Rivista Critica del Socialismo - fasc. 10 - ott. 1899

IHBI.IOGll.\F J.\ E 111\'ISTA DEI i'lHIIOl)IC'I 957 di Leonardo da Vinci. del Gucreino e del Marini. di Giacomo Leopardi e del\'11rtc romaiia. Pcrchè Enrico Pauzaceh ì innanzi tulto è artistn: egli.pili clic interpctrare, sc,1tc l'arte nelle sue \·arie manifestnzioni, e eon tanta se• rl'nilà e con tant o sentimento che, anche a quelli ehe militano in un cam– po letterario che .non è il suo. sa riescirc ugualment e gradito . Certo queste conrcJ"('m.C. che sollev1mo un'in finità di qn\'stioni. meri– terebbero una piit oculata anal isi. Ad es.. il Panzacc·hi. esaminando l'opera leopardia1rn.chiama esagerate o erronee le riecrl"l1c dell.1 critiea n,1turalistilla. Qui veramente non intendiamo: non si può confondere. ci s~mbra. 1'('sagc– ra1.ione con l'erroneiti1perchèsc l'erro neità ludicadisapprO\ azione del metodo. l'esagerazione inn icc ne inplicn il riconoscimento di massinrn. Il P,mzaechi, rispnrmi andosi un ,igr:,-cttivo, avrebbe potu to esprimert ·i il ~uo giudizio in proposito . Salntor& Di Ciacomo, la prostiltdo,i e in .Yapoli ,u·srcoli XV. XVI e .\T/1.– Ed. ll.l rghicri. ~:1poli.l8W. pagg. l'i6. L. 5.00. Fra le sciocche e pretenziose nullit ii. che le cricche parlenopcc <1uoti– dianamcntc clev;.mo agli onori della eclebrit,à . Saha tore di Gi11como ha. ~1pulo c:onquistarsi giusta e meritat~, fama: poct1t e no\·ellicre di,deu--alcegli via \ i:1ci dà veri e fini gioielli d'arte e bibliofilo accurato e diligente pro– cede ne'snoi la\'Ori di ricerche con paziem:a.ammir e\·ole di certo :-ino. Il ,•olumc. l'elegante e splendidame nte illustrato \'Olume 1 che presen– tiamo a' nostri lettori, ò uirn « impersonale opera di ricerche>>, una hclla e lucida monogr afia. c:ome \Orrcmmo molte \'e ne fossero per lo s~udio dei cost.umi d'ogni regione: sono diligenti cd accurate ricerche sulla prostitu• zione in ~apoli ne' sec:oli XV. X\"! e XVII e tutto quanto v'era da dire sn questo arg omento Sah·atore di Giacomo ha saput o bene colorire dell1~ sua prosa elegante e signorile. Il libro è di,·iso in tre gross i capitoli (ogni i\CcOIO, 1111 capitolo) e vi si discorre . come abbiam detto. di tuuo : degli ediui contro le prostitute e del mal francese, della peste e delle gabcUe sul meretricio, dc' b,rndi contro i rufliani e de'costumi dell'epoca. I quali però non sono muuni perchè « i due grandi mali che hanno L'Onquistata la nost ra plebe dai tempi piit remoti a. quelli d'oggi con~inuano, lentamente, a roderla : l'ig noranza e la miseria ». Den dcLto. cd il rimedio non s.ir/1 certo dato dalla nuo\·11Italia . :::ia\l atore di Giacomo promette nella prefozione nuol'i studii sulla pro– stitm.io ne in :'•fapoli nc'sccoli XVII! e XIX: noi e-i augu riamo ch'egli prcSlO li L'Onduca a fine cd avrà (•osì messo completame nte in luce l'anima d'una folla. ehe don<'bbe intel'C'ssarc lo :statista non meno del sociologo. G. ÙAl\"A:SO G.A. Cesareo. Co,11:crsa:ioni letterarie - Ed. Gi11nnou a. Ciiwnia. 16'!)!} 1 pagg . 281. L. 1.00. Il tilo ideale che lega cp1csli scritti fra loro è il tontetto eslctico onde t,ntti dipendono. così ha séritto l'A. nella prefazione H questa prima serie delle sue Co,lr,ers11do,d lelleraric.

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