La Rivoluzione Liberale - anno III - n. 41 - 4 novembre 1924

, . b LA RIVOLUZIONE LIBERALE RITRATTO DEGLI ITALIANI D'OGGI ~clh.: settimane immediatame11tc successive all'as.-.assinio di .Matteotti, tutte le redazioni riC(:n:llero centi11aia cli lct..lorc del pubblico. Jo 11( raccol::,i, j)'rccisamente, duecentotta11tasci. :-\d ·5o mi accorgo che c'l forse la spesa di rionli a1·c qnc!-;lo malloppo cb scritture, di cavar11c un tc11uc contributo per :il i-itrat.to degli ilalia11i di oggi, e per il ragguaglio sulla reazione suscitala dal delitto. Co11siderando il mio dossier~ un particolare 111i ha colpito. La più grau parte di questi scrilti sono iu- ,·iali da povera gente. Bisognerebbe ~iproclurli, uon nel testo raggiustato e composto nell'twifonnità del piombo della , lin;type ,, ma nella integrità dei caratteri a sghimbescio e delle firme fatte colla lingua penzoloni. Cc1ta111e11lc le ca1telle su cui incollo i ritagli del doss'ier, ~ne più inlcrcssanti dell'articolo. Ebbene: la povera gente che scrh·e, o è allucinata, o scrive setna scc011di fini : più o meno tutte le sue lettere banno qualche valore morale. ba " genteper bene,, :\[a mi .souo capitate addosso, oltre alle Jetterc dei po,·eri, anche quelle dei «signori"· Moltissime. Tutte rigorosamente anonime, n1cut1~e le al.tre sono quasi tutte fi.i-mate. Spesso, per magg1ore segretezza, o per abitudine d'ufficio, dattilogra(atc. Dai caratteri, dalle carte, dal contesto, s1 può sicuramente dedurre che gli scriventi sono piccoli borghesi, impiegati, professionisti, uomini d'affai;. Ebbene: queste categorie di corrispondenti sono assolutam-ente s'pregevoli. Nou t'na delle loro lettere rivela una commozione genuina, sincera: non una. dà o riecheggia il « grido del c1wre del popolo itaUa110 », come vedremo che dice un mio corrispondente carabiniere. Le deplorazioni per l'assassinio sono tutte colate, :filtrate, attraverso a una forma lettera-- taide, oppure si riattaccano a qualche piccola ambìz.ione c, a qualche rancore personale. L'io• feriorità morale di queste lettere, e dei loro auto. ri, rispetto ai fogli e fogliazzi e grida e vaneggiamenti della povera gente, si ap_pB.lesa pro• ~muciata, aperta, irrecusabile. L' at011ia sociale e morale _più grave è 11ei ceti rnedii, molto più <11quanto non sospettassi, molto più di quanto non era lecito dedurre d&le analisi più fredde e pcssimi::;!.iche. Io ho, per esempio, la convinzione, che uella classe comme:rciale del1a mia regione - intendo gli uomini degli scagni, di piazza Banchi, cli Borsa, spedizionieri, conces. sionari, ecc: - non dieci persone in tutto hanno sentito 1 'assassinio ~Iatteotti come offesa alla loro coscienza. Ect ho la convinzione cbe nei ceti medii, l'impressione suscitata si è subito innestata su considerazioni così grette e miserabili, da toglierle qualsiasi valore morale : mentre in. vece hanno ttn valore morale innegabile le esplosioni cl'indignazioue e d'ira dei"miei corrispondenti più umili. verseggiatorie reclamisti Primissimi, fra miei corrispondenti borghesi, i verseggiatori, che dall'as~inio di Matteotti, come dalle sagre di Mussolini, traggonn pretesto per « collabor01!e >>. L'eterna razza dei poeti contemporanei. Dal mazzo scelgo i versi del prof. Aldo Frigeri, insegnante di lettere francesi nelle scuole riformate del miuistro Gen• tile: , Fende la notte con i<rlo flebile su la ri'vicra del Lazio libe·ro un, ltt-ngo treno emico d'aurer: