Una città - anno V - n. 45 - novembre 1995

I primi due prodotti previsti sono il certificato cli deposito finalizzato e il conto corrente classico con il libretto degli assegni. Successivamente nell'arco degli anni si cercherà cli aggiungere altri prodotti come la carta cli credito. il Bancomat, il pagamento delle bollette. Ma ali 'inizio questi servizi chesono molto complessi non potremo permetterceli. Le altre banche europee alternative ci hanno eletto: ·'Questi sono gli errori eiaevitare·•. Abbiamo il vantaggio cli nascere per ultimi. Un cliente che vorrà affidare i propri soldi alla futura banca etica quanto ci rimetterà rispetto agli interessi corrisposti da una banca normale? Facciamo i ·esempio dei cenificatideposito, che sono equivalenti ai certificati cli deposito bancari: viene offerto un tasso cl·interesse leggermente inferiore aquello cli mercato. Attualmente emettiamo un certificato di deposito al 5%. quando l'interesse medio dei certificati cli deposito bancari è al 7%. però ci sono dei certificati cli deposito al 3%. per dire. che soprattutto colpiscono i pensionati, le vecchiette. Ma possiamo considerare che rispetto ai tassi massimi, la penalizzazione è cli due punti. E' la penalizzazione dell'adesione a un 'iniziativa che va a sostegno cli attività cli carattere alternativo. In base a una ricerca fatta anche a livello europeo. abbiamo visto chec'è circa i I 15% dei risparmiatori, una bella ci fra quindi. disponibile a sostenere una tale penalizzazione in cambio della conoscenza e garanzia della destinazione dei propri risparmi. Il rapporto con la banca finisce quando all'operatore allo sportello si danno i soldi o si prelevano. Poi non si sa più niente. oi apriamo. invece. una vetrina sulla nostra iniziativa, finalizzandola in sintonia con quello che il cliente pensa. Tornando poi al problema dell'interessecorrisposto: in parlamento èorinai nella fase finale l'iter di una legge. proposta alla commissione Zamagni. asostegnocielle organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Prevede che vengano defiscalizzati i certificati di deposito delle cosiddette banche etiche e quelli delle banche tradizionali emessi al fine cli sostenereimprese di solidarietà. Oltre i diciotto mesi i I 12,50%. non viene considerato o si potrà scaricare a fine anno nel 730 o nel 740. In questo modo la differenza fra i due interessi verrebbe ulteriormente diminuita di un altro punto, punto e mezzo: il nostro 5% diventerebbe quasi un 6 e mezzo. Per i conti correnti bancari addirittura la remunerazione del 5% è superiore alla media che è del 4,6 o il 4,7% lorda: sui conti correnti siamo già competitivi rispetto al mercato. Dal lato del finanziamento avrete anche lì qualche problema, dovrete anche assumervi più rischi, rinunciando a qualche garanzia purdi finanziaredelle cose buone? Sulla questione delle garanzie l'istruttoria che noi facciamo è un'istruttoria sicuramente diversa. oi in ottobre dell'anno scorso abbiamo partecipato ad un convegno internazionale di banchieri tradizionali, ma c'erano anche quelli che avevano ispirazioni di carattere solidaristico. Lì, per esempio. s'è visto che in Germania hanno già inserito, nel mansionario proprio delle banche tradizionali. la figura cieli' operatoresocio-ambientale per il quale si richiede una formazione chiaramente diversa, GROUP INTERNATIONAL adatta a fare affidamenti alle imprese del cosiddetto terzo settore. Ora. va detto che in Germania il 110 projìt è arrivato al 4% del prodotto nazionale lordo. mentre eia noi è ali' 1.3%. il no profit offre più garanzie alle banche Addirittura in Olanda la banca alternativa, I' Alternative Bank, subisceuna concorrenza molto forte da parte delle banche tradizionali, che vedono adessonell'impresa 110 proJi t maggiori garanzie rispetto a un'impresa projìt proprio perché, non avendo come obiettivo principale il lucro. bensì la solidarietà. non è portata a fare delle azioni, che possono anche essere sbilanciate, avventate, per ottenere il massimo ciel guadagno. Se si ha come unico obiettivo l'ottenimento ciel profitto, il rischio è maggiore, non il contrario. Invece le banche italiane ancora pensano che se uno è no projìt, cioè non ci guadagna, sia più a rischio. Noi siamo già riusciti a dimostrare che non è così: tutte le Mag insieme, con ventun miliardi complessivi di raccolta, in quindici anni cli attività hanno avuto insoluti pari allo 0,2% degli impieghi. Le banche tradizionali, invece, hanno insolvenze che vanno dal 7 al I 0%, e arrivano anche, nel caso del Banco di Napoli e del Banco di Sicilia, al FORLI' P.zza del Lavoro, 30/31 Tel. 0543/31363 Fax 34858 Corriere Executive: già consegnato. 