Alessandro Dudan - Dalmazia e Italia

- 21 - Meldolla, detto con l'improprietà già rilevata dal Lucio lo Schiavone, Giorgio da Sebenico, che profuse la sua artè ornamentale ad Ancona ed altri infiniti fino ai- più giovani dei giorni nostri, anche a quelli che pur essendo di famiglie fin dall'origine loro italiane, conservando i nomi loro italiani e in famiglia la lingua loro italiana, come nell'arte loro lo spirito italiano, hanno il cattivo gusto di professarsi per interèsse croati. L'italianità nell'ora presente in Dalmazia. Ma non nel passato soltanto, anche nel prèsente vive l'italianità di Dalmazia e la sua vita rigogliosa, anche se i raggiri e se le violenze brutaìi della politica austriaca nell'ultimo mezzo secolo è riuscita a toglier loro il predominio politico nella provincia e nei municipi. Non ruirrèrò qui tutte le brutture, tutti i mezzi adoperati dalle autorità austriache in nome e per ordine delle sferè reazionarie auliche clericali e militari di Vienna per demolire ,!'italianità politica deUa Dalmazia, chè quella civilè non potrà essere distrutta mai da alcuna forza di questo mondo, finchè sull'altra sponda dell'Adriatico vi saranno i 40 milioni d 'Italiani! Accennerò soltanto nei suoi elementi· principali al1'opera di distruzione e alla resistenza eroica dei fratelli nostri. Chi desidera conoscere i particolari di quçlla lotta titanica. consulti le opere, che cito in fondo. Radetzky nel 1856 e Tegetthoff nel 1866, nell'imminenza di perdere gli ultimi possedimenti austriaci nèlla penisola italiana, consigliarono Francesco Giuseppe in memoriali di provvedere alla slavizzazione della costa orientale dell'Adriatico per toglier è al nuovo regno di Italia ogni diritto di aspirazioni su quella sponda, e per prepa,rare l'avanzata nei Balcani. A questi motivi di politica estera si aggiungeva una ragione di politica interna; gl 'italiani di Dalmazia, come quelli dellè altre proBiblioteca Gino Bianco

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