gi(J'l)ini truppe; -van·no alla scorta di nuo1,:e pnbblic/Je vaste riforme, ~van per l'Italiche ,zo11eJortii11e, liete, serene, .inni canLando n. l nsieme coi ,·ei·seggiatori si possono ricordare molti di coloro che annunciavano solennemente d, E:ssersi inscritti a un partito cli opposizion'2, ..: coronando cos-ì,wna fede non da ogg·i nutrita », ecç. ~ormalmente, si tratta cli individui che spe. rano, con questo trucco, di pubblicare sul giorna1c una loro composizione di genere patriotticoum.anitai·io . .Presti a poco le stesse ragioni per "!'i capitarono al Po-polo d'Italia dopo l'assassinio i\1:atteotti fante adesioni al fascismo : vedere " stampato » il prop-1;0 nome. Il Popolo accontentò quasi tutti questi mosconi. Gli alflirislie le spie Secondi per affluenza sono coloro che si rivolgono al giornale e, dopo brevi dep1orazioni del caso l\l!atteotti, denunciano vere o supposte mal. vcrsazioui, contratti strozzineschi conclusi da loro co11correnti sotto 1'egida di Finzi o di Torre, ed altre imp'l"ese in cui ad essi - gli scriventi - è mancato il grado di capacità ~imouiaca ne• ccssaria e sufficiente, e perciò furono sopraffatti. Veugono poi i funzionari dello Stato, ricono- ;;cibili dalla carta sa citi scrivono (di solito me--L.- ,; fogli protocollo staccati alle «pratiche,) e da11o stile. Essi pa1-1:onodall'assassinio Matteotti per chiedere, invariabilmente, uua riforma generale e .sistematica della pubblica AmministrJ.- z.iolle, o quanto meno del ramo in cui sono occupati. Gravosità di tasse scolastiche, insufficienza di alloggi, .mancanza di impieghi per i figli « clre pure hanno fatto i lo·ro studi-i», miserabilitll delle pensioni: tutte le litanie consuete questa gente le risciorina in occasione della morte cli Matteotti_, dimostrando che i funzionari dello Slato sono le vere vittime della situazione, che il fa..scismo 11uUa ba fatto per loro, che le oppo51;,.io11ili dimeulira110, che è~ lempo di provvedere, ecc. lnhnc, i sicofanti. Quando, uei primi giorni dopo il delitto, molti fascisti tolsero il distintivo all'occhiello, ci furono le i11ti111azio1Ji~k:i fasci contro i ... diserto1i. fo ebbi non meno di sei elenchi di fascisti di Gc11ova o della regione che erano stati veduti seuz.a distinliv<J: i de]a. lori cbicclevauo la pubblicazione dei 11omi perchè, in questo modo, sarehb(•ro stati espulsi. I delatori non potevano essere che fascisti. Più grave, è un.a serqua di letterine incitanti ad atti contro le persone. « li tal dei tali, giovincello fascista, e a·uche degenerato sessuale passivo, ha pubblicamente fatto l'apologia del delitto: una b1lo·na dose di legnate sarebbe cosa santa"· « Il tale abita così e così: esce d4 casa alle ta.fi ore, quasi sempre sol.o, I.a strada f so/i.taria e nessuno 'Verrebbe in su.o aiu,to perchè è notor-ta1nenlc odiato». , Il tale ha fatto q,wsto: se qualche animoso ~iJorràp,·endere l'iniziativa d'i una punizio,ie fatene un cenno sul 1JOStrogiorn.ale; pur restando a11011ilni faremo per11enfrc un premio i;-! denaro Jl. Qualcuna di queste lettere i:. un capolavm·o di unzione e di circGspezione. Ogni regime ha un genere letterario cui dà particolare incremento: la delaziC11Je i::. il genere del regin1e fascista. L'Italia è sempre il paese doYc h ri,·oluzione della libertà è concepita sotto specie di un occhiello nella pancia dell'avversario, e dove la restaurazione dell'c,1·dine è imposta coi sicarii che sop-ptimono i sudditi