La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 2 - marzo 1995

seguiti nel corso degli anni ed in particolare all'interno dei tre lunghi cicli, il primo dei quali termina intorno al '64, lasciando il posto ad una nuova ,stagione che approssimativamente si chiude sul finire degli anni Settanta, e alla quale fa seguito il ciclo degli anni Ottanta che possiamo dirsi concluso convenzionalmente con la timida uscita dalla crisi recente registrata nel corso dell'anno passato. I fattori fondamentali che hanno permesso alla nostra economia di godere di un lungo periodo di crescita, tanto da poter giustificare la definizione di miracolo economicç,, (si tratta dunque del periodo che prende le mosse dalla metà degli anni '50 e tende a concludersi con il 1964) sono costituiti innanzitutto dall'inserimento dell'Italia all'interno dei mercati europei e dal progressivo lavoro, influiscono negativamente sulla capacità competitiva delle nostre imprese. È un periodo di forte crisi per la nostra economia, reso ancor più pesante dall'inevitabile presenza di fenomeni inflattivi e dalla svalutazione della nostra moneta. È questo uno scenario del resto comune a molti paesi· occidentali (l'Europa, si dice, è nella morsa della stagflazione, l'effetto combinato di inflazione e stagnazione, che si traduce in prezzi crescenti e in alta disoccupazione): in Italia si percepisce in modo più crudo che altrove, data l'eccessiva dipendenza dal petrolio e dalle materie prime e data anche la relativa debolezza del nostro sistema produttivo rispetto alla più consolidata tradizione industriale di paesi come la Francia, la Germania, la Gran Bretagna. Tassi di inoccupazione per sesso c1960-199J) 4 12.0~-------------------------, IO.O - -+-Maschi -+- Femmine 8.0 4.0 20 aumento dell'interscambio commerciale con il resto dell'Europa e con altri paesi extraeuropei. Crescono in questo periodo anche i consumi interni, grazie soprattutto all'allargamento della base occupazionale che permette l'accesso a forme di consumo finora inedite per il nostro Paese. Centrale in questo periodo risulta comunque il ruolo svolto dalle esportazioni delle nostre merci (il periodo d'oro della nostra moneta), il cui vantaggio competitivo principale è rappresentato dal basso livello dei salari interni e dalla larga disponibilità di lavoro. L'Italia in sostanza sperimenta in quegli anni quello che oggi stanno realizzando alcuni paesi asiatici i quali incrementano progressivamente la propria quota del commercio mondiale grazie alla disponibilità di manodopera a basso costo. Il secondo periodo, a partire cioè dal 1964 per finire approssimativamente con la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta, appare invece caratterizzato dal prodursi di alcuni fattori interni di squilibrio e dallo scatenarsi di alcuni fenomeni esterni di rilevanza mondiale, che impongorio vincoli non indifferenti alla capacità di espansione del nostro sistema economico. All'interno del Paese ha inizio la stagione delle rivendicazioni salariali tendenti a colmare il divario fra salari e stipendi, allora particolarmente accentuato, e finalizzate all'acquisizione di una maggiore quota del reddito da parte delle classi lavoratrici. Gli anni Settanta sono invece segnati profondamente dalle crisi dovute all'innalzamento del prezzo del petrolio (nel 1973 la prima, 1979 la seconda), i cui effetti, combinati con il progressivo aumento del costo del BipliotecaGinoBianco Alto costo delle materie prime, alto costo del lavoro, ridotta capacità competitiva sono le molle che innescano la stagione delle ristrutturazioni produttive della fine degli anni Settanta e dell'inizio degli Ottanta. Si tratta essenzialmente di ristrutturazioni finalizzate all'innovazione di processo, in grado cioè di risparmiare direttamente sui fattori produttivi fondamentali. È questa l'origine di quella che successivamente verrà chiamata la "crescita senza occupazione" che caratterizzerà tutto l'arco degli anni Ottanta e che appare una metafora ancora valida per spiegare la ripresa economica di questi mesi, i cui esiti occupazionali nessuno sembra in grado di prevedere. Ma una maggiore attenzione va posta al1'evoluzione della nostra economia nell'arco di tempo che va dall'inizio del decennio passato fino ai nostri giorni, anche per capire e interpretare gli eventi e i processi oggi in corso. Gli anni Ottanta, in particolare la seconda metà, hanno fatto conoscere al nostro Paese e alle altre economie occidentali un periodo di relativa crescita; l'inflazione appare più controllabile, grazie anche ad un contenimento dei prezzi delle materie prime e anche in seguito all'adozione di politiche monetarie restrittive da parte delle banche centrali (controllo rigido della creazione di moneta, alti tassi di interesse, ricerca di un maggior controllo dell'espansione del debito pubblico). Il clima generale degli scambi sui mercati mondiali appare relativamente più sereno, in conseguenza di una maggiore stabilità dei cambi e ad una più intensa collaborazione e convergenza delle politiche economiche dei NUMERI

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