L'Unità - anno III - n.3 - 16 gennaio 1914
L'UN ITÀ ,m rnltrtsse t•cmme;i!e popolare e nazum ale, ( s, du;e1:a cl,e 1/ prolez,ouis mo H!>H si poteva qual' i quello tle/111 lotta contro , !n u lla/ori abolir~ ptr 6666 motu11. Ogg: de quei 6666 <lei/o St(llo. motw, mm s, posso no in uocflre p1tì, perchè Perc/Jt., per es, wu, pm-te d, quella fitt" gra- 11css11110 I, preude pi,ì sul serio, si prele~tn 11o gnuola di lasse, con c111 si urca om dt r,en.- le cat11ve comilz1011i del hiltm civ. pir e la 11or11,:mc: delle spese hbtcl,e t delfo nuova I.a ven iti t cl1e 11 btl<mào, dnll ' abolizioue, potitiw impcrialislll, ,ro11 pnt rrbbe es-:ere uti – lizzata a d111m111ire il dazir, sul grano, dopo che si sia della I(, />Mola fi,ie r,lle spaccouatc pericolose e i11w/sc della politi c(I es/cm sa11giu– litmea 1 ( Qua11do il bila11cio era i11 floride co1Hliz o11i, s•t1 p11re gradu ale, dt! proleziom smo 110n ha nulla da ptnl c!re, rd J,a mo/lo (/(1 gmrdngm,r e, se 11011 11!/ro per il 1•(111t11ggio mlir cllo, Gite ri– uwn-ebbt' dall' aumento della riG&hen 1111a1:ionale. I.' UNll ,\. Nuove discussioni tripoline. Qualche lettore cieli' Umtà non avrà forse <limenti ca to gli arti coli pubblì c. "l.ti da C. :\lara– nc !H ncll"cst ate 19 1.z: intorno a lla Libya ilaliGa dc ll"esplorat orc tripolino, professore universita– rio di geologia e diretto re d' un Giornale di geologia pn ,liGll, Paolo Vinassa dc Rcgny . Dopo cl' allora, nulla è venuto a consolidare le speran ze (osfa tifere del pro r. Vinassa, o a giust ifica re lo stran o fatt o di un esploratore tri1>0lino, che osse rva dello zolfo • a form a cli ma teriale int crstra tificato a roccia arg illosa proprio come si trova nelle vere miniere di zolfo •, e non ne riporta neppure un cam• pione. Nulla è venut o a giust ific.1,re le falsificazippi e deformazioni, che a scopo nazional ista la re• !azione de lla· Ilo ha sub,lc a ltravc r~ la cri• tica cli chi non av rebbe ma i dov uto perdere la sere nit à. dello scienz iato. )foll a · è venu to a dim ostra re che il prelo• da to esplorato re abbia rea lmente compiu to un viaggio nel Cebel attraverso la Gefara, e non un a semplice gita di d ue giorni lungo la costa da I loms a Trip oli, Tu ttav ia proponendoc i noi di rist ampar e in volum e gli arti coli appars i nel nostro gior· nale int or no alle mist ificazion i, che pi:Q.lli" .~– rono e acco~1.F.~_g.'}a.,!2n_o_.l.,t .J_mpr.çs-,.~ . abbiam o voluto chiedn e al nostro collabora• torc se avcs!:le nulla da aggiun.::::cr o da mo• difir.ar c a quant o allora scris.sc . Lo scritt o che il :\larcnclli, ci ha im·ia to, non era destina te, al giorna!e, ma, col suo conscmo , lo pu bbl ichiamo ugualm<"nte perc h~ cont iene elcm('nti cli giudi7io ass,,i interessa nti ~ are le >crs1,;tcnt i- ilfu~oni Che inoHi an co~ nut rono t><"J" un gran dioso av"_;;~ o– no mico della T1 i litania. --- . Demo lire queste fantas ie, crea re nel paese una conoscenza esatta delle condizioni na • t urali della colonia, imped ire che le illusioni doli' au tunn o elci 1911 continuino a sviare le menti e a man tenerle nella beata d ispos izione a spe ndere, spendere . spendere , in attesa cli guada gni cli là eia veni re che non verra nno mai a d emo lire , dicevo, I' opera cli coloro, che per eccesso di fant asia come il pro f. Vinassa, o per altri pi11 deplorevo li motivi, mistificarono l' op i• nionc pubbli ca