Pietro Silva - Come si formò la Triplice

-7venimenti e delle volontà degli uomini, infaticatQ e inesauribile nella gloriosa impresa di rendere più forte e più sicQra la sua patria. Come nascesse nella mente del Cancelliere d'idea di quella Triplice Alleanza che doveva coronare la sua titanica opera politica, assicurando alla Germania la conservazione delle conquiste fatte, lo apprendiamo dalie sue stesse Memorie. Dopo le clamorose vittorie del 1870-71, che ponevano la Germania al primo posto fra le nazioni continentali, un incubo inquietava e tormentava il Bismarck : l'incubo di una coalizione di nazioni gelose e rivali che si unissero allo scopo di abbattere la giovine e minacciosa forza della Germania. La storia del secolo XVIII, che egli conosceva cosi bene e dalla quale traeva tanti ammaestramenti, era là per dimostrargli come il suo timore fosse fondato: nel 1756. quando la Prussia ingrandita della Slesia e rafforzata dalle vittorie del grande Federico, era divenuta una grande potenza, si era vista piombare addosso la formidabile coalizione austro-franco-russa, e si era salvata a stento con una terribile guerra. Ciò che era riuscito al Kaunitz nel secolo XVIII, non poteva essere tentato con successo da qualche abile e audace ministro dopo il 1870? La Francia era fremente di rivincita, in Austria ,vivevano i rancori del 1866, la Russia era governata da un uomo ambizioso e rivale del Bismarck, il Gortschakoff ... Occorreva prevedere e correre ai ripari. Ma da che parte rivolgersi sul continente? L'Italia da sola era troppo debole e non offriva un contrappeso sufficiente. (1) L'unico mezzo quindi per prevenire i possibili tentativi di coalizione, era di rivolgersi all'Austria e alia Russia, per I) Questa della debolezza e impotenza italiana era una delle idee direttive di Bismarck. La vediamo espressa in forma sprezzante e brutale nel colloquio con l'ambasciatore francese nel 1879: ritorna nella lettera di Bismarck al re di Baviera il IO settembre 1879: « L'Italia fu trovata impotente». Ed è certamente questa idea che spinge il Bismarck a rispondere con un reciso rifiuto alle proposte del Crispi nel 1877, di una duplice italo-tedesca contro l'Austria e contro la Francia. Mai il Bismarck si sarebbe legato con la sola Italia. E dire che vi è chi ha sostenuto e creduto che, se il Crispl fosse rimasto al potere, nel 1878, avrebbe saputo lui concludere la duplice italo-tedesca! B blloteca Gino 81c1nco

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