14 RlP'_lSTA POPOLARE 'DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOClALl Americanismo o imperialisn10 i III. Il lavoro che gli Stati Uoiti hanno iotrapreso nelle Filippine e ndle Antille è un lavoro di civiltà e di progress o, malgrado le calunnie di chi vede di mal'occhio questo giga ntesco spettro repubblicano rnrgere a turbare i sonni della v ecchia, imperiafota Europa. Come più innanzi si è act ennato, la car ..tteristica della vita nazionale americana è stata l'idt'a espansionista, e la nazione è cresciuta grande e potente m n meno che per la sua at tività di vita politica, per la continua affermazione della sua potenza sulle forze della natur.i. I fondatori della Con federazione confic.arc no il loro ideale in un dogma geografic c', nell'America; nè poteva tssere differentemente, giaccbè lanazione trovavasi solo nel periodo formativo. Jefferson era p erciò avverso alla costituzione di una flotta potente, il c:.ii rossesso, egli pensava, avrebbe fatto allontanare gli Stati Uniti dalle aspirazioni americane. I fondatori della nazione parlarono ed ag:rono conforrr.e a i bisogni d I kro tempo ; og,d i tempi sono mutati ed il popolo venera i suoi grandi, ma non ha la debolezza di adorarli quali degli inf,illibili.11 segreto del progrt:sso di un popo lo sta ntll'intuizione delle sue capacità: il pope.lo amaicano è conscio del 1a sua forza e si esplica; sa che è giunto il tempo in cui è necessità ed opportunità di rinunciJre alla politica di concentrazione eJ accettare i frutti e le responsabilità ddl'imperialisrno. Ma è a qlll sto punto che bisogna intendersi. L'imperia'ismo ame1 i:ano, s~ cosi piace chiamare l'id( a di espansioni?, che è tanta parte della vita naziona_le della repu bblica, è dominato da un alto senso di libertà, dall'idea dell'ordine, della pace, dell'uguaglianza. Vi fu un imperialismo romano; ma i Romani traevano schiavi i lcro conquistati: vi è un imperialismo americano, e gli americani donano ia libertà agli schiavi. I nuovi arrivati formarono la debolezza di Roma; formarono la granJezza d'Ame1ica. Vi è l'idea di impetial-smo più o meno accenti:ato in tutte le i,randi potenze d'Europa. Monarchiche tutte, non esclusa la Francia, ove la repubblica non è che una monarchia larva ta, tendono in massima alla centralizzazione dei poteri e forma no nelle c0lonie delle diprndenze poco soddisfatte del regime paterno, o addirittur.i. nemiche ddla madre patria, qurndo qu este vengono considerate come ttrra da sfruttare t: da opprimere se non vogliono ras~egoarsi a tal fatto. La politica spagnuola imegni. Dc:lle molte gradazioni nella form:t di govern o coloniale che oggi l'Europa offre, nessuna, sia pure la più mite, cioè l'autonoma inglese, è compatibile con la costituzione degli Stati U oiti. Colonie nel vero senso della paro la, nel senso con cui le mr narchie le intendono, sono fuc:ri del sistema americano. . Senza parlare del l'esperienza col governo a sistema taritcriale, che la Confederazione da quasi un secolo ha vant;i ggiosamente impiegato nelle nuove acquis:zioni sul continen te proprio, valga d'esempio il caso delle isole Hawai. Ques te entrarono nella giurisdizi0ne americana per trattato, po:o p rima che le Filippine, le Antille vi fosst:ro entr~te per conqu ista. Le isole Hawai furono dichiarate territorio americano per atto del Congresso e subito vi fu applicata l'amministrozione terri:oriale con un gov( roatore e pan echi a1ti uffi. ial1 nominati dal Congresso, consiglio territoriale eletto dai nativi ed amministrazioni locali :;utono-ne presso a poco sul tipo de lle autonomie municipali esistenti negli Stati. 11 Congresso dt·citk delle tariffe doganali applica bili ai territc-ri (le quali r,osso uo non essere quelle della Confederazione), e forni,ce un cc,rpo di truppe federali al governatore, mentre le municipali nominano il loro corpo di polizia ptl mantenimento della sicurezza interna (1). Con tale sistema il pro.esso di assimila2ione è semplice e naturale, ed è d'ordinario assai rapido. Non vessazioni, n on imposizioni odiose, non militarismo, perchè di militarismo n on fa d'uopo dove gli ordinamenti sono liberi. Questo è il sistema che in massima sarà applicato a Portorico e alle Filippine. li caso d1 Cub.i. è alquanto diffaente. Quivi per ora vi i ono dei governatori militari americani, i quali (1) Le contrade, che, pur appartenendo aali Stati Uniti, siano ·amministrati a sistema territoriale, non° hanno alcuna rappresentazione simbolica nell.i. bandiera american:i. Questa è formata di l 3 strisce (5 bianche e 8 rosse, rappresentanti le I 3 colonie che dichiararono l'indipendenza), e di tante stelle ~ian~he in caf:1po azzurro, quanti sono_ tutti gli Stati d elI Umone. Ogni volta che un nuovo terntorio è sollevato all .1 dignità di stato, sorge i:.na nuova stella, vi resteranno finchè l'assetto amministrativo dell'il;o]a non è completo, per essere se stituiti da governatori civili. Iotanto gli