negli ultimi decenni, avviene spessissimo attraverso il servizio militare. Nonconosco lestatisticheesatte, ma un numero sproporzionatamente alto, rispetto alla percentuale indiana della popolazione, di soldati americani -ma anche in Canada è la stessa cosa- è indiano e quasi tutti questi militari si trovano nei gradi più bassi, fondamentalmente proprio per mancanza di istruzione. Questa rivalutazione dell'uomo-guerriero è talmente presente che quando un indiano si presenta, quasi sempre ci tiene a dire che è stato soldato, ancor di più ci tiene se è veterano di guerra. Durante la guerra del Vietnam ci sono stati indiani, specie quelli delle pianure, che hanno fatto volontariamente il servizio militare e addirittura, in opposizione ai tanti bianchi che andavano in Canada per non fare il militare, molti indiani canadesi hanno fatto il giro opposto, cioè si sono arruolati nell'esercito americano per andare in guerra. Se poi questa era una guerra molto ideologizzata,come sono statequelle di Corea e del Vietnam, per gli indiani c'era un'ulteriore elemento: presentarsi come più realisti del re, essere più americani degli americani. Certo, negli anni '60 I' American lndian Movement (Aim) faceva discorsi di sinistra perché era influenzato dai progressisti bianchi e dal movimento femminista, cioè dall'ambiente culturale delle metropoli, ma lontano dai circoli intellettualidellecittà si facevasempre più forte l'influenza dell 'American Legione di altre associazioni reazionarie. Soprattutto per gli indiani dell'Oklahoma, del Kansas e degli stati limitrofi, che sono il cuore del l'America campagnola, l'America dei tv preachers, "i predicatori televisivi", e del Ku Klux Klan, questa influenza è stata massiccia. C'è un ottimo studio, del '68-'69, sugli indiani del Kansas e dell'Oklahoma, che mostra come in quegli anni questi indiani avessero assorbito i valori reazionari tipici della società bianca di quelle zone. Movimenti come la chiesa nativo-americana, la cosiddetta chiesa del peyore, che è stata perseguitata in anni recenti e che ai nostri occhi può sembrare una forma di resistenza, in realtà è perfettamente assimilabile alle varie sette protestanti che pullulano nel centro-sud degli Stati Uniti. la bandiera nera dei veterani del Vietnam Oltretutto, nel caso delle "cinque tribù civi I izzate" che furono deportate all'inizio dell'800 in Oklahoma, c'è il fatto che questi -ma non erano certo gli unici indiani a farlopraticavano la schiavitù e presero parte in modo massiccio alla guerra di secessione, ovviamente dalla parte del Sud. L'ultimo generale sudista ad arrendersi era un indiano Cherokee ed indiani erano tre generali dello Stato Maggiore sudista; addirittura le "cinque tribù'' avevano due deputati nel parlamentoconfederato.Questa adesioneallo "spirito del Sud", poi, fece sì che alcune delle prime sezioni del Ku Klux Klan siano nate proprio in territorio Cherokee. DIFFUSIONE SPECIALISTARTICOLIDABAMBINO CENTROCOMMERCIAL«EILGIGANTE» BABYCROSS · GIGANTE ViaCampodeiFiori 47100 ForlìTel. 0543/721023 Fax 0543/724797 BABYCROSS · RIMINI ViaNuovaCirconvallazione, 21 47037 Rimin(iFO)Tel. 0543/777552 10eca 1anco Sandra. Nella spinta a fare il soldato, comunque, gioca sia il recupero delle tradizioni guerriere, sia l'importanza sociale che l'ex militare ha nella società bianca. Infatti, se hai fatto il militare, hai diritto alla pensione e ad altri vantaggi economici, puoi iscriverti all'American Legione se sei stato in gamba puoi essere uno dei tre che, in divisa, portano la bandiera americana ai pow wow, le riunioni-festival intertribali. A quel punto essere un ex militare, specie se di corpi speciali, diventa spesso più importante che essere un indianoecomunquecomporta un rispetto da parte dei bianchi della zona che ti permette di sopravvivere a un certo razzismo: non sei più un bad indian, ma un good indian, perché hai difeso l'America. In ogni caso, adesso, ai pow wow vedi sempre tre bandiere: quella degli Stati Uniti, la bandiera della tribù, e quasi sempre la terza bandiera è la bandiera nera dei veterani del Vietnam dove c'è scritto we don 't Jorger, "noi non dimentichiamo". Anche il pow wow, fra l'altro, è una festa che indica il particolare meticciamento proprio alla cultura dell'America "profonda"; la stessa parola pow wow, che pure è una parola indiana, viene acquisita dagli indiani attraverso i bianchi, tant'è che per loro deriva dall'inglese, con un significato completamente stravolto. Il pow wow originariamente era I' 1.101110 di medicina degli Algonkini della costa atlantica e quando questo uomo di medicina faceva una cerimoniamagico-religiosaevidentemente si radunava gente, per cui gli inglesi, scambiando la causa GROUP INTERNATIONAL con l'effetto, chiamarono tutti iraduni