incomodi. Attorno a iviussoliui si aggira Dumiui, atto~no all'opposizione si aggiro ScoroHconcolo. Bisogna ruuare moderatamente l'Italia, per poterle perdonare questo 111archio pretino eh 'eS&."'lha nel sangue. Riass1L111endo: le lettere di persone di ci vile condizione che mi perveunero in occasfo1~e del delitto Matteotti, sono tutte - dico tutte riconoscibili a una di queste sottospecie : 1° Esibizionismo; 2° Affarismo; 3° Lamentele; 4° Delazioni. Stringiamoci recip-rocameute le mani, noi membri ouorarii di questa bella classe dirigente. ba pietàper gli oriani Il delil1:o l\llatteotti impressionò vivamente g1i italiani per tre particolari di natura rocambolesca e sentitnentale: il drammatico del rapimento, l'occultamento della salma, la sopravvivenza dei tre piccoli orfani. Quest'ultimo fatto ha avuto un'importanza enorme : io lo vedo, rileggendo il mio fascicolo di lettere. Qui veramente, dinanzi a questi lamenti per i tre ba,mbini orfani, scritti da mani rozze e tremanti, 1si ha un barlume di intuizione sul popolo~ italiano: questa enorme sensibilità per il fatto dei figli piccoli che rimangono senza padre è cosa tutta 11ostra, è l'unico fondo di riserva· della nostra vita nazionale, altrimenti cosi povera di sentimenti sociali, cli solid·arietà politiche, di nozioni di responsabilità collettiva. Avviso a chi tocca : se si decide d-i sop,p1·imere un altro deputato di opposizione, che sia scapolo! Per gli italiani, il fatto che si sia tolto il pad1·e a tre bambini, p,rimeggia pe1- orrore su qna1unque altra consider'azione. Se si ammazza un deputato scapolo, si attenta soltanto al regolamento della Camera (o tutt'al più al Codice Penale) ; se si ammazza un deputato con figli piccoli, si offende I 'unico vincolq sociale veramente sentito 1 il solo esistente, quello tra padre <:: creattu-a. Il sovversivismo fazioso che gli ita• liani hanno nel sangue 1 e per cui ignorano e clisprez,;,...anoqualunque disciplina., qualunque costnme, qualtmque legge, &i arresta ecl esita dinanzi all 1imn1agiue del padre, che nutre la prole: qualunque altra lesione cli rapporti sociali è veniale, questa appare onenda, pit\ che presso qttaltwque altro popolo occicleutale. L'invocazione alla pietà più comune nelle nostre risse crunpagnole: « Non -ammazzatemi, sono ttll padre di famiglia! » si torce in quest'altro: « Hanno am1n.az7...atoun padre di fmniglia ! Jl, che è la condanna del crhnine sociale per eccellen7..a. Perciò, nei 1uiei corrispondenti, è rara la dc• p.lorazione dell'assassinio in cousidcraz.ione della carica politica dell'assassinato. (In linea generale, 11011 credo gli italiani bastevolmente sensi• bili all'assassinio dei deputati, sia di maggio· ranz.a che di minoranza). Ftequente 11011 è neppure la deprecazione, an1to speciale riguardo al suo passato politico st di socialista: e quando è fatta 1 è sempre iu istile comiziaiolo, mitingaio, cc,1 consueto fraseggiare delle « rosse bandiere » e dello « sfruttato proletariato» : il che fa dnbi. tare della sua spontaneità e iugenuità. Gli amatoridellavendettafamigliare Una.pime è invece, ripeto, la deprecazione del crimine in quanto lVIatteotti era padre di famiglia. E' una donna che scrive: « Ella che ha modo d-i scrivere faccia che pa-rlino, scri11a.al.la ~vedova del ·111,artireche prendi-i i suoi tre bùnbi e ogn-i giorno s·i inetta su,l pas. saggio dei gfu.dici, de-i.1ninistri e p_ian.gae gridi fi11chè J1O11venga. esai1dita ÌJ1 qnesf;<) sacrosa11to s11Odesiderio. « Sr fossi ia non mi Jc~iJereirnai di lì notte e giorno, ci <tarei fi11chè non fosse appagato questo mio giusto e sacrosanto desiderio•· i\-loltissimi dei cordspondt:nti vedono le cose cosi : una azione dj retta, personale, della vedova, circondata dai tre orfani, diretta ad ottenc.