Lancillotto Thompson - Il Risorgimento italiano e gli irredenti

-8e il mio accompagnatore vi entrò dentro difilato, tome: per ispirazione subitanea, dicendomi : « Ebbene, sV. quel che si vuole, la prendo sopra di me » ; e deponeva lo schioppo e piantava al capo-posto che essendo di guardia alla porte deJ'lacittà, io gli avevo domandato di up certo ... di Trento, che avevo bisogno d'un legale pei miei affari, ed egli si era offerto a condurmici... Il capo-posto!andò in bestia e si mise a fargli una partaccia, rimproverandolo di avere mancato al proprio dovere. Mentre si bisticciavano, adocchio un giovane lì presente che, a un garbo che mi fece, mostrò avere indovinato quello cht ci era sotto. Io me lo presi a braccetto e andammo dov'era necessario, e due ore dopo per opera di quelli amici ero salvo fra le montagne. Che piacere quando a Condino rividi i tre colori dei Corpi Franchi! Mi pareva un sogno ». A' prigionieri toscani di Curtatone fece Trento le più calde dimostrazioni d'affetto. Narra Federico Morelli che alla loro partenza per recarsi alle prigioni d'oltr'Alpe « per le finestre, per le vie si vedevano giovani, vecchi, preti, donne, ragazzi, tutti a farci segni non dubbii d'affetto e di santissima compassione. Qui dalle finestre piovevano elemosine da per tutto : chi dava quattrini, chi pane, chi quello che meglio credeva; e lungo la via chi dava vino, chi acquavite, chi tabacco, e chi salame e pane; era una gara fraterna che movea al pianto, tanto più ammirabile quant'era più pericolosa ... e sia a bassa voce ed anche talvolta a voce chiara e aperta, or uno or altro ci diceva : «Viva l'Italia! Viva i Toscani! Viva i fratelli! Dio vi accompag_ni! Dio vi assista e vi ·liberi da questi scellerati ! Dio salverà l'Italia! ». Un altro prigioniero, Tarugio Tarugi, rievocava ·quarant'anni dopo le stesse scene: « Uscimmo di Trento con la mente e il cuore sconvolti e io, in cuor mio, non faceva che riflettere come fa il governo austriaco a tenere una città come questa sotto la sua soggezione. Se tutte le città d'Italia fossero come Trento non ci sarebbe potenza al mondo cht la potesse dominare! E non basta qui. Nel Trentino, per la campagna. spesso incontravamo in istrada giovani e vecchi che ci abbracciavano piangendo e dicevano : « Ci hanno levato le armi, ma non tutte. no; vedete dove le abbiamo? » accennando ai monti. Poveri trentini!», Biblioteca Gino B1c1nco

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