pow wow. Piano piano la parola passò nella lingua dei coloni e pow wow vennero chiamati anche i raduni dei partiti politici, in particolare del partito democratico. Attraverso questo uso la parola tornò agli indiani che la utilizzarono per indicare le feste all'aperto iniziate, attorno al I920, dai bianchi sul1'onda dello scoutismo e del "ritorno alla natura", cui progressivamente cominciarono ad essere invitati. come elemento folkloristico, gli indiani. In seguito il pow wow subì un'indianizzazione progressiva e divenne una sorta di megafestival dell'Unità dedicato alle gare di danza con costumi del tutto slegati da quelli tradizionali delle varie tribù, fino alla versione attuale del pow wow come riunione religiosa intertribale. Un pan-indianismo di sinistra esiste ancora o è finito con le lotte e i movimenti degli anni '60? Sandra. Un pan-indianismo di sinistra esiste. ma è molto variegato ed è legato soprattullo ai circoli culturali delle grandi città e alle grosse istituzioni culturali come lo Smithsonian lnstitute. Innanzitutto c'è il pan-indianismo sofr di alcuni grossi scrittori (tutti meticci, sia di sangue sia culturalmente, ed è ovvio perché non potrebbero essere grandi giornalisti e romanzieri se non fossero meticci culturali) come Leslie Marmon Silko, Norman Scott Momaday o William Last Heat Moon. C'è poi. su posizioni un po' più radicali, una parte dell'intellighenzia indiana che vive nelle metropoli; molti di questi, negli anni '60, erano membri attivi FORLI' P.zza del Lavoro, 30/31 Tel. 0543/31363 Fax 34858 Corriere Executive: già consegnato. dell' Aim, alcuni erano anche conosciuti internazionalmente, ma oggi sono un po' appartati, soprattutto dopo le divisioni avvenute nello stesso Aim dopo la rivoluzione in Nicaragua, perché una parte dei leaders dell' Aim si schierò con i contras. il travestimento del vecchio Davy Crockett Poi ci sono i "progressisti storici", cioè la fazione integrazionista all'interno delle tribù, che oggi ha in mano quasi tutti gli uffici tribali e il Bia (Boureau of lndians Affairs), cioè l'ufficio degli affari indiani del governo federale. Col Bia gli indiani di riserva hanno da sempre un rapporto di odio-amoré perché dipendono economicamente da esso ed è la maggior fonte di occupazione dentro le riserve. In più il Bia, ormai da tempo, è totalmente in mano agli indiani, dal direttore fino all'ultimo impiegato. Ovviamentequesti burocrati indiani sono legati ai democratici, come tutta la grossa burocrazia statale, anche perché se ci sono tagli alle spese sono fra i primi a rimetterci. Infine, c'è la borghesia indiana che, avendo studiato, abitando incittà e lavorando dentro le università o le istituzioni culturali condivide i valori di democrazia progressista tipici di questo segmento della popolazione americana. Questa borghesia indiana, fra l'altro, ha il problema di doversi giustificare per il suo essere colta e non analfabeta, perché c·è, ali' interno del pan-indianismo, tutta una teoria sull'analfabetismo come garanzia di purezza culturale e religiosa che altro non è se non un travestimento del vecchio Davy Crockett che si fece eleggere al Parlamento del Kentucky propagandando l'essere analfabeta. Questa borghesia intellettuale partecipa, anche se in modo molto moderato, ali' ondata di revisionismo storico e di politically correct che riguarda gli indiani come tutte le altre minoranze. Flavia. Questa mania del politically corree/ fa sì che comincino ad esserci seri problemi nello scrivere cose che, anche se storicamente vere, oggi sono considerate offensive. Il politically corree/ sostanzialmenteconsistenell'imporre agli altri il modo in cui vorresti essere visto ed ormai l'autocensura è arrivata a livelli paranoici. Il film Manto nero, ad esempio, è stato censurato dall'attore che faceva il capo algonkino -che in realtà è un presidente tribale degli Irochesi del Canada- e dagli altri indiani che recitavano nel film. Questi hanno preteso che venisse cambiata la scena in cui sono presi prigionieri dagli Uroni, che uccidono un bambino, figlio del capo algonkino. Secondo la sceneggiatura originale, e secondo le prove storiche che abbiamo su quanto accadeva all'epoca, il bambino avrebbe dovuto essere mangiato, ma è stato imposto il taglio della scena di cannibalismo perché ilcannibalismo, insieme alla schiavitù, un tempo praticati da molti indiani, è oggi tabù e quindi, in nomedelpoliticallycorrect, non deve esse neppure nominato. - SOFTWARE - SYSTEM HOUSE CENTRO ELABORAZIONE DATI CONSULENZE INFORMATICHE CONSULENZE DI ORGANIZZAZIONE CORSI DI FORMAZIONE Soc. Coop. a r.l. Via A. Meucci, 17 - 47100 FORLI' Tel. (0543) 727011 Fax (0543) 727401 Partita IVA 00353560402 UNA CITTA' I 5
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