--re pietà o giustizia. Un'altra donna, un.a meridiouale, ha della famiglia e del vineolo famigliare una concezione integrale: essa chiede cbe « Si faccia a-vanti anche il />otente tenore Titta Ruffo , come cognato dell'assassinato. Opinione corrente fra le donne scrittrici sembra essere questa: cbe la vedova, chiesto e ottenuto jJ colloquio con ( altissime personalità • avrebbe dovuto trarre il revolver e spai-:arc. Questa soluzione passionale, che riduce la tragedia a una spiccia vendetta famigliare, 1' hanno vagheggiata una quantità di persone. Piace, agli italiani : 1 isponde molto bene alle loro idee rudimentali sullo Stato, sul!z giustizia, sulle responsabilità governative: ci si ritrovano, ci si godono, E' importante soffermarsi su questo. Circa metà dei miei corrispondenti - così, a occhio e croce - troverebbero questo colpo cli scena altamente ammirabile. Ci sono dunque, in Italia, milioni di cittadini per cui la sorte delle nostre istituzioni, le nostre rivoluzioni e le nostre lotte politiche potrebbero riso! versi bellamente sul modello della Tosca: ta, ta, due revolverate o due coltellate contro il nuovo Cavaradossi, e viva la libertà! Ciò è: spa. ventevole e dà a riflettere. b'ossessionedel aadavere La drammaticità dell'assassinio e l'occultamento furono gli altri due elementi emotivi più set1· titi. lVIolti dei miei corrispondenti ne sono OS· SEssi: ma di questo più tardi. Restiamo fra le persone ragio11evoli, e cbe, dal contesto dei loro scritti, appaiono ancora capaci di autocontro1lo. La vedova e gli orfani che « hanno bisogno ,, della tomba per rendervi gli estremi omaggi ; questa è immagine sempre ricorrente. :Ma dov'è • ;.1 cadavere? Seri ve un operaio metallurgico: « lo credo ferma·mente che l'abbiMio ·messo sotterra a testa all'ingiù, e forse chi sa da qi-tan• te, tem,po che a11ranno preparato ·il buco forse per buttarcelo -vi-vo. E capirà bene che sotterrandolo in quell.a nianiera cosa ci ~vuole di tapare un bu.~o difjicil-niente si pu.ò tro-vare a. Dopo altre collsiderazioni sui figli, egli ritorna alla ipotesi per lui tormentosa dello interro in una fossa stretta e hmga: e aggitrng-e com-:: poscritto: , Ma-n.datec·i se possibile degli esploratori. la credo a qu,~/1.oche disse che do,.ue~..1anosotte,·• -rarlo col. capo alt' ·ingiù profondo 5 metri. Cosa e-i ·vuole a t(lppa,re un buco d.'-u,na.circo·nferenza mediocre che ci p_ossapassare le spalle se il buco era già prepa·ra to ? n. Lettere come questa - iu cui si a.rrixa ai. confini estremi del pietoso interessamento, e già 3i intravede la ossessione monomaniaca - ne bo molte. :i\1a p,rima di lasciare il terreno dei corrispondenti com-pO'ssui, bisogna ricordare la composizioni poetiche spontanee, genuine. L' a~datura generale è p-ress 'a poco quella del Lmnento di una sposa pado11ana per il ·niarito andato ero. cia.to, del secolo XIII: non c'è sensibile differenza ~irca affetti, o ritmo. Uno è -intitolato pre• cisamente così : « La,,nento della vedova signora Feglia. Matteotti sulla salma dello sposo adorato»; ùn altro: « Laniento della ~iJedo~iJae degli orfa·ni e del cada-vere ài 