italia na, ò oggi il migliore ser • vizio che si possa. rendere alla nostra pat ria. /'u . La sola novi tà. intervenut a do 1>0 la pub– hlic.u ionc dei miei artico li critici sull 'opera tripo lina del prof. , ·inassa, è una recensi one pubb licata da l prof. \ "inassa sul ,·olumc Jl,. cerche e st,uli agrologiGi sulla Libia del la Com• miss ione di studio nominata eia.li' on. Xitti. Or poich(! il prof. Vinassa può nut rire I' il• lusione che q uesta recensione ~ valere presso il gran pubblico come risposta alle cri• tiche precise e documen tate . a cui io sotto– posi le sue afferma zioni ; e poichè quella stes sa recensio ne è la pro ,·a pii, evide nte che le bu • gie sono come le ciliegie, anche per un pro• fcssore d' uni versità; non sarà male prenderla in esam e per un momento, tanto più che l'au– tore ebbe a suo tempo l' amabilità cl' im;arnc copia anche ali' Unità. La recensione ,·inassiann è una spec ie di fati ca cl' F.rcole, o, se più vi piace, un bel• l'ese rcizio di prcstigi tazionc per far appa • rire la Relazion e della missione ministeria le nella zona di Tr ipoli, come - nient emeno ! - la confc.nna precisa delle anteriori affcr• inazi oni vina ssian c. Il proC. Vinassa non osa dire esplicitament e che la relazione distrugge le accuse preci~c da noi rivolteg li ; ma si lusinga evidentemente che il pubb lico, apprend endo come una mis– sione ministerial e abbia conformato le affer• inazioni vinas sianc. ne tragga anche la con– seguenza che le nostre accuse erano false. 11 guaio si è che ~ zionc ministe ria le, su lla faccendfL_dci giacim~ 1tL!2!_fa tifcri, nem– meno a farlo appmta, giunge ad una conclu– sione , che collima .e,;;rfcttamcu u 1a no• stra tesi, e contrns ta assoluta mente con quella ciel p;'r . Vinassa. Essa affer ma , infatti , che • tu tte le osservazioni geologiche, che posse• dia mo sui mon ti della Tri1>0litan ia sarebbe ro concordi nel far ritenere che I' Eocene non sia in essi rapp resentalo con affioramen ti di qual• che impo rtan za, e che tanto nel Gebcl quanto nel!' Hammada cl Homra, l'or izzonte più alt o corrisponda a lla parte pH1 alta de l cretaceo. Cosicché la serie elci terreni tripo lini non com – prende rebbe gli orizzonti a fosfati. che in Tunisia sono riferiti ali ' Eocene inferiore e in parte pure . eia qua lche autor e, all' Eocene me• dio » (Rl cerde e studi, pag. 72-73). Il Vinass.., invece aveva sostenu to che i l Gha rian • ò qua e là ricoperto da terreni eoce• nic i in lembi isola ti. Nulla è di pili facile e cli più logico che lembi cli Eocene abbia no a trova rsi sul creta ceo del Cebcl. cd in essi siano i giaci menti cli fosforiti simil i a quelli della Tun isia • (Li bya italic a, pag. 187). E poichè r illustre profes sore non può qui mett ere in mostra I' idcn tit..'t cli ved ute fra lui e la missione, se la cava molto sempliceme nt e cosi : , Poche paro le sono spese a propos it o dei giacimenti mincr ,i.ri, elci qua li ancora nulla si può dire- con sicurezza •. Sapcvam rc'o; so• lamentc i11 ilio l:mpor e, siete stato proprio voi, a dar e come sicura l' esistenza dcli' Eo– ccnf" nel Gcbc l e a fornire I' argomento di forle ba~ alle speranze nazionaliste di giac i– mrnti fe>!