Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IV - n. 13 - 15 gennaio 1899

RITTIST A POPOLARE 7JI 'POLITICA LETTERE E SCIENZE SOC-\ALl Egli mi scriveva : J:l.mo Signore, « Il Fascio mostrò l'urgente necessità di rins~ngua_re la democrazia collo spirito delle nuove idee. Necemta che10se11/od~ molto tempo ma a cui 11011ho potuto ottemperare swom, percl!e nella mia in~ompiuta 11osizioneufficiale di professore ~traord1: nario, se all'eresia scientifica aggiungessi que/1~- politica, :1sch1ere1 troppo di soccombere in quel!a lotta che. g,a_tutto m1 assorbe, per non rimane~e. sopraffano -'~ qu~lla sc,eaufi,ca: . Per ora 11ecernta1mprescwd1b1led_i lotta ptr l esi~tenz.a 1111 costri11gouoad accentuare la forma w senso conservat1_vo senz.a,naturalmmte c/Jeio dica mai cosa se11z.averne la piu profonda e leale co11vi;,z.ìone; ciò non terrà pere\ quand_olo crecterò opportuno e quando mi darò alla vita poht1ca, di 111a11ifeslar1q1uual sono. » ........ ,; H~ dov~t; c~n~in;en~i ~he l'arte di far progredire le idee sta nel velare la sostanz.a colla forma, salvo sempre, ripeto (perche non vorrei essere preso per gemila), salvo sempre la lealtà!» Questi due brani della sua lettera sono tanto chiari, che non hanno bisogno davvero di alcnn commento. Da Enrico Ferri chi volesse divertirsi a vederlo imbarazzato, potrebbe vol~r sapere qu_al'è la. sostaw:._a che ".el~ colla forma; quali sono le parti ~e!. hbro nelle quah e è tutta la sua profonda e leale convinzione; c_ome _poteva essere leale affermando cose che non sentiva ; 111 qual modo poteva non essere preso per gesuita accentuando la forma i11senso conservativo senza essere conservatore ! E queste domande ~d Enrico Fe~ri, sofista e chiaèchier~tore davvero illustre, s1potrebbero rivolger~ per amore del'. arte, per pro~ura_rsi un p~ro d!letto estetico_, perchè _s~euò essere s1cur1 che egli, togliendo a prestito da tutti I· Ferravilla d'ltalia tutti i Tecoppa di que~~o m?ndo,_ farebbe ammirare la propria sorprendente ab1htà d1alett1ca. . Io più modesto, mi limito a constatare che Ennco FerrÌ nel 1883 - dieci anni prima della sua conversione ! - conosceva le nuove idee colle quali sentiva la necessita di rinsanguare la democrazia. Queste nuove idee non poteva~o essere q~elle del_ socialismo utopistico.... perchè ... egli aveva scritto un libro per combatterlo ! . . . . . Dunque, niente ignoranza! Perchè attr1bmrs1 dei torti che non ha? Egli nel 1883 accentua la forma - quale la sostanza ? - in senso conservativo perchc ha paura di aggiungere l'eresia polit~ca al_l'~resia, sci~ntifi.ca !_ Si astiene dall'aggiungere I eresia politica ali eresias~ientifica non nello interesse della propaganda delle nuoveidee, ma perchè è ancora incompiuta la sua posizione ufficiale di professore straordinario.... Ecco la verità. Del resto, questo linguaggio è il med_esimo dell'a_utore il quale con rara ingenuità, rivo!ge~do_s1 Al lei/ore 111 Socialismo e criminalita (p. 5/ gh d1ch1ara che nel mo sangue <1or<10<1/ia il fermento della praticità ! !.. Alla "bu;n~ra! Che serve andar cercando eufemismi tortuosi? Eccola la grande parola che riassume l'uomo, la sua vita, l'opera sua. Questo giovane d'ingegn_o, fort_unato, prof~ssore straordinario a 27 anni, mentisce, rnganna, s1 camuffa dà conservatore indossa la tunica del Loiola - pur non volendo' esser preso per gesuita -: per f ar_ecarrier_.a.. Ora vedere questo emerito opportumsta fare 11 moralista nell'anno di grazia 1?98 e rivol_ger p_arol~ d'i~coraggiamento e di approvazione a quei tanti eroi ven, che pe~- dono il pane pur di affermare alla luce del. sole la propn~ fede socialista è tal cosa cha farebbe sahre un tuffo d1 sangue al cer~:llo_, s~ lo sdegn~ ~on n~ufragasse in una sonora risata d1 p1eta per un s1m1le sciagurato. Ma torniamo alla storia. Leggendo la ricordata le~te_ra, provai un sentime~to indicibile di pena, perchè m1 npugnarono sempre gl_mfingimenti e le ipocrisie ; ma, ottimis~a come s_onoe disposto alla massima indulgenza verso eh, econor~ucament~ stava a disagio, mentre io mi trovava allora 111 una discreta agiatezza, accettai le spiegazioni