Gl'Istriani a Vittorio Emanuele II nel 1866

- 32 - A con\'incer&i di questi intenti la Repubblica che pur era padrona ddl'lstria, a rivendicare all'Italis tutta la sua frontiera orientale, veggasi p. e. tra i vecchi storici, Raffaello Caresino presso Muratori (Rerum ila/. script., voi. XII, pag. 473), e, dei più vicini a noi, l'austriaco lllorelli (Storia di Gorizia, rnl. I, Gorizia, Seitz, 1854-1855) il quale narra come l'Austria temesse che Venezia o presto o tardi avrebbe tentato di estendere il proprio confine dalle rive dell'Isonzo ai sommi vertici delle Alpi Giulie per congiungere i suoi dominii di terraforma all'Istria e signoreggiare gli ampi varchi della Carsia. E difatti il Luogotenente della Patria Vido Morosini (Relation del Mafico, N. Vido Morosini ritornato Luogotenente della Patria del Friuli, presentato i11 collegio a dl 22 febbraio 1570. (Udine, Trombetti•Murero 1657) scrivera : A ovviare a questa furia turchesca et impedire ii sur, passaggio, io stimo che 110n si possa farlo nè più facilmente nè più comodamente che al/i medesimi passi del Camio e del Carso ... lo tengo impossibile il poterli ostare nè al fiume Lisonzo nè in altri luoghi della patria. Ma sopratutto sarà bene Napoleone I che meriterà fede. Fu egli che chiamò l'Alpe Giulia compimento del Regno Italico (Thiers, lib. XXIII), - che giudicò non sarebbe l'Austria esclusa dall'Italia senza che la linea del!' Adige fosse portata ali' Alpe Giulia (corrispondenza tra Berthier e Marmont, nelle Mémoires di quest'ultimo, lib. IX, Schonbrunn, 28 e 3 I decembre 1805; Linz, 28 gennaio 1806 : Monaco, 5 e 26 febbraio), - che disse. Palmanova non atta a difendere nemmeno l'Isonzo (Mémoires, Marmont, voi. Il, lib. IX), - che distingueva l'Istria nella sua importanza tra le altre venete provincie (Nota diplomatica di Bonaparte ai plenipotenziari austriaci, in data del 28 luglio 179i, riferita da Daniele Pallaveri nel suo Campoformio, Firenze, Le Monnier, 1864), - e che dettò perfino sia pure con frase esagerata, che l'lstrie l'empc,rfe par la convenance et par la valeur intri11sèq'ue de beaucoup sur la Lombardie (Mémoires pour servir à l'histoire de France sous Napoléon. Paris, 1825, voi. VI pag. 545). Onore quindi al generale Guglielmo Pepe, che nel 1848 scriveva al magnanimo Carlo Alberto : Sire, vi saluterò Re d'Italia, quando avrete passato l'Isonzo (Antonini, Friuli Orientale; Milano, Vallardi, 1865, pag. 463). BibiotecaGino Bianco

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