1ì1atteotti »; un altro: ,e Sa:nta Gi-ustizia », e l'autore ha cura di aggiun. gere che deve venir cantato sul motivo di a. do· dici mamme, dodici bimbi ... dodici culle, dodid fanti:,. Il .ritornello di un altro è questo : « JJ-hnbi cari della m.mnnia Il ~i.Jostroba,bbo- fa eterna nanna n. L'unica di queste composizioni poetiche che vada un po' più in là del compiant0 per la vedova e gli orfani, me l'ha. portata un carabiniere. Si i1.1titola bravamente così: Il grido del cuo·re tlel popolo italia11·0 1 Geno11a, li 24 gi11.gno 1924 Questo cru·abiniere veuue 'di persona 1 in uniforme, e mi disse il suo nome. La composizione è firmata semplicemente « Giovanni J) : tra Yirgolette. L'autore dichiarò dt non averla portata per la pubblicazioue, ma « per sfogo n. Qualche giorno dopo, lo rividi alla porta del giÒrnale, comandato di guardia con la consueta comitiYa dei suoi camerati. Fece finta di non 1;conoscermi: come tutti i v~ri poeti, egli è vergognoso delle sne poesie. Gli allucinali I. • I pollzlolfldilettanli Il gion1alista ha 1111 seguo sicuro per misurare l'intensità con cui il pubblico segue u11 avYe- \uimeuto: ed è I 'interessamento dei pazzi. Quando un avvenimento è pervenuto fino ::i.i pau.i, vuol dire che s.i. tratta veramente di una com• 1110-L.ioneviscerale, non cli uu semplice accapo• namento della pelle. I pazzi, numerosissimi e dissimttlati, si scoprono al giornalista, nelle epistole, prima ancora che al psichiatra. In questi ultimi tempi - dico, ultimi anni - i pazzi si sono infervorati sopratutto per la scopeiia di Voronoff e per il delitto )Iatteotti. Di questo, ancora più che di quella, che pur era cosa che prendeva moltissima gente per il più intimo e riposto filo delle loro speranze: quello del ri11gio\animento sessuale. La priU1a, e più ,·olgare, categoiia di p,az.zi, tra i miei eon;spollClenti, è quella dei poliziotti 167 ,Ji]ettautj_ La fuga del Filippelli e del Rossi mise costoro in orgasmo. :\,folti esordiscono cosi : • Sono un modesto poliziotto dilettante>. Le testimonianze che essi danno sono cfrcostanziate, esaurienti. Come questa scritta a gr06si caratteri infantili su un biglietto postale: • 18 - 6 - 24 Cara Direzione, Ieri mattina 17, sul tram 39 diretto a .\"eroi c'e-ra il comm. Cesare Rossi, ha chiesto se anda-i;a bene per andare a Quarto? in risposta affcrmati:"oa disse che cercava villa Croce. Ti saluto. Tua assidua Let.,ice • Quest'altra tipica denunc-ia mi fu rimessa la un operaio, allora a lavoro presso la ditta C,,- rena, negli sterri per le g&llerie Portello-Lecce. Ecco la scena del supposi:(', incenerimento del cada ,·ere: « Ll cada-vere di .Ylateotti è stato fato a pezzi e poi brnciato colla benzinll, la ce,wre ji• trasp_ortata al cimitero a nL>te scura, a questa traggedia si tnri:avano 1° (nome illeggibile); ·2° Pinzi; .3° De Bmo; 4° Cesare Rossi; eco i nomi più prcdsi che -vi possa dare. Mussolini a o/erto L. 2000 a! becchino in cui fu di ser,;izio è pregato di sepelirlo questa cassetta di cenere che un do-vere che lui d-<r11e~iJa eseguire -verso di noi mediante soma, fu pure a'oertito di non far saper nu!la di questo fatto mediante pr1>messe che lui sarà m.. essa in -riposo c01i uno stipendio di 6oo mensile. « Il bechino tro--oasi ora ad un pico/o paese fuori di R01na tanto per n01z.essere cercato da nessuno perciò prego che questo mio scrito sia ,nesso a 1:erbale da11anti a tutti i g7andi popoli del 11unido •· E' la ,·era