Una città - anno V - n. 44 - ottobre 1995

di storia del 111ovi111e t p • I Una pagine nera del '36 fu sicuramente la fucilazione di omosessuali da parte degli anarchici. L'omosessuale accomunato al capitalista, entrambi "contronatura", entrambi nemici di una natura basata sul "mutuo appoggio" di Kropotkin, il grande anarchico russo che, da osservazioni naturalistiche fatte in Siberia, aveva tratto la convinzione che l'idea darwiniana della competizione fosse sbagliata. Intervista a Franco Melandri. Il film Terra e Libertà di Ken Loach ha riportato in primo piano la guerra di Spagna e il ruolo in essa avuto dagli anarchici. Ora, noi vorremmo partire da un fatto terribile, casomai marginale, comunque impressionante, la fucilazione di omosessuali da parte degli anarchici spagnoli, per fare un viaggio attraverso le idee dell'anarchismo che, ci sembra di capire, ci porterà sulle orme di un giovane principe russo, mandato dal suo esercito in Siberia ... E' vero: in Spagna furono scritte anche pagine nere come le fucilazioni di omosessuali da parte di miliziani e di anarchici. Intendiamoci: le fucilazioni di omosessuali, come quelle di preti e suore, non furono né teorizzate né particolarmente diffuse. e su di esse molto si è speculato. Tuttavia occorre ugualmente chiedersi come siastato possibile che crimini così ripugnanti siano stati commessi da parte di persone che si ritenevano liberi pensatori, che propugnavano l'amore libero, che stavano scrivendo una delle pagine più belle della storia del movimento operaio. Ora, per quanto riguarda la fucilazione di preti e suore non c'è dubbio che il motivo principale vada ricercato nell'acceso anticlericalismo diffuso allora in Spagna. Teniamo presente, e non certo per giustificare, che il clero e la Chiesa spagnoli avevano sempre sostenuto leclassi dominanti. In Spagna I' Inquisizione aveva dominato a lungo la scena politica e sociale, ed è in Spagna che sono nati i gesuiti e poi i Guerrilleros de Cristo Rey e l'Opus Dei. Riguardo invece all'omosessualità la ragione dell'avversione è più complicata. Io credo che risiedesse nell'idea che r omosessuale era "contronatura", mentre la liberazione dell'uomo dallo sfruttamento e dall'oppressione era il cammino che avrebbe realizzato la natura, che avrebbe permesso alla natura stessa di svi lupparc al massimo le sue leggi, fondate sulla socialità, sulla cooperazione. sulla solidarietà. In questo senso se per Marx e per molti anarchici la violenza era la ··levatrice della storia'' ed era giustificata in vista del suo fine liberatorio, per tanti anarchici, spagnoli e non, la violenza era vissuta soprattutto come esplosione dell'origine, come ritorno al "punto zero·· in cui le forze natural i posi tive avrebbero potuto rivelarsi e innervare la costruzione di un mondo libero e giusto. In questo senso il socialismo veniva visto come quel processo che metteva finalmente d'accordo storia e natura. rivelando nella storia la ··naturalità'' dell'uomo. Tra i miliziani spagnoli che fucilarono gli omosessuali erano probabilmente pochi quelli che avevano letto quei testi che teorizzavano la coincidenza fra umanità e natura, ponendola come base e fine del socialismo e dell'anarchismo, tuttavia. attraverso la banalizzazione attuata dalla propaganda, quel la logica era diventata dominante fra quegli uomini che stavano facendo la rivoluzione. Così l'omosessuale, che nell'immaginazione popolare era anche identificato col ricco vizioso. era visto come uno che andava contro quella natura che si stava liberando. Quando si seppe di queste fucilazioni ovviamente i leaders dell'anarchismo spagnolo. italiano, francese, tedesco intervennero cd esse finirono immediatamente. maquel che non finì fu la logica da cui esse. inmodo perverso, derivavano. Questa logica, nel caso dell'anarchismo, era dovuta soprattutto agli scritti e