meuto'deJ progetto initia· IO di Lamez.ia Tenne. le.- • - La Liquichimica 1ta ac- Su questo problema il PdUP, quistando terreni per iJ ,uo il Manifesto • i compagni hl Fronte hanno tmuto un dibat• tito importante a Lamezia qualche settimana fa, CUI! quale ~ "? uscire alcune prime indio:- zron:. su.biliment0 che, dopo tre anni, samtno poi licenz.iati? Come si affronta il problema di sonra= al padrone r•;. struzione professionale e aUe La SIR ha avuto rutti i van- clientele le a.s\,unziOW? ~~~~bt=~: = Qu~ _5000 aJcuni primi ~· contributi a fondo perduto in- terrogauvt che le forze poliu· frastnmure costose pagate' con che _e !indacali doVTebbero iodenaro pubblico: depuratori, 1commc1are a _porre con _forza. strutture ponuali, aeropono, al· Il t~ problema nguard~ laccia.menti ecc appunto il « progetto z.ootecm- ... eo • delJa Llquichimiea e l'aeMa i bisogni e i costi sociali quisto di terreni nella zona di e.be l'insediamento determinerà Sibari, da pane di questa sochi li paga? ci .tà. E' possibile impone alla SIR ciò che i metalmeccanici stanno imponendo alla Fiat e ad altre aziende? Che esse versino cioè una cifra corrispondente alll per cento dell"ammontare complessivo dei salari per e.ostruire infrasuuuure sociali? Come si pone il rapporto tra agricoltura e indwtria nella piana di Lamezia oodc evitare che i nuovi posti di lavoro in fabbrica siano SO!titutivi di posti di lnoro persi ne11e campagne? Come si pooe. sin dall'ini· zio, la garmzia di cootinuità di ravoro per i 1500 operai che sarannoassunti per C05U'Uirc lo Ecco il piano della Llqui• chimica. Questa impresa ha acquist:uo nel Mato Grosso, in Brasile, diste:sc immense di terreno, intere regioni per istallarvi allevamenti di bovini. Essa intende poi importare vitelli da ingrasso che ,·errebbero « goofiati • e.on proteine sintetiche in questi e parcheggi per animali • che verranno attrezzati nell' India Meridionale. Succes..sivameutc i viteUi vengono macellati e inseriti in grandi catene di moderna distribuzione. Dobbiamo c:n,dcn:i: ~ quo, sta la visiOOC-dd rilancio che il sindacato prevede a propos.ito della zootecnia in CalaSe non si pongono preciti obbiettivi di zom. (sociali ec:onomki occupazionali ecc.). eia• bonti dalle masse proletarie, sostenuti con la lotta, imponendo vincoli e controlli sociali sulla destinazione delle risorse pubbliche, il rischio è quello di vedere questi fondi dividersi nei miJle rivoli delle clientele e alcune a , sostegno• dei gl"06si progetti di inten'ClltO capita· listico in Calabria. Come dare articolazione alla « vertenza Calabria •, come da· re ad essa un taglio ncttamen• re amicapitalistico e di classe? I nodi che stanno danznti, sui quali occorre aprire un dibatt,to, una ricerca tra rutti i militami di classe. Jra le /or=e politiche di sinistra ci sembrano tsMre i seguenti: elabora· :ione di obbiettivi di lotta dal basso concreti e mobilitami; costruzione di un fronte proletario unito; fZplicita:ione di una linu di potere, di control· lo wciale contro l'autoritarismo clW:telare delle classi dirigen.· ti; cos,ru.:ione, a fo·dlo di :on.a,. di organi:::a:ioni di ln4S· sa (comztati, consigli) che riano in grado di strutturare uno democra.:i.aproletari.a per elaborare e chi~ere e per orgoni:ure un movimento di lotta e di a:ioM diretta delle masse. Sospeso il processaolcompagnMoarini Il processo al compagno Marini, nelle scorse settimane, ha assunto le dimensioni di un vero e proprio caso nazionale denso di significati politici. La continua mobilitazione popolare. l'ampia unità stabilitasi tra tu!• te le sinistre, tra gli studenti e gli operai ha avuto un peso poli• tlco senza precedenti a Salemo1 e costitlJi• sce un indubbio momento esemplare di lotta antifascista nel Meridione. Non è un caso che le provocazioni fasciste sono sta• te rigidamente isolate e costrette a •rientra• re•; non è un caso che, venuta meno la provocazione della tep81u11u1.vvc.t~•· IUUIOl l\..,V paglia nera, altre lor• ze si sono incaricate di svolgere un analogo ruolo politico. Dopo aver pestato rabbiosamente il pubblico (nel. l'aula e fuori) i rappresentanti di questo Stato hanno deciso di sospendere il processo. minac. ciando di chiederne lo spostamento ad altra sede (per motivi di •ordine pubblico•), e il compagno Marini è stato nuovamente tra sferito ad un altro car• cere, nonostante le forti protesto del col• legio degli avvocati della difesa, tra i quali il compagno Terracini e il compagno Spazzali. Scriviamo queste brevi note al momento di andare In macchina 1 dopo il colpo di scena della sospensione provocatoria del processo. I compagni di Salerno, che ci avevano inviato un articolo, si sono impegnati a scriverne un altro per il prossimo numero, nel quale analizzeranno più a fondo l'intera vicenda, soprattutto per -le implicanze politiche che comporta. Repressione a Palermo Una manovra repressiva di una ponata senza precedenti (rispe.t• 10 agli ultimi anni) a Palermo ~ stata messa in atto .subilo dopo lo sciopero generale del 27 febbraio, che aveva visto l'adesione compa,t· 1a di tutti i la-.