RE NUDO - Anno III - n. 16 - novembre 1972

società che sopprime la musica, fa si che l'unica musica sia ·la sopressione della società attraverso i libri è difficilmente attuabile. Oppure molti soldi e un buon libraio. Perché se andate a scuola o preparate un esame scolastico a casa voi siete uno studente quindi non un vagabondo e avete diritto a fare quello e solo quello. Se studiate da solo su del libri comprati o presi In biblioteca voi siete un vagabondo, o un ricco vagabondo. Quindi I libri vi portano nella clandestinità. Però è un'awentura che assicuro vale la pena di. tentare. Entra·10 in possesso del sapere voi lo vorrete tradurre in fare. In esempi. Sarà difficile ma voi sarete l'unica persona che potrà fare della musica. Il vedere suonare è invece un imparare inconscio ma non meno efficace. Perché pur inconscio il nostro individuo decide; sceglie se ascoltare o no. Rimane o no affascinato da ciò che vede e sente. E senza esserne cosciente egli rifarà colla stessa tecnica ciò che ha visto o ascoltato. Da un punto di vista sociale questo è molto importante perché esistono moltissime persone che sono educate alla musica e non lo sanno. E non hanno nessuna dichiarazione ufficiale che sono atti a far musica. Cioè musicisti. Sono degli stupendi musicisti ma non possono iscriversi al Sindacato musicisti perché hanno fatto musica. E non possono fare musica perc•hé non sono iscritti al Sindacato musicisti. Nella presente società per fare musica non bisogna fare musica ma bisogna far scrivere a un'altro su una carta che noi facciamo musica. Poi anche se non facciamo musica non ha importanza. Oggi siamo In un cimitero. E' un'immagine triste, ma è cosl. Le nostre !ombre sono i dischi. E' come se sui dischi fosse scrittto: « Qui giace Chopin». E' chiaro che in vicinanza di una tomba non si deve fare chiasso. Quindi silenzio. Come volevasi dimostrare. E il disco vi segue dappertutto. Voi vi mettete al pianoforte. Siete giù o su. Insomma in un momento particolare. Qualche nota verrà fuori. Ma ecco il ricordo di Chopin. Uno Chopin che potete ascoltare perché avete il disco lì vicino. E uno Chopin che avete ascoltato. Lui sì che sapeva fermare i suoi momenti. Al confronto. E' un confronto. Capite. Sempre. Invece Chopin non aveva il disco. Là a Maiorca aveva un pianoforte. Ma non aveva dischi di Palestrina. Se no avrebbe anche lui, mentre stava cercando on effetto di modulazione, una nota alterata, un passaggio, detto « ma cosa sono queste preziosità, questi frammenti, questo tentare e ritentare di fronte al respiro immenso della polifonia compiuta, grande, che ho ascoltato or ora » avrebbe bevuto un po' di vino e avrebbe rimesso Palestrina. E Palestrina avrebbe girato. E· Chopin lì fermo in poltrona rincretinito a ascoltare. E non sto scherzando. E' COSÌ. e Noi siamo ridotti così. (chiameremo confetto qualsiasi oggetto contenente la riproducibilità di un esecuzione). tre - diminuzione de·I volume - dell' ingombro - del confetto. Il limite da raggiungere è: Un solo pianista suona Chopin (forse addirittµra una sola volta) (cioè una volta per tutte) Il numero delle copie· di questa esecuzione è infinito. Il volume dell'oggetto che contiene la riproducibilità è infinitamente piccolo. Gli ascoltatori del Notturno di Chopin sono in numero infinitamente grande. la riproduzione tende a eliminare la cattiva esecuzione. Poi tende ad eliminare la ripetizione della buona esecuzione. Tende a eliminare l'esecuzione. Tende il eliminare l'azione del suonare. Non è uno scherzo. E' uno scherzo dire che siamo già giunti a questo. E' uno scherzo dire che potremo non giungere a questo limite. Ma non è uno scherzo dire che esiste la tendenza organizzata per raggiungere questo limite. Certo si può non arriivare a questo limite. Ma occorre invertire l'Intenzione. Senza invertire l'intenzione non è possibile non arrivare a questo limite. · Ci sono dei campi dove l'organizzazione - e la proposta - di una simile tendenza è stata immediatamente ostacolata. E la tendenza è stata invertita. La tecnica forniva il modo di fare l'amore con una siringa. Si è scartata questa eventualità. La tecnica forniva il modo di mangiare con dei confetti. Si è scartata questa eventualità. Non si è scartata q·uesta eventualità. . La tecnica forniva ·il modo di far musica con dei confetti. La musica pop è una delle nostre speranze per evitare questo pericolo. Il nemico numero uno del confetto (del d'isco, del nastro etc ...) è la CHITARRA. Perché la musica pop pur usando il disco come mezzo commerciale non esclude anzi include la violenza la voglia di suonare la possibilità di suonare la facilità di suonare. Quando si dice che la riproduzione tende a eliminare l'esecuzione sembra di dire una contraddizione. Cosa riproduce l'apparecchio se non un'esecuzione?· Dunque senza esecuzione non c'è riproduzione. Come può la riproduzione eliminare ·la sorgente della sua azione? In quel momento il confetto sarà pronto per ripetere !l'infinito nel tempo una musica perfetta. Una e sola irripetibile. Siamo più vicini di quanto non crediamo al trovare una sola irripetibile musica che sia la Musica siamo molto più vicini di quanto non crediate al negare il vivere suonando cioè a:I negare la musica. Non dobbiamo chiedere all'industria una quota di comodità cosl alta quale è quella che ci viene 'oggi offerta Abbiamo bisogno di comodità ma abbiamo anche bisogno di ostacoli. L'Industria deve fornirci - venderci - anche ostacoli. Oggi il mercato offre solo cancellazioni di ostacoli. Siamo all'offerta e alla domanda di comodità ridicole: Comodità quali la possibilità di inserire il disco ma essere esentati - finalmente - dal poggiare la puntina sul disco. Siamo esentati dal cambiare disco. Possiamo decidere cosa ascoltare non più per 15 minuti ma per 60 minuti, senza muoverci. Siamo esentati - finalmente ~ dall'alzarci al finire del disco ·per toglierlo. La macchina. si ferma da sola. Lo espelle da sola. Noi abbiamo la possibilità di stare immobili. Ma vogliamo stare Immobili? Su questa strada - se non la invertiamo - non dovremo nemmeno inserire il disco o il nastro. Avremo fra poco in casa dei box con tutta la musica. Dovremo pigiare un bottone. Poi sarà utile solo fissare un dato punto colorato invece che un altro. Saremo esentati dall'alzare il braccio o il dito. Poi sarà utile solo pensare una data musica. Finché chiederemo che ci venga data musica senza una domanda. Saremo esentati anche dalla domanda. Occorre chiedere ostacoli. · Macchine difficili e complicate da affrontare e da controllare. Occorre chiedere all'industria l'inverso della comodità Comunque ora possiamo dire cos'è la musica. Ora lo sappiamo. La musica è suonare. La musica è suonare. La musica è suonare. La musica è suonare. La musica è suonare. Le musica è suonare. Tutti fermi immobili ognuno una sedia, in fila, le sedie attaccate al pavimento se no gli spettatori possono scagliarsele fra di loro. Se riproduzione significa riproduzione di una esecuzione. ,_

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