La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 2 - marzo 1995

sistema produttivo nel corso degli anni (graf.2). Durante lo stesso periodo di riferimento (1951 - 1995) si susseguono fasi alterne nella realizzazione di investimenti da parte del sistema produttivo: senza entrare troppo nel dettaglio, è però possibile individuare il passaggio da un periodo di larga espansione che dura fino al '64 ad un periodo contraddittorio in cui in sostanza la creazione di investimenti tende a stagnare. · Solo due momenti ben definiti registrano segnali di controtendenza e sono dati dalle due fasi di ristrutturazione industriale, realizzate nella seconda metà degli anni Settanta e a partire dal 1981 come risposta del sistema economico alle pesanti crisi energetiche di quegli anni e alla necessità di innovazione tecnologica dei processi produttivi; negli anni a to decrescente nel periodo fra il 1960 e il 1964: a partire da questo momento della storia economica del nostro Paese l'evoluzione dell'inoccupazione entra in una fase di progressivo peggioramento, particolarmente evidente dal 1974 in poi. Soltanto sul finire del decennio scorso si può osservare una parziale inversione di rotta nell'andamento dei tassi che si esaurisce ben presto con lo scatena_mento degli effetti dell'ultima crisi economica. Oltre alla descrizione della tendenza, l'analisi dei diversi aggregati fa emergere una serie di considerazioni i cui contenuti chiariscono in parte anche l'attuale situazione occupazionale. In particolare si può facilmente individuare l'allargamento progressivo della forbice fra le regioni del Nord e del Centro del 2 L'andamento degli investimenti fissi (1951-1995) Var.% 51 55 ,Fonte: lstat 60 65 70 75 Anni 80 85 90 95 noi vicini l'andamento del Pil e degli investimenti riflette un tentativo di uscita dalla recente crisi economica che ha toccato il suo culmine nel corso del 1993. Per completare l'analisi storica dell'economia italiana degli ultimi decenni può essere opportuno entrare un po' più in dettaglio sull'evoluzione dell'offerta di lavoro e in particolare sull'evoluzione del fenomeno dell'inoccupazione in Italia che appare strettamente legata all'andamento degli indicatori sopra analizzati. Per far ciò sono stati utilizzati i valori medi dei tassi di inoccupazione (definendo con questo termine i disoccupati in senso stretto, cioè chi ha perso il lavoro, e le persone in cerca di prima occupazione) a partire dal 1960 fino ai nostri giorni, disaggrega ti per area geografica (Nord-Centro e Sud) e per sesso (~raf.3 e 4). I dati a disposizione indicano un andamenPaese rispetto a quelle del Mezzogiorno. Questo avviene a partire dalla seconda metà degli anni Settanta. Parallelamente, la forbice nell'andamento dei tassi di inoccupazione fra gli uomini e le donne ha inizio nel 1967 e tende progressivamente ad allargarsi a partire dal 1975. Un altro elemento da sottolineare riguarda il diverso comportamento delle re~ioni italiane risfetto all'andamento del ciclo economico: a. Nord e al Centro gli effetti positivi dell'ultima fase espansiva dell'economia si registrano a f artire dal 1986 e si esauriscono nel 1991; ne Sud occorre aspettare il 1989 per assistere ad una diminuzione del tasso di inoccupazione. Da una lettura parallela dei tre indicatori, si possono svolgere alcune considerazioni sulle caratteristiche strutturali del nostro Paese e sui fenomeni economici che si sono sus3 Tassi di inoccupazione per area geografica (1990-1993) 16.0~-------------------------, 14.0 12.0 IO.O ,t : 8,0 .. > 6.0 4.0 2.0 --<>- Nord-centro ---sud --Italia perc::entuaJe di di:loccupeti e W'I cef'Ca di prime occupazionesulleforze di lavoro Bit NUMERI 3GinoBianco anni Fonte: lstat

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