-on.tori palermiu• ni e la partccipuione massicca di 30.000 persone al comizio e al corteo (il piò imponente che si ~ ,isto a Palermo negli ultimi anni). La ma,istratura, sulla ba.se di alcune denunce avanclil.iC J"li fascisti e di una li.su di llOmi pubblicata dal • Secolo d'Italia•• ha spiccato nella notte di ,-enttdl pri♦ mo mano, \-Ctuisei ordini di cat• tura ai danni di giO\"an.i militanti della sinistra di Palermo per una serie di reati di estrema gravità, che vanno dall'adunata sedi.riosa, alla violenza e lesioni gravi ai danni di pubblico ufficiale, alle lt!Sioni penonali e daM~• mento. Ma come sono andati realmente i fam? Dieci giorni prima dcU' emissione degli ordini di cattura, il 19 febbraio (il ritardo con cui ~ awenuta l'incriminazione ri- ,-cla la chiara intenzione dell'1u♦ torità giudiziaria di far passare lo sciopero gcncnle per evitare una ~~f~~ =u a::: indetto una assemblea pres90 l'Univenilà centrale, assemblea che il preside della facoltà di Giurisprudenu. Orlando Cascio, c:oncedo- ,·a loro, sebbeoe avesse in preccdenu negato agli studenti democratici un'aula per tenere la loro as.scmblea, con il pretesto di impedire possibili disordini. Ma le intenzioni provocatorie dei teppi-- ---------------------, ~~=~.F~~ ::~ k?:°CS: Nonso!o , var,Monti e C. imboscanogeneri alimentari:n Calabria c'èanchel'EntpeubblicSoila Qu,s/o Ente di sviluppo clJiabreu (che l'invmliva popolare chiama più appropriatament, • magna • Sila) non finisce più di stupire le popolazioni della Calabria. Da oltre 20 anni è sinonimo di scandali, di corruzione, di inlral· lazzi, di allaQamoiti, di sperpero del pubblico denaro, di cercatore di voti per la DC, di costruttore di baronie clientelari, di illegalità colossali. Tutto ciò è noto. ma c'è sempre una nuova che si aggiunge alle altre, per dimo_strare come sia possibile '{Nr i maneggioni della DC arrivare sempre più in basso, neIIe profonde viscere del malcostume. Non ~ ancora finiro lo scandalo dtlla truffa reafiz. zata, in sede di composizione del riassetto, ai danni di diecine di lavoratori deIIe categorie più basse che si son visti defraudati, in fase di ricostru:ione della carriera, una diecina di anni di servizio; non è ancora finito l'aggiomamen• to delfelenco delle condanne subite dall'ente su iniziativa di dipendenti. C'è insomma ancora clamore attorno a que, sie notizie e scoppia impro-.,viso lo scandalo dell'imboscamento dell'olio denunciato dall'Alleanza contadina. La denuncia è precisa: l'OVS, attrtn•erso i suoi strumenti, imbosca enormi quantitativi di olio nei propri magazzini di Aprigliano, Rossano, Forestella1 in attesa di im• mettere il prodotto sul mercato a prezzi aumentati. Tutto ciò avviene consolidando le caratteristiche che sta assumendo l'Ente in questi anni, di come lievitatore della specula::ione sul mercato, oltre che strumento di pres· sione politica. E' noto ormai che le cantine sociali, le cooperative di servi:io, i caseifici, gli oleifici, i centri ortofrutticoli, messi su dall'Ente con i soldi pubblici e senza nessun controllo degli assegnatari, sono diventali strumenti di specula- :ione, an:zichl assolvere ad una funzione sociale1 realizzan• do un calmiere sui prez:i di mercato. latte, vino, pelati dei centri vendita dell'OVS, in pieno blocco dei prezzi, hanno subìto aumenti vertiginosi (il vino del 50 per cento1 i pelati del 70 per cenJo) e a nulla valgono i tentativi di smentita del Presidente preoccupato dello scandalo di un Enze pubblico che, an:iché praticare, in un momento di emergenza, pre:zi politici, diventa il capofila della speculazione. E tutto ciò con i metodi tipici degli imbroglioni prii-ati. Il latte, in/alti~ neIIa provincia di Cosenza, viene concesso in esclusiva a una ditta privata che provvede ad ali· mentare con il contagocce il mercato, mentre realizza fuori provincia i suoi affari. I pelati vengono ceduti a prezzo di favore a