ordinamenti municipali vanno organizzando,i sul sistema american0, la vita americana va insinuandosi in tutto l'org anismo cubano. Quando la pacificazione e l'ordine saranno co mpleti ,di soldati della rivoluzio,e ritornati semplici cittad n i, i Cubar.i saranno chiamati a decidere del loro av\·enire. Sceglieranno di diventare americani ? Sarà loro applicato il s:stema territoriale in attesa di fare di Cuba un nuovo stat0. Sceglieranno di essere una repubblica indipendente? Non appena l'assemblea costituente sarà convocata, l'ultimo gov ernatore americano saluterà la repubblica sorella in nome de gli Stati Uniti e si ritirerà. Queste non sono previsioni fantastiche, ma la conseguenza logica della politica seguit1 da Mc. Kinley dal giorno d ell'evacuazione spagnuola ad oggi. D:,po soli tre mesi di o-: cupazione militare già la metà dell'esercito americano è stato ritirato, creata la polizia cubina, riconosciuta la bandiera cut-ana negli s ambi fr.i. i porti dell'isola e quelli americani. L'abolizione dei tiroli nobiliri, dei privilegi di casta, dei d azi interni e degli odiosi s:stemi fi$cali in vigo·e, sotto il governo paterno, forma solo una piccola parte delle riforme iniziate. Un grande lavoro di cidltà e di rr.·gresso si è sostituito a quello della tortura togata, dell'agrnte delle ta:se e dei gesu iti. li risorgimento di un popolo intero è dovuto in ne n piccola parte all'eroismo americano; il prc de Maceo, eh<! il tradimento u.::cise, gioirà nella sua tomba, ora che la sua vendl tta è compita. L'atteggiamento dt gli Stati Uniti nelle Filippine è non solo scusabile, ma è fo se stato necessario. Il cOr$O che uno st ato civile deve tenere nt:11' annettersi una contradJ. straniera è dimandare la volontà dc:gli abitanti a mezzo di un plebiscit o. Ora la volontà del rorolo non può essere liberamente espressa se le condizioni di pace ed il ritorno allo stato normale di governo non sono un fatto compiuto. Pur ammesso che gli emissari degli Stati Uniti abb:ano promesso ai Filippini insor ti, e per essi ad Aguinaldo, la indipendenza assoluta in cambio della loro cooperazione contro la Spagna ; gli Americani han no fatta e vinta la guerra, essi haono imposto il trattato di P arigi .,)la Spagna. Sia pure con un trattato di arrogante p repotenza, essi hanno tolto dil ci milioni di scggetti a un p adrone senza s:rupoli: questa nazione liberatrice ha il diritto di domar.d:ire ai liberati il ricoroscimento in:ondiziooato della sua autorità ed il rispetto ddla sua supremazia. Gli Stati Un iti avc:vano chiesto il ritorno alle pratiche di pace con la promessa ddla tutela della vita e delle sostanzi! di tutti, nativ i e stranieri. Il Congresso sarebbe stato poi chiamato a decide re sul da fare. È noto che in quel corpo legisl.i.tivo vi sono anche oggi moltissimi fautori dtll'assoluta indipendenza dtlle Filippine, e che il Pn::sidentc, per far ratificare il trattato di Parigi dovè con loro entrare in un compromesso, con cui fu deciso che la ratificazione dd trattato non significhi annessi one ddle isole, e che un tale problema dtbba essere ponder atamente studiato. Una commissione americana è già nelle Filippine, ove porterà a termine un' inchiesta su tale questio ne ed il Congresso avrà materiale sufficiente per decidere. Se Agu'naldo oggi non fosse un ribelle, avrebbe ;ivt1to anch't·gli il suo peso sul risultato fin1le dell'inchiesta. E' Jeggerezla credere che il problema filippino poss l risolven,i con un semplice tratto di penna d1 M,. Kinlt:y, il quale vale in questo quanto ogni altro eh tto della nazi•Jne; nè basta riconos.:e re l'indipendenza, pcrchè rgci cosa poi vada da sè. Si è detto che, avendo gli Stati Uniti pagato 20 milioni di scudi per le isole, queste siano state assoggettate ad un in degno contratto di compra-~endita costituente un insulto alla dignità nazionale filippina. E da considerarsi, però, che gli St ati Uniti avrebbero potuto anche non pagare nulla alla Spagn a, so!o che lo avessero voluto, e la condizione ddle cose sarebbe quel h che è oggi, pur non essendoci compra-vendita. Fu un contratto di compra-vendita quello della Luisiana; ma i suoi abitanti, lungi dal ribellarsi, si mostrarono grati a chi cornpr .va plr loro lib-:rtà, giustizia, progre~sr. E cosi avven ne che, dopo soli nove anni di amministrazione t( rritoriale, fu ammessa ne,l'U nione come stato autonomo. Anche la Flori da fu comprata; r on per questo una ribellione sarebbe stata giustificabile. QuJnd'anche il Congresso si fosse pronunziato per l'.,bbandono delle isole Filippine, uscirLe srnza aYer loro dato un solido assetto di governo, sarebbe stato per l'America di gr an lunga più grave rnlpa che lasciarle in mano alla Spagna. La guerra civile non sarebbe tardata a divampare, gli odii fer oci contro l'elemento spagnuolo si sarebbero sfogati con pari atrcçità con C\lÌ la Spagna li aveva provocatii gli Stati interessati
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