all'azione di Kropotkin? Infatti è a lui, il ··principe anarchico•· russo che si deve. fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. la più vasta teorizzazione della concezione secondo cui la natura e la socialità umana sono rette da una sorta di "legge universale", quella del mutuo appoggio. che, al di là delle catastrofi o di momenti di travisamento come il capitalismo. permette la continuazione della vita umana e animale. Piotr Kropotkin era di famiglia principesca, un ramo cadetto della famiglia Romanov. quella dello zar. e come tutti i giovani cadetti venne mandato nel Corpo dei Paggi. la scuola militare più esclusiva della Russia zarista,.da cui uscì ufficiale cl'artiglieria. la "presa dal mucchio" secondo Malatesta non poteva funzionare Gli studi scientifici fatti per questa specializzazione avevano suscitato in lui forti interessi naturalistici e così. dopo la nomina, chiese di essere mandato in Siberia come esploratore e geografo. Là, oltre a studiare approfonditamente Darwin, osservò attentamente la fauna e le popolazioni tribali siberiane. Ed è lì che elaborò le linee guida di uno dei suoi libri concettualmente più interessanti, scritto molto più tardi, quando era già diventato anarchico, Il mutuo appoggio, in cui mette in discussione l'cvoluzionismodarwinianoalla luce cliuna :nterprctazionc particolaredell'cvoluzionismo stesso. Per Darwin l'evoluzione delle specie procede per adattamento all'ambiente tramite competizione con i gruppi di altre specie e competizione fra vari individui ali' interno dello stesso gruppo. Kropotkin sostiene, a partire dalla situazione estrema siberiana, che la competizione fra le varie specie e fra gli individui della stessa specie non è così forte. Che. anzi, più forte della competizione è il "mutuo appoggio", la solidarietà fra individui dello stesso gruppo e che spesso non c'è lotta, ma una sorta di osmosi, fra gruppi diversi. Per Kropotkin l'evoluzione naturale procede attraverso i gruppi più coesi e solidali al loro interno e che meglio si integrano nell'equilibrio di una data zona. Esiste, insomma. una '·legge" immanente alla natura. al cosmo stesso, cui non sfuggono gli esseri umani, che sono animali di tipo particolare perché possono essere coscienti delle leggi naturali che li governano e quindi possono favorirle o, sbagliando, contrastarle come fanno le società oppressive. Con questa stessa logica Kropotkin teorizzerà il comunismo come massima estrinsecazione della naturale solidarietà fra gli esseri umani. in cui r agire del singolo e quello della collettività sono naturalmente armonici. Per Kropotkin il comunismo -a ognuno secondo i suoi bisogni, da ognuno secondo le sue possibilità- è realizzabile. e senza dittatura, perché la solidarietà è inscritta nei nostri geni. occorre solo riscoprirla. Sarà naturale che chi può dare dia e chi deve prendere prenda. Non ci sarà bisogno clinient'altro. La sua formula del comunismo, che divenne per alcuni decenni quella prevalente nell'anarchismo, venne criticata anche in ambito anarchico. fra l'altro dal leader anarchico italiano Errico Malatesta, che di Kropotkin fu sempre amico fraterno. Malatesta afferma che "la presa dal mucchio" è certo il comunismo inteso nel modo più integrale, ma non può funzionare, non può stare in piedi. L'umanità non è sempre ~olieiale e ci sarà sempre bisogno di norme e quindi di discussione sulle norme. In qualche modo Malatesla diceva quel che dirà più tardi Hannah Arendt: la teorizzazione del ~ocialismo come as~oluta mancanza di politica non è un'utopia. è un incubo perché una società che non si interroga più non è una società di individui liberi. Ovviamente, di fronte a questa immagine del comunismo il primo ad arrabbiarsi era proprio Kropotkin, ma questo non toglie che fosse lì che il suo pensiero conduceva. Kropotkin amava le arti, suonava due o tre