.. 'R..IP'ISTA POPOLARE 'DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 77 colon. Paris, 1840), di Adolfo Blanqui ('Des classes ouvriéres m France pendant l'année 1848. Paris 1848), e di Louis Reybaud (Etudes sur le regirne· des manifactures. Paris 1865). Pel presente serve il rapporto dell'Ufficio del lavoro. (Salaires et durée du travail dam /'industrie francaise. Val. IV. Paris). Il miglioramento è colossale sotto il punto di vista della durata della giornata di lavoro. In media ai tempi di Villermé era di 13 a 14 ore; nel dipartimento di Rouen arrivava a 16 e 17 ore; e nel Nord vi erano opifici nei quali si domandava ogni due o tre giorni agli operai 24 ore di lavoro continuo I 'Questo fu un vero regresso sui secoli XV e XVI come ha dimostrato Ha~ser (I.es ouvriers du temps passe. Paris. Alcan t898). Oggi è diminuita di molto la giornata di lavoro. In quanto ai salari non è meno evidente il progresso: il salario dei maschi adulti, dal 1840 al I 860, oscillava intorno a L. 2,07; ora è di Lire 4; quello delle donne da L. 1,02 è passato a L. 2,60. Il miglioramento è più sensibile in certe industrie i cui operai erano assai male pagati, ad esempio i tessitori di cotone il cui salario avvicinavasi ai 90 centesimi oggi hanno L. 3,60 Ma la misura vera del salario si ha dal costo della vita. In quanto. a questo, tenendo conto delle variazioni dei prezzi, si ha che per l'alimentazione la spesa di L. 931 nel 1850, oggi, per avere gli ste3si oggetti e le stesse quantità, si eleva a L. 993. L'aumento è più sensibile per l'alloggio: spendevasi L.120 nel 1850; se ne spendono 350 adesso. Però l'aumento per l'abitazione non è stato dappertutto così forte ; si aggiunga che l'abitazione odierna è assai migliore dell'antica. Che dire del lavoro delle donne e dei fanciulli ? Certamente e' è ancora molto da fare ; ad ogni modo non si vedono più adesso negli opifici dei fanciulli da 4 a 5 anni; nè le donne e i fanciulli si vedono ora, come pel passato, lavorare per I 3 ore sino ai 17 anni. Questo miglioramento si rivela anche sotto altre forme. A Moulhouse, dal 18r4 al 1830 un operaio non appartenente all'industria aveva una vita media di 36 anni ; uno addetto agli opifici non oltrepassava i 2 5 anni. Parimenti oggi sono diminuite le esenzioni dal. servizio militare nei dipartimenti industriali. C'è ancora molto da fare, specialmente per allontanare le donne e i fanciulli dagli opifici, ma il progresso non è stato piccolo; ed è grandissimo il progresso compito colla legge sugli infortuni nel lavoro. Pel passato si fa. ceva troppa economia politica e poca economia sociale, e si credeva che gli uomini ·fossero fatti pei prodotti e non i prodotti per gli uomini ; adesso si pensa diversamente. Se poi si vuol sapere come si è compiuto il progre,so, anche a costo di scontentare le varie scuole si deve riconoscere eh<!vi hanno contribuito : lo Stato, le associazioni e l'iniziativa individuale. Questo sembrerà eclettismo volgare ; ma è la verità. (Le musée social. Agosto). Ignotus : Il ravvicinamentora la Franciae la Germania. Il nuovo Stato che si costituì nel centro dell'Europa venne a turbare l'antico equilibrio ?Oliticc. Oramai, co:ne dice il Conte York di W artenburg, non vi sono che quattro grandi potenze nel mondo: gli Stati Uoiti,l'Inghilterra, la Russia e l'Europa centrale sotto l'egemonia della Germania. L'imperatore di Ger- . mania lo sente, e accenna ad assumere la posizione di campione dell'Europa contro le potenze trasmarine. È noto che al tempo della scorreria di Iameson egli esplorò le intenzioni Francia e della Russia per una nota comune contro l'Inghilterra; e sin da allora Francia e Germania hanno agito di conserva. Esse hanno agito insieme per la ferrovia attraverso ali' Asia Minore, hanno cercato di rendere vana la proposta dello Czar in favore del disarmo, e riversare molto odio contro l'Inghilterra nella Conferenza dell' Aja per le famose palle Dum D1:1m.Un tedesc0 è stato proposto come direttore dei Canale di Suez. C' è anche un moYente personale nelle cortesie dell'Imperatore di Gerrr:ania verso la Francia : egli desidera appassionatamente di pavoneggiarsi sui boulevards di Parigi, acclamato dalla plebaglia parigin;i.; ha bisogno di figurare alla Esposizione. La politica tradizionale della Germania mira a conciliarsi colla Francia distaccandola dalla Russia e dall'Inghilterra; le tendenze personali dell'Imperatore sono per tale politica; la Germania cerca provare che i suoi interessi soeo comuni con quelli della Francia; infine si dovrebbe riuscire ad una grande coalizione contro l'Inghilterra e gli Stati Uniti e nel remoto futuro anche contro la Russia. La Francia da oggi in poi deve dimenticare l'Alsazia-Lorena e ricordare l'Egitto. Infine la situazione della Francia è questa : essa dispera di riconquistare l'Alsazia-Lorena; desidera di estendere ed ingrandire il suo impero coloniale : non vuole essere ulteriormente il trastullo della Russi3, le cui proposte di pace ferirono le sue suscettibilità. È perfettamente chiaro