testimonia.D.7..a.dell'allucinato, -,ul modello di quelle, indimenticabili, rese nei pre,-- cessi per stregoneria o contro gli untori. In fondo, questi furono gli unici dibattiti cli pubblico interesse che abbia.no mai conosciuto e cui si siano appassionate le nostre plebi. Si sente. Ancor oggi, e non dko nel solo JlezwgioT11G, sarebbe agevolissimo imbastire un piocesso pe:1 sortilegio eper unzioni pestilenziali. Ho parecchie lettere, che non posso riportare, infinitamente più ingegnose, più ben congegnate, più 2pparentemente attendibili delle testimonianze estorte colla tortura, o sotto l'incubo del contagio e della morìa. Gli alluainati Il. - I lorturalori ì\'Ia più interessanti, perchè meno frequenti, son.o i corrispondenti che si preocru.pano dei supplizi da infliggersi ai colpe,-oli. Il Giardino dei supplizi del i\Iirbeau è il gran repertorio in cui tutti finiscono per pescare: non a,·rei mai ere· duto che fosse. così letto. Esempio: • 18 - 6 - 921 Caro redattore) Per ind.11,rrc il Dumiini a conjessare do-ve ha nascosto il cada,..cieredel po-z:ero Jlatteotti biSo. gnerebbe fargli s1t.bi-reil s·u.pp_liziodel topo. a: W il Socialismo e i ,narti:ri di f.u.tti i partiti di opposizi<>ne , . Altri, inYece, propendono per altro: « Veng'ano internati neUe Isole sen:;a distinzione alcu-na tu.tli i componenti del GO'Vern.oat. ti,ale il quale meriterebbe pena ben maggiore, --.iengarzo confiscati i be·ni di tu.tti questi Si· gnori ». Chi scrive così è una donna appassionata, e chiede e si raccomanda che la sua proposta sia pubblicata, con nome cognome e indirizzo e Sotto sua piena responsabilità ». Un'altra clonn.,_'lscri\·e: « Ben..chè i carnejjici del martire siano in p,1. gione ho poca speranza che ~J;ngano pmiiti com,· si 1neritano so11Otroppo protetti da chi sta an• cara in alto. 1 « Se fosse in mio potere li legherei tutti ùi.sic- - me assassini e ma11datari, li porterei sul posta do11el'hamno agredito che è dcrve è cominciato ,1 siw ·marti?'·io e li finirei lì a colpi di randello sen:;a nessuna. misericordia come hanno fatto i oro. -4 l posto del cuore questi assassini de1Jono a-vere un piccolo rett-ile un mostro a. I nu::zzi migliori per agguantare e fare confes· sa.re gli imputati sono discussi a lungo: chi vuole la taglia sttl Rossi di cinquantamila lire, chi chiede che sia inviato a Regiua Coeli u11 ipnotista il quale « imp_onendo la sua -volo-ntà a quella dç.gli imputati, riesca a sapere O1Jesia il cad<r'i..·ere del. martire, ed altri. utili cose»- Le battiture' con le ,,erghe o coi bastoni occupano anche uu posto rilcYante nella concezione proceclnrale dei miei conisponde11ti. ì\L'1 il sistema preferito è quello di portare gli imputati « legati» oppure « a·mm.anettati 11 sul Lungo Tè:· Yere Arna1do da Ilrescia, al posto preciso doYe fo.. rapito il deputato unitario: u: per -vedere se almeuo lì si comrnztO,.iJOno ». ::.\1oltireputano cht.. la commozione, in queste circostanze, n~n possa mancare. Uno propone che là stù Lungo Tevere dovrebbe essere posto ai rei un dilemma.: o dire intiera la ,verità, o essere immed_iatamente gett~:i a fiume « con a'llche l'a1ito·mobile del delitto». Questo italiano, sommado e coreografico pro• cedu.rista passa però subito alle espansioni pate• tiche : egli non è uomo cla appagarsi nel nudo e crudo adempimeuto dei principii di giustizia. E comincia un. lungo componimento così:

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