>fatife1 i. Quanto a lla pretesa esplorazione della Cc– fara fino al Gcbc1 fatta da l prof. \ "inassa , la Commissione ministe riale, com·cra natura le, si è aste nuta dalr inter loquire . l\ta il \ 'i nassa se la prende col geologo de lla missione. l'ing.Franchi, perchè, parlnnclo della costituz ione geologica degli altipinni, 111ostm di volere ig11orare le s11c riGerche geologiche, per par tito preso . Ci vuole un bel fegato ad esigere che si tenga conto dc 11cric erche e delle esplorazion i non mai csi• s1ite cli un ~içno rc, che non ~· ~ mai allon•• ~ Ila costa _j?ii1 _di 911alchc chilo,~ tro ! Quanto alla relazione della l to, relat iva alla Circna ic."\, la Missione, che ha studiat o sol• tanto i dintorni di Tri!)Oli, natura lmente non se n'è occupata in alcun modo ; e perciò dob– biamo aspettare un pezzo prima di vedere an che in c1uesto ca m1X>confermate, come per i giaci ment i fosfa tHcri, le fantas ie del prof. Vinassa . Per ora , le sole afferma zioni del prof. Vi. nassa. che m Commi ssione mini steria le ha con• fermate, e che del rest o nessuno aveva mai con testate , sono qu elle relati, ·e alla ide ntità di composizione fra le sabbie delle oasi e le sabbie elci cosi eletto deserto, e qu indi alla coltivabilità di queste ultim e dal p1111l0 di vi• sl(1 del ltrre 110. Sulle affermazio ni relat ive alla spiegaz ione ciel div erso conten uto di calcar e nelle sabb ie, o alle attitudini cli queste aJla cementa zione, tal uno dei commissari è più o meno cl' accordo col prof. Vina ss.., , a ltri no. l\la sulle due c1ucstioni c.,pitali : I' idrogra• fia sotterranea della Gefara e la possib ilità cli estendere a tutt a <1uesta pian ura le oasi costiere. - c' è fra le fantasie ciel pr or. Vi– nassa e le conclusioni della Missione ministe – riale un vero abi s~o cli cui però il nostro geo- ,no Bianco logo non si spav en ta affatt o, e si dedica. a colmarlo co n la stc.-s$:a pa;,ienza con la qual e il fanciullo, cli cui parla S. Agost ino, cercava cli vuotare il mare con una conchigli;1, Basta no pochi e &emplicissimi raffr onti 1)C1 ciascuno dei d ue argomenti . Uo banco d'ar gilla, che oon c' ì . Ecco il riassunto, che delle sue idee intorno alla idrografia sotte rran ea della Gcfa ra ci for• niscc il Vinassa ~tc..')so nella Libya ilali Ga, pag . 135•136: • Nella Gefora e nel Ccbc l le acque soller– •~~ sonQ_.fr~ ncnti..,t<I abl X>r!d~ Un brmw • 11rgilloso sGeude dlii Gebcl a! mare, e lie,re i11 1 collo tulle .e t1cq11e sollerra11et. Ove questo • ban co si avv •cina alla supe rficie, Ul le acqu e • affiorano, come \ ere e proprie polle o sor • • genti. O,·c l'acqua non affiora. si raggiunge • mediant e pozzi. Questi possono essere c1uasi • a, • fior cli terra verso la riva , o scendere a • 12•15 rn. cli profo ndità ccl anche pii1 verso • l' interno . La quota del terreno é natural- • mente quell a che inter essa . Il velo d'a cqua • scende da l Cebc.l a mare . Il mare c1uincli dà • il carico necessario, tal chè non si clevc mai • discendere nel perforare un poz;,.o comune • a quota inferiore a qu ella de l livello mar ino. • Anzi via via che ci si inoltra verso l'i nterno, • la quota si innalza sempre, per una ben nota • legge, che regola l'and ame nto dc-Ile acq ue • sotte rranee •· La Missione invece (U1Gtrcl1e e sl11d1. ccc. pàg. 34.35) cli~e :' • La disposiz ione con pende nza verso sud, • degli strati del Creta ceo, anche a molta di • • stanza dal Ccbe l. come a h'.cdua , è poco fa- • vorcvole a lla esistenza di falde d' acqua sa• • lientc nelle zone pH1 sett entriona li della Ce - • fara; ma