1no 1anco 30% degli impieghi. e questo annualmente. Ovviamente lì si parla cli ben altre cifre. però noi. su un modellino di venti miliardi, siamo riusciti adimostrare che in quindici anni il rapporto fiduciario e personale paga. Detto ciò, noi pensiamo che la garanzia personalesia fondamentale. E mi conforta che proprio il vicepresidente della Federazione delle CasseRurali. abbiadichiarato pubblicamente: "Quando viene una persona a chiedermi un finanziamento, dopo i primi dieci minuti so già se li darà indietro o no". A maggior ragione la conoscenza personale è importante nel nostro casoperchéa noi interessainnanzitutto la motivazione: capire perché a un certo punto uno si è mosso, come e perché si è trovato a fare quella scelta. Generalmente vediamo che le nostre imprese si costituiscono perché c'è un senso, perché un insieme cli persone si sono trovate per tutta una serie di motivazioni che erano concrete. Mentre sia nel settore projìt e anche. a volte. in certi settori 110 projìt, si costruiscono delle "scatole", come le chiamiamo noi, magari perché si devono ottenere finanziamenti da parte ciel Comune, della Provincia, del la Regione. A quel punto si parte da un altro punto cli vista, non eia un'esigenza concreta che proviene dalla basee a noi non interessapiù. Quando delle persone. invece, fanno una cooperativa o si sono associate, hanno impiegato tempo, hanno faticato, vi hannomessodenaro. si sono anche formate su questo. sono disposte poi a superare, in casocli difficoltà, qualsiasi problema e danno le migliori garanzie. Quando ci sono questecaratteristiche. ci saranno ugualmente tante difficoltà, ma allora noi non facciamo come le banche che quando un'impresa ha qualche problema, chiudono i fidi e alzano i tassi. Noi facciamo esattamente il contrario: apriamo i fidi e abbassiamo i tassi. Se c'è un rapporto fiduciario con quel progetto, io dico: ·Tu sei in difficoltà, ma noi ti aiutiamo, non ti facciamo fuori. abbiamo sposato il tuo progetto e quindi dobbiamo darti una mano•·. Quindi noi sposiamo. prima di tutto, il progetto. poi chiaramente ci dev·esserc un business plai11. un bilancio, delle persone motivate, devono esserci tutti i ruoli coperti ... on è che diciamo: "terzo settore, ah. sì, bravi ragazzi ...·•. Noi cerchiamo di fare impresa in modo efficace ed efficiente. visibile e nel territorio. però con caratteristiche completamente diverse. Cosa ti ha spinto a buttarti in un'avventura simile? Intanto per iniziare a rispondere vorrei porre unadomanda: dove sta scritto che unoche voglia fare I' imprenditore debba assolutamente guadagnarci? lo ho lasciato un postodi lavoro, nell '89. dove prendevo tre volte di più di quello che prendo oggi, ero dirigente in una ~~ (~~~ eKJl!e.Yt>G:H Erboristeria - Prodotti naturali - Shiatzu FABBRI Dr. Enrico Forlì - via Albicini, 30 (ang. via S. Anna, 2) Tcl. 0543/35236 multinazionale. ma ho detto: '·Non me ne frega niente di avere tanti soldi da mettere non so dove. Qui io prendo il mio stipendio regolare. però faccio una cosa in cui credo". Beh, io credo che fare questo sia più gratificante dei tre milioni al mese.magari. poi, con una qualità della vita disastrosa. lo credo chenon si debbadiventare schiavi del denaro, il denaro è uno strumento che adoperi, di cui ti servi per fare certe cose. Allora se tu sei riuscito. per una serie cli coincidenze. ad avere delle conoscenze non puoi metterle al servizio anche di altri? Devi assolutamente entrare in una logica in cui ci guadagni solo tu personalmente? Non ci credo. il 2050 rischia di essere l'anno fatidico Poi, alla fine. la nostra èunaprovocazione di carattere culturale soprattutto, perché non è che possiamo pensarecli cambiare le sorti del mondo da soli. Ma certo, e intanto. per quello che riguarda la mia vita o la vita delle personeche mi sono vicine. il cambiamento c'è stato. E questo è già un risultato appassionante che spinge ad andareavanti. Sembrano comunque gocce in un mare. Gli scenari sono disastrosi... Seandiamo avanti cliquesto passo, scoppia tutto. Ora, tramite simulazioni al computer, abbiamo anche la data: secontinuiamo così, anche nella migliore delle ipotesi. nel 2050 c'è il collasso. Il 2050 non è tanto lontano, quindi o noi cominciamo a prenderedei provvedimenti ora... Il problema è come consumare tutti e in modo più o meno uguale e contemporaneamenteconsumaremeno e in modo diverso. Non è facile, ma ci siamo sforzati finora acercare di risolverlo? Bene, nel nostro piccolissimo noi dimostriamo che consumando meno si può anche essere più contenti. Dall'altra parte cosa c'è? La qualità della vita nelle nostre città è onnai disastrosa. continuiamo così? Il problema è che non si sa come iniziare un processo cli graduale attenuazione dei consumi. Ma almeno della sua necessità ormai se ne sono accorti tutti. La Banca Mondiale fa ora piani di sviluppo o di finanziamento che siano compatibili, per esempio con l'ambiente. Lo stesso Bill Clinton recentementehaparlato del laGraamen Bank del Bangladesh, unastraordinaria banca alternativa eia1500 miliardi. Lo stessoParlamento Europeo, anchegrazie ad Alex Langer che era il nostro referente, ha approvato misure asostegnodell 'economia solidale. Ci sono segnali di un cambiamento di attenzione versomeccanismi economici diversi, come l'impresa no projìt. Diventa strategico dotare questo tipo di proposta di una struttura finanziaria. - Coop. Cento Fiori LAB. ART. fITOPREPARAZIONI Via Draqoni. 39 - Forlì Tel. 0543/401248 - Estratti idroalcolici in diluizione I: I o da pianta fresca spontanea o coltivata senza l'utilizzo di prodotti di sintesi. - Macerati di ~emme. - Opercoli di piante sin~ole e formulazioni con materia prima biolo~ica o selezionata. - Produzioni su ordinazione UNA ClffA' 5 x~ 4 :>'j *

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