Rivista di politica e scienze sociali - anno I - n. 12 - 30 dicembre 1895

Hl2 RIVISTA DI POLITICA E SCIENZE SOCIALI pagine dei Diari di Marin Sanado. Terribile tra tutto era la condanna delle cavea durata sino al 1518. ll condannato veniva rinchiuso in una g,ibbia di legno sospesa a metà del campanile di S. Marco, esposto a.Ile asprezze delle stagioni e agli insulti della. plebe; il cibo, pane od acqua, veniva somministrato ai condannati per mezzo di una funicella. Se lo pene erano severissime, tutti però era.no davvero uguali dinanzi alla legge; e di questa uguaglianza, cho sta scritta noi nostri codici e che sposso viene calpestata, se ne hanno numerose prove nelle condanne che colpirono inesorabilmente gli alti magistrati della repubblica e i loro congiunti. Il figlio del Doge Vendramin, ad esempio, venne bandito per semplice omicidio colposo. I signori della terraferma sottoposta al dominio della. repubblica veneta erano iniqui e le dettero molto da fare; e il feudalismo colle sue brutture, che non attecchì mai nella città delle lagune, fece sentire la sua sinistra influenza altrove. Sui rapporti tra la r.ipubbl1ca e i -feudatari riesce interessante la lettura del capitolo 3° ed altrettanto il 4° che dà conto dei metodi spicciativi adoperati per fare distruggere i banditi tra loro. Dopo alcuni secoli il generale Medici tali metodi li adoperò, con pessimi risultati, in Sicilia. Ai Banditi il Molmenti consacra parecchi capitoli, che sembrano romanzetti alla Ponson du Te1•rail, e sono, pur troppo, coi-rispondenti alla verità storica. Pare impossibile che un Leonardo Pesaro abbia potuto commettere tante ribalderie in sul principio del secolo xvn; le altre non meno scellerate e quasi semp:re rimaste impunito dt-1 Conte Alamanno Gàmbara in pieno secolo xv111indicano eh 'era inoltrata la decadenza della repubblica. La quale nei suoi dominii aveva milizie, di cui Serego luogotenente di Udine il 26 Maggio 1717 poteva seri vere: « Le co_rnide so- « no tanto rifulgenti dal servizio militare o dai suoi « rischi, che bisogna tenerle continuamente guardate « e rinchiuse perché non fuggano dai loro casolari. ..» Ma Venezia che tanta sapienza civile aveva mostrato nell'acquisti di terraferma col lasciare le franchigie e gli Statuti antichi alle città, cogli sforzi per ispegnere il feudalismo nelle campagne anche decadendo si mostra superior.i ai p1·incipati italiani e al limitrofo impero austriaco. A coloro che ancora, stoltamente, ritengono che certi fenomeni criminosi siano il prodotto della razza o del clima e non del grado di evoluzione sociale raggiunte consiglio di leggere i capitoli X e XI del libro del Molmenti; vedranno quali fossero i costumi di Brescia nel seco!o xvi e vi faranno conoscenza coi suoi buli, che nulla hanno di dissimile dai peggiori mafiosi della Sicilia contemporanea. Qualche opinione che il Molmenti manifesta non mi sembra dimostrata esatta; così afferma che le crociate raddolcirono i costumi di Venezia; ma le pagi::.c dsi Lia,·i di Samedo e la pena della covea durata sino al secolo xvi direbbero il contrario. Del pari credo che cada in errore prendendo alla lettera il giudizio di Loria sulla niuna azione benefica esercitata dalle repubbliche medioevali sulla condizione dei contadini. Sono invece perfettamente di accordo con lui nel ritenere, contro il Taine, cito la, grande rivoluziono francese d'ev'essere sempre ricordata con onore perché « fece cadere in frantumi un mondo « tetro e ignorantfl di pregiudizi e di violon;1,e, di « abbiettezza e di misfatti». L'ammirazione che il Molmenti sente per 1'89 ren· dono inconcepibi111 la posizione da lui assunta come d<1putato e fanno desiderare ai suoi amici sinceri, che se egli p~r necessità elettorali deve mostrarai ligio alla reazione clericale, che infierisce nel Veneto, sarebbP- molto meglio che rrstasse al di fuori della politica dedito all'arte e alla storia della sua Venezia, che egli ha illustrata splendidamente con tanti lavori e sopratutto colla Storia di Venezia nella vita privata, tradotta già in diverae lingue e me1·itamente celebre. N. C. ~~'-'~'-./'-../''-/'-"~vvv .......~/""-.,./',..x/ In questo momento in cui si parla tanto del1'Africa, il volume del Dr. Napoleone Colajanni - POLITICA AFRICANA - è di grandissima attualità. Questo libro tratta cor. molta diffusione e competenza del problema coloniale dell'Africa che per tanti rispetti é oramai gran parte della politica italiana. 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