qu ella del banco marnoso, con • pendenza in senso contrari o. potrebbe invece • essere molio propizia . se que llo si estende sse • fin sollo il mare . No, vedremo 1>erò in se- • guito. che qu esto fatt o non si verifica nei • dintorni di Tr ipoli, dove in molti punti si 11 nsscrva che le sab bie ricoprono diretta mente • le arenarie cd i calcari. co11cscfosione di q11r.l • lHrnGodi argllla c.lte. srcondo il p 10J. Vi nassa • si ()Orta in collo lo strat o acq uifero da l Gebcl • al mare •. E poco prima affermava anche: chl' noii 11'lla la bassun, tripol11"' l copcr!a da sabbill, ma cl,r vi sono zo11r rc,cr,os• abbaslt1,iza estese, se11-zao &IJumr e dm! ~', e che la 111ag._,:1or pro/011 dità de, poui. sa 1n ,do t•erso ,I Gtbt l, non è st mpre doL•ula, evme s, _Mrtbbt credere. alla maggiore J>olt11za della Gope,la sablJ1osa. Addio, dunque , o bel banco cl' argill a che scc-ndi dai monti al mare, portando in collo la falda acqu:f("ra; addio, bei pozzi che sccn• dete solo a 1-i-15 m. verso l'interno ; addi o, chiar i, freschi e dok i sogni vinassiani I ì\l.a nie nte pa ura l Tarla rin non si sgomenta per cosi poco; un cul1X> cli bacc hetta magica, e tiGtac tutto torna al suo J)t)sto. • Lo st rat o impenn eahilc in .-ccc che argi!• • 'oso - egli dice - come cret!ci in ba.se alle • osservazio ni [l1 :mli, dove, quando ?) 1>erforza • <li cose limitate , è, almeno nella zona vi- • sitata [dalla missione \ arenaceo compatto •· ì\la la faccenda elci II l•anco argiltoso • e dcli~ pend enza degli !'trali elci M>tto•molo, dove la ! la.scia ? È possibile che i lettor i d'un giornale ) cli geologia pratica non si avvl."Clano che pro ~ prio qu i sta il centro della. qu estione, trat -/ tan dosi del clcflu!,M) di acc1uc ~,t.tcrrancc ?, E a.van ti ancora : • Tutt i i puu;i della falda • freatica - scrh ·c ora il Vina~a hanno una • profondità variabil e a second a della quota • del terreno p1ofond1t:\ che da un mini mo • cli J metri arriva llCr eccezione ai 18•-io m., • ma che :n genera le ~i 111: 11icne sui tO• l'l • non oltrepa ssando mai i 15 m. nei pozzi sca• ._vati nelle sabb ie. E tali cifre conformano • pienamente qu elle da mc ri1rell1ta111entc ac• • cennatc •· E poco dopo: • Dalle considera - •zioni espresse in <1uesto c,,pitol o {della rcla- • zionc m:nistcria lc} risulta che nella zona • steppic."l.i pozzi raggiu11,:;cn11u10 l'a cqua a • profondità poco diverse eia quella delle oasi ._(10-1-i m.) come ha scmµu .: eletti) il sotto– • scritto •· Piano, un momen to, signo , p1vfe:.so1e. Lei ha sempr e detto <1ucsto: ma. la Missione non si è mai sognata .!li conferma.rio Le cifre. che 445 essa riporla , si :,1.l'risoo!'o sempr e a1. PD..!,!i delle oasi costiere. Per l'int erno è un 'a ltr a - - faccenda : • la maggio re profondità dei pozzi • - scrive la Missione - salendo verso il Cc• • bel, non è semp re dovu ta alla maggio re po- • tenz a della cope rta sabbiosa ,. Come mai non si è accorto Ella, signor professor<', che nel cap itolo, da l qua le Ella tra c la prctcsa 'conclu· sione favorevole alla Sua tesi, si pa rla si elci pozzi da apr irsi even tualmente nella zona steppi ca, ma sempr e ù1lor110(I/le oasi (pag . 145)? E non ha letto a pag . 