per oro di coppella; prestai fede alla parziale sincerità del Ferri, e credetti utile alla causa della democrazia trattare bene un giovane di valore, che del resto prometteva formalmente_ di manifestarsi qual'era quando si sarebbedato alla vita politica. Ecco la spiegazione della cura da me _posta nella prima edizione del Socialismo a mettere 111 evidenza le sue tendenze democratiche. Fui suggestionato dalla sua lettera, ed egli, abile com'e, non mane? ~i farsi bello ?elle mie benevoli parole: una delle poch1ss1me c1taz10111del mio Socialismo da lui fatta quando annunziò la _propria conversione nell'opuscolo della trinità Marx-7Jarwm-Spencer si riferisçe per l'appunto a tale mio giudizio. Ma il momento del disinganno e della pumzione per me arrivò presto: colle elezioni del_1886 Enrico Ferri entrò a Montecitorio. Credetti che egh avrebbe.tenuto la parola e che sarebbe andato a rinsani;uarelademocraziaparlamenta1·e collenuove idee. Altro che nuove idee! Del rinsanguamento Enrico Ferri aveva sentito l'urgentenecessita nel 1883; ma appena giunto a Montecitorio, egli andò invece ad ingrossare le tranquille file dei monarchici .... Allora non potei più resistere e iniziai con lui, nel r 886, la pol~mica sul!' Epoca ~i Genoya. Di t~le pol~- mica, nella nsposta al suo prnno artlc?lo, .:osi_ pa~la1: « Precisamente perchè avevo sco1to tali accenm (gh ac- « cenni in senso democratico e socialista di cui sop.ra) « in Socialismo e Criminali/a; precisamente perchè te- « nevo presenti alla mente _le d)chiarazioni scrittemi, di ~ cui feci parola poco fa, 11mas1 addolorato e sorpreso « quando, dopo le elezioni del 1886, vidi Enrico Ferri, « elètto da una provincia radicale, disertare l'Estrema « Sinistra ed imbrancarsi tra i monarchici. Egli dirà che « l'Estrema non era socialista. Ma allora era tutto ciò « che c'era di piu avanzato; e Costa, socialista autenti- « co e di data antichissima, stava nell'Estrema, come ci « stava il Musini. Me ne addolorJi e lo biasimai nell'Epoca. « Se in lui l'evoluzione fosse stati continua e graduale, « dopo gli accenni dd lib!o, dopo le d_ich!arazio?i epi- « stolari era da attendersi un plsso più rnnanz1 nella « vita p;rlam 7ntare ; egli _invee~, a□zichè and~re .tra i « piu avanzati combattenti dell Estrema, prefen . neo~-- « fermarsi conservatore col pranzo a Corte e coi sorns1 « della Regina "· Potevo esser~ piu prudente e più esatto? Ricordai dati di fatto inoppugnabili; e ci voleva soltanto quel tale coraggio di Enrico Ferri per negarli o contrr~erli. ~g(i così risponde: « eletto deputato nel 1886, m1 as~nss!, • non ai monarchici conservatori (come dice Colaian01, « contorcendo ancora una volta i fatti) ma al gruppo cc radicale legalitario, con Fortis, Ferrari, Sacchi ecc. ». Ebbene - e que~ti sono fatti ~ date che nessun? ignora - nel 1886 nemmeno Fmus aveva ascoltato 11 vieni meco di Crispi; nel 1886 non esisteva il gruppo radicale legalitario, sorto invece colle t:lezioni generali del 1892 ! Io capisco eh~ i!1 certi frangenti, qual~ _c~e sia !'abilità dialettica 1 c1 s, afferra anche alle fuhg1111pur d1 non cascare· ma farsi sorp1 endere così, come uno scolaretteche dic~ una cattiva bugiola per sfuggire ad una tirati□a d'orecchi meritata, è tal cosa da di,creditare cento vittorie curialesche ! E se anche alla eloquenza dei fatti e delle date - la disperazione è pessima consigliera - l'!llustr<! d_ial:ttico volesse contrapporre quella delle sue dtrnostraz1on1 avvocatesche, gliene risparmio subito il fastidio con un altro brano della sua prosa epistolare, nel quale le date sono irremissibilmente messe a posto. In data del 12 Giugno 1886 Enrico Ferri mi scriveva: « Sono a Roma ma non sono coli' Estrewa Sinistra, perchè « com'essa è, non' la che paralizzare politic:tmcnte le forze ia- " dividuali. « Siedo vicinissimo all'E;trema aspettando il nuovo partito « radicalepossibilista (Fortis ecc.), che tolga le pr~me~se po- " Ittiche, che fanno d1 que,ta parte un lazzJretto pohuco. In- « somma si vedrà ». Nel 1886, dunque, egli 11011 cr;1 nel partito radicale

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