Gl'Istriani a Vittorio Emanuele II nel 1866

- 9,- noia e al ridicolo : essi ormai non possono illudere alcuno. Noi non domandiamo già tutto il grosso delle. Alpi, ma il solo versante che tributa le acque ali' Adriatico. Padrona del versante opposto, il quale non scende precipite come il nostro, ma si svolge in altipiani e in vallate alpine lentamente digradanti, essa ha sempre il vantaggio sopra di noi, chè la sua discesa sul nostro territorio è stata e sarà sempre più facile che non la nostra salita sul suo. Essa ha inoltre per propria difesa la linea di molti fiumi, di molte riviere; essa ha finalmente altri monti, altre alpi, quelle della Stiria, della Carinzia, del Salisburgo che ne rinterzano le difese. Perdonate, Eccellenza, se vi ripetiamo cose notissime, cose che vi saranno venute cento volte sotto la penna. Non le ripetiamo per smania di dottrinare ma perchè in momenti supremi per l'onore e le sorti della nazione, nessuna verità è inutile a ripetersi e ogni cittadino onesto deve stringersi meglio che può al suo Governo. Se le nostre idee combinano con le vostre, tanto meglio: fatelo constare alla Diplomazia; dite che gli argomenti dell'Austria sono ormai svelati e giudicati sulla piazza; che il Popolo d'Italia è un popolo che pensa e non si acqueta se non gli viene fatta giustizia, se non gli viene accordato il suo, tutto il suo territorio fino alle Alpi, fino all'Adriatico, che nell'estremo punto nord-est prende il nome di Quarnaro. Voi potete farvi mallevadore che l'Italia costituita così nella sua unità naturale sarà all'Europa raro esempio di pace, di giustizia, di moderazione, e ritornerà davvero, ma allora soltanto, efficace stromento di civiltà universale. Quanto diciamo è di tale evidenza, che una Diplomazia imparziale non potrnbbe negarlo. B•blioteca G'ro Bia11co

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