una ditta napoletana, mentre sul posto il prodotto scarseggia e i pre:zi crescono. Il vino aumenta del doppio il suo prezzo, lasciando spazio libero a sofi5ticatori e speculatori prh·ati. E ora l'olio, imboscato in quantitativi enormi per immetterlo sul mercato in tempi migliori. Tutto ciò in barba alla funzione sociale che dovrebbe assolvere l'Ente e alle autorità competenti che ancora non intervengono per mettere il naso in un ambiente in cui i graveolenti lezzi incominciano ad ammorbare l'aria e a renderla irrespirabile. la verità è che~ come tutta questa miriade di uffici, casse, enti, consorzi, che in questi anni hanno fondato imperi clientelari per partiti e personaggi politici che governa• no la Calabria, anche /'OVS - e forse più degli altri - ha obbedito a. 9uesta. lo.gica. li. problema, quindi,che si pon, è quell~ d1 utcommcwre a discutere seriamenle, impedendo a questi strumenti di essere gli intermediatori di fronte alle masse meridionali e ponendo in primo piano il problema del controllo popolare delle risorse e degli investimenti in un disegno alternativo di Slliluppo della Calabria. E' indubbiamente questo uno dei punti che il PdUP dovrà mettere al centro ~l convegno calabr~ sull'agricol• tura che, come è noto, s1 svolgerà a Cosenza nella prima decade di aprile. preside, e la risposta degli stu♦ denti non poceva mancare: un centinaio di compagni sono and• ti perciò a presidiare la facollà, rac:endo opttt di sensibiliz:ta.z:ione antifascista tra sli Jtudenti e.be vi si trovavano. A questo punto i f► scisti, vi.stasi (allire la loro assemblea e trovandosi isolati, han- :'nd~to ~~=-l;tc:~::: punto la polizia che fino • quel momento $C ne era rimasta tranquillamente a guardare le ripetute pro-.'OC&Z:ioni dei pic:chia,ori fascisti, i inter.cnata caricaodo du- :mm:dc\~~~~•=~ e m segui,o, quando ha presidi• ,o costantemente l'Univenitl per impedire che gli studenti demoCNlticl vi 1\-olges:,e:ro un'assemblea - poi uaualmente avvenuta - per prcndtte posizione cli fronte alla pro\"OC.Uion~.gil facevano presagire che sarebbe seguii. una repressione dura e a senso unico. Del resto, lo scopo di tutta l'operazione. comprao l'atteggiamento di complicità con i (asc.isti del preside della racoltl, appariva chi• ramente quello di sopprimere gli. spazi democratici all'interno deU' Unh-enitì, imcrire i fasci$li net poco polit:ic:o,nel momento in cui si parlava ancora di indire le elelioni per i • parlaroentini •• attuare insomma nel modo più comp?e10 quella normalizzazione che la DC sta cercando con tutti i mezzi di far passare nella scuola ai danni degli orianisro.i democratici di base degli studenti. E co.ì la n:prcss.ione l venuta, ancora più dura di quello che si pensava: due degli arrestati - uno è un curp:::g.i;o del POUP, I' altro del Manifesto - non erano oeanche presenti ai fanì! Questo, e altri fa1ti, di.mostrano con e,iden:r.a qualè il criterio che poliziocti e mqisu,ni hanno seguito ne11'cmis5iooedegli ordini di cattura: colpire i compagni più in \'ista, i più attivi negli organismi di base, collettivi e assemblee. E soprattutto colpire a senso unico: molti nomi sono stati fomiti dai fascisti, molti tra i colpiti dagli ordini di cattura erano ne.Ila J.i.. sta che il e Secolo d'Italia• pubblicò nei gi0mi successivi agli scontri. Di fronte a questi fatti gravis.- s.imi, che colpiscono tuua la U-. nùtra di Palermo - (tra fii ar- :S113~~n~d ::r;:;! !e J~ tre fon:e) - e la cui ponata repressiva va ben oltre l'ambito ri- ~U:ttO ~a cui emergono, ci« gli anc1dcnt1 del 19, ma si inserisce aJ contrario in un più generale piano autoritario, che si va se:m- ~:~ :~~:e~:~r: t:a e concrei.; dC\-e essere soprattutto una risposta unitaria, che veda c~ insieme, nella lotta per n·entare la manovra poliziesca e per ottenere la liberazione dei com,. papi ~wi. il movimento degli nudcnu e la classe operaia P• lcrm.itana. Per questo, d'accordo con i sindacati, i collettivi uni- \"ersitari hanno indetto nel co~ della settimana una grande assemblea, come momento di mobilitazione unitaria e di pressione popolare antifascista. E.' evidente che ik.~ =:~~o=-~~~:!: IU$Cmblea, ma deve essere contimia, estendersi nelle fabbriche e u1coiJ~=topo={at~~ sic lra lo sciopero generale del 27 (e i 5UOi contenuti) e quesu lotta, per bloccare rtntim.idazionc e la rcp~ionc che magistratu:3-.e polma, con !"aiuto dei fa-. ~tst1, st~ t~ntaodo di attuare m que&tt giom.J. s. c.

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