che se la Germania è sicura del buon volere della Francia deve com• pensarla della perdita dell'Alsazia-Lorena. Il Belgio è alla frontiera della Francia, e dal Belgio dipende lo Stato del Congo; ]'Olanda è alla frontiera della Germania, e dall'Olanda dipende Curacao e le Indie orientali olandesi. La duplice annessione del Belgio alla Francia e dell'Olanda alla Germania, facilitata dalle rispettive tendenze politiche e dalle affinità di razza accomoderebbe tutto, senza che l'Inghilterra fosse in grado d'impedirlo. ('N.,ational 'l{.eviews). Ernesto Mancini: La lottacontrola malariaper ladistruzione delle zanzare. Le belle ricerche alle quali Grassi, Celli, Bignami, Bastianelli e Dionisi si sono dedicati hanno ricevuto in questi giorni delle conferme essenziali che provano come la malaria non intetti l'uomo senza l'aiuto delle .zanzare. 11 prof. Grassi con la sua famiglia ha potuto dormire in mezzo· alle paludi di Maccarese, colle finestre aperte senza che la malaria abbia colpito alcuno, ricorrendo alla sola precauzione di uccidere tutte le zanzare nelle camere e impedendo loro l'accesso mediante reti fittissime alle finestre. Data e riconosciuta adunque la funesta azione delle zanzare è naturale che si sia pensato alla distruzione di questi insetti. Il prof. Celli, in unione al dott. Casagrande, si è occupato dell'importante questione. Nelle loro ricerche essi hanno tenuto conto, degli effetti delle sostanze zanzaricide, non solo delle specie e generi degli insetti, ma anche della loro età, delle condizioni di cattività, di certi stati patologici e del loro stadio di sviluppo. Sf cominciò coll'esame delle sostanze che uccidono le uova, e si riconobbe che queste sono dotate di una grande resistenza, mentre le larve appena c;chiuse si mostrano sensibilissime agli effetti delle sostanze zanzaricide. Intanto molte sostanze, quali il permanganato di potassa, i saponi, l'ammoniaca, le acque gassose, il tanto vantato petrolio, e, persino, le acque solfuree non sono capaci di uccidere le larve di zanzara, mentre efficaci apparvero, invece, l'infuso di tabacco, la potassa, la polvere di crisantemi, il sublimato corrosivo, e numerose sostanze colorate tratte dal catrame (gallo!, verde malachite, giallo martino, violetto di metile) anche sciolte in piccola quantita: del gallo] basta il 0,0062 °[0 0 • Ma alcune sostanze capaci di uccidere le larve non hanno poi azione sulle · ninfe. Le sostanze capaci di uccidere le larve e le linfe sono poche. Le ninfe hanno una vitalità ed una resistenza estrema, salvo per le sostanze oleose che, stando a galla, uccidine le ninfe quando queste salgono alla superficie per respirare. Più energiche e pronte sono le acque solfuree sature, le soluzioni di permanganato potassico con acido cloridico, e le polveri insetticide ricavate dai fiori di crisantemo. Migliori risultano le sostanze coloranti preparate in soluzioni concentrate. Per le zanzare perfette, vengono per efficacia in prima linea: gli odori di trementina e di idioformio, del tabacco, d'anidride solforosa, la noce moscata, la canfora e l'aglio ; i fumi di fiori di crisatemo, di foglie fresche di emalitto, di piretro; tra i gas quello dello zolfo. La distruzione quindi delle zanzare risulta più facile di quanto si creda, e ricerche e spese non debbono trovare ostacoli quando si pensa che distruggendo le zanzare, questi tmfori della malaria, si difendono e si salvano tante vite umane dagli attacchi del terribile morbo. (Illustrazione Italiana, 20 Agosto). W. Stead : Ciò che deveconseguire alla conferenza. Nelle parole colle quali il signor de Staal - rappresentante della Russia - chiuse la conferenza dell' Aja oon si riconoscerebbe il diplomatico, che chiude la sua carriera: esse avrebbero potuto essere pronunziate da Mazzini. « Il buon seme è stato seminato, egli disse ; attendiamo che il fiutto possa venire presto. Sono arrivato lilla fine della mia carriera e agli ultimi miei giorni e considero come una suprema consolazione il vedere aperte nuove vedute pel bene dell'umanità, e di potere ammirare chiaramente lo splendore del futuro ». Parimenti sono confortanti le parole del Barone d'Estournelles il rappresentante più eloquente e più entusiastico che le nazioni potevano mandare all' Aja. Nelle ultime parole pronunziate nella Conferenza egli disse: « Questo germe per potere €ssere sviluppato dev'essere oggetto di cure costanti, perciò dob:,iamo sperare che la nostra Conferenza non si chiuda per sempre. Essa segna il principio, non il termine. Lasciatemi €sprimere il desiderio, o signori, che i nostri paesi, chiamandoci ad altro congresso simile a questo vogliano continuare l'opera per il progresso della causa della pace e della civiltà ». Il seme ch'è stato sparso deve fruttificare. nel futuro. Ma si tratta di un futuro remoto? Questo dipende dai capi degli Stati, dalle associazioni, dagli individui. Intanto in Inghilterra dovrebbero fare sentire la loro voce i capi del partito liberale, ed ha uno
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