4 11 le sav issime consi– deraz ioni, dovute al prof. Dc Cillis, per il quale Ella oste nta tan ta cons iderazione e gra• titucl ine, al contrar io che per I' :ng. Franchi, da l qua le a to rto si lamen ta cli essere stat o stra pazzat o e dimen ticato l Ora il prof. Dc Cillis Le dice chiar o e tondo: • Data la prc- • sumibile ondu lazione de l sott osuolo, la pro- • fondità dcli' acqua non sarà certament e uni• • fonne nei vari punti de lla pianura , come • non lo è nelle attuali oasi. È quind i evidente • che vi saranno, specialmente sulle falde e • sulla sommità dei terre ni collinosi, molti • punti ove l' acqua si tro verà a una profon• • dità ta le, che rend erà poco conven iente lo • scavo del pozzo e la sua elevaz ione. Lu pro• ~Jondità dell ' aGqua d' (1/tni p(lrfe m,dn ì. proba- • bilm e11te a11me11ta,ulc> a misura de la pia1111ra, • s' i11ler11a dal mare e va le11lamt ule salendo I VU'-0 ;J Gtbt l •. :\fa non si ferma c1ui la dimostrazione del prof. Vina.ssa. ( la fine al p rossimo 111m1ero). CARL O ~lARANELLJ. Le cooperative di consumo di Varese so110 e,itrale ;,, agita:lo11e. perchi: I' a11wm11stra. zio,re c;om1111a/e ha rleuato ti loro cano11e dazi:i– rio da 15 mi1" " 18 mila e 500 lire a1111utt. E ha,m o soçpeso la vendila dei gn 1eri soggetti al dazio GOIISIUII0. E ' w1 mo11ime11l0 a11l,jisct1/e, Ght doureb!Je es• ser~ approvalo e imillllo d(1 tulli i Go11lrib11e11ti ·ita/ia11i, Goopert1lorie 11011Goop~ralori. E i Par• li!i democratic, dourebb~ro ,w ttorsi ou11117u a Gapo di {JlltSla agila tio llt t111lifisGale. jaGe11do/(, _finita r.0111" • pr t11ariGa:io11e • di q11:sl'11lltmo de• -; ,,,,,o~ i11 ;, ,; s_;;['a1,~Ji ~ rrp11bbliGa11i ~ dtmo-: G~ r11bm1do il mt ,;;t1ert ai ~ 1/Sl'rt.'flori , lrn,1110 fa llo a gam a i11cocar lasSl', e ,11101,e lassr L "'"isr,ifPr'/t ~a.sçe, 11el/; infanlilr il/11sio11eGlie le tasse doutssero stn ,irt ad opere di àvilld, me11 lrt a.'lrrji11e non ham10 stn •1l0 che alla crmqui• sia ddla Ul..ia. Solame11le, 11oi L'Orremmo doma11dare allt a,o . pcra,'tt'e di Gonsumo di llartse e di lutt i gli a/:ri sil i, pt rdè si /11111ta110 " prolesl(1re contro il solo da,io romumo dt! loro pt1ese,e soto quando 11eve11g1J110 mina cGlalt diu!la meute, e 1:-asGurcrno di a111tarsl, eo11tro111lli i dl1z1 dog,'.5' 1"' rin– Gt1m110 /111,ila a lutlo i! popolo 1ta!ia110, coo~ prra lore e 11011 coo,ncmtor e. Bisogna clic /1,) .;oopcratin di Go11s111110 - Glie sono le sole /onne t•emmtHilc! legittime della coo– pera:io 11r de111ocr,1t1ca - impar ino o prima o poi a g11,1rdare 1m poro (1/ c/1 ltl del loro in te– resse imm ediato , e s; mella11" (I capo della rtsi • stt 11•a di l11tl1 , ronsumalor, confrn lo s/rulla• 111e11to del prolctl0 111smo :11ccl,~riero, e side• rurgico. È uscita la seconda ristampa del primo opuscolo dell' UNITA' " Per un pro– gramma di azion e democratica ,, dell'on, .A.nton io de Viti de M arco, con la risposta ai contraddittori contenuta nel n. 41 del- 1'UNITA' . È posto in vendita dalla nostra Amm. al prezzo di Coni. 15, Letture raccomandate a chi vuol farsi una seria coltura sui principali e improrogabil i pro– blemi della nostra politica interna: GIUSTINO FORT UNATO, Il 8',f,. . zogiorno e lo Staio Italiano ; FRA NCESCO PAPAFAVA, 'Diecianni di 'Vi/a italiana, 1899- 1909; ANTONIO DE VITI DE MARCO, P er il Me••ogiorno e per la libertà commerciale ; L'OPUSCOL O della " Voce " su la Qatslione meridionale. I nostri abbonati possono otte– nerli a prezzi ridotti, facendone richiesta alla nostra Amministraz,
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