strumenti, aveva una cultura sterminata, però la sua logica era che nel mondo animale ogni individuo si realizza totalmente nel gruppo. Le due cose, gruppo e individuo, coincidono, non ci può essere contraddizione fra i due. Non riuscirà mai a tematizzare il significato del valore che lui per primo attribuiva alla cultura e al pensiero. In che cosa si differenziava da altri pensatori anarchici, come Bakunin? In Bakunin, ad esempio, l'anarchia è vista come la rivendicazione di un "oltre", come la dimensione in cui l'umanità si realizza non in continuità col mondo animale, ma distanziandosi da esso. Per Bakunin l'essere uomo è un cammino e l"anarchia è vista come il salto nell'aldilà della natura, in un qualcosa che con la natura ha un rapporto perché c'è dentro, ma con cui non esiste una dimensione di continuità. la Goldman lo trovò che stava lavorando una panca Per Bakunin l'anarchismo, in fondo, è una rivendicazione teologica e non è un caso che abbia scritto un libro (uno dei pochi libri compiuti di Bakunin) intitolato Dio e lo Stato, nel quale sostiene che l'anarchia non nega tanto dio, ma in qualche modo vuole sostituirsi ad esso nel ruolo demiurgico che a dio è stato attribuito dalla teologia positiva. Bakunin ha scritto: "la volontà distruttrice è contemporaneamente una volontà creatrice•·. Per lui quello con cui occorre fare i conti. suscitandolo se necessario. è questo desiderio di apertura a una dimensione inusitata che distingue e separa l'uomo dall'animale. In Bakunin, russo e di nobile origine come Kropotkin, c'è lo spirito dell'utopia come un "al di là''. mentre in Kropotkin l'utopia come oltre non esiste, anzi, c'è la rivendicazione cli una sorta di ritorno ad una naturalità perduta. Kropotkin crede in una ''purezza perduta" che dobbiamo riacquistare e rivendicare. Visto oggi. tutto quel che Kropotkin sosteneva può apparirci molto elementare, ma questa elementarità era facilmente comprensibile per le masse operaie e contadine dell'epoca. La nostra società è oggi assolutamente disgregata. pervasa da individualismo, ma la società di fine Ottocento era molto diversa. Esisteva una cultura popolare viva e molto coesa. in cui le classi popolari nascevano, crescevano e morivano, per cui. per esse. vedere I" elemento solidaristico come 1• elemento centrale della socialità umana era la cosa più naturale di questa terra. Kropotkin. in fondo. dava dignità teorica ad un vissuto. ad una situazione esistente che bene si prestava a fare da sfondo alla propaganda anarchica. Non solo. una concezione così organicistica e finalistica aveva il pregio. in un momento di sconfitte e arretramenti per il movimento socialistae operaiocome quello a cavallo fra Ottocento e Novecento, di fornire una giustificazione alla resistenza dei militanti che erano in carcere. al confino oppure che lavoravano in condizioni disumane. Credere che il socialismo e l'anarchia non potevano che essere il fine della storia e della natura. anche se momentaneamente sconfitti. impediva al singolo militante. di sentirsi abbandonato. In Italia. paese in cui tale concezione attecchì moltissimo. uno dei massimi esponenti fu Pietro Gori. un grande propagandista. autore di Addio Lugano bella. ispirato a Kropotkin. maad essa non fuestraneo neanche un filosofo come Roberto Ardigò. Ma che tipo era personalmente? Kropotkin era sì un naturalista. ma prima clilutto era un rivoluzionario e un anarchico. Era principe. ma non era uno che stava alla finestra: è stato in galera per molti anni. fra cui due nella famosa fortezza di Pietro e Paolo incui sono passati quasi lutti i rivoluzionari russi e cinque in Francia per i~tigazioncali' odio di classe. Dovc1tcscappare dalla Russia. dove poté tornare solo dopo la rivoluzione. e dalla Sviucra. Pcrson;ilrncnte era una persona affasci-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==