Pietro Silva - Come si formò la Triplice

- 35 - ,. 1884, l'Italia fu la vera Cenerentola dell'alleanza, negletta e trattata male. Alle Deltgazioni il ministro Tisza parlava delle relazioni estere dell'Austria-Ungheria, senza accennare all'Italia; al Parlamento austriaco, il ministro Taalfe rimaneva impassibile e passivo di fronte al linguaggio offensivo di un deputato contro l'Italia. E Bismarck ci era largo di segni di noncuranza e di disprezzo, e non trovava mai tempo per ricevere l'ambasciatore italiano, che rimase tre anni senza o~tenere udienza dal Cancelliere. A che usare deferenza con la trascurabile Italia? Lo scopo dell'alleanza era ormai raggiunto : tra Italia e Francia le relazioni erano tesç e si era scantenata la guerra economica. Così si andò avanti fino al 1886. Per fortuna nel 1886 era ministro degli esteri il Robilant, quello stesso che da Vienna, nel 1881-1882, aveva così ben veduto e additato al governo la via circospetta e cauta per la quale si doveva procedere verso gli Imperi Centrali. Egli che sapeva quanto necessaria fosse l'alleanza al Bismarck, nonostantç i segni di noncuranza, che quegli ci prodigava, giunto il momento di iniziare le trattative per la rinnovazione, si mostrò incerto e riluttante, e riuscì in tal modo ad ottenere anzi tutto che il Bismarck riprendesse a trattare il nostro ambasciatore a Barlino con le dovut 9 forme di cortesia, poi che nel nuovo trattato fossero contemplati gli interessi balcanici dell'Italia. Anche per quel che riguarda il Mediterraneo il Robilant fece un graR passo : di9tro il suo impulso, il Bismarck spinse il governo inglese a conchiudere con noi quell'accordo dal quale la nostra posizione su quel mare era salvaguardava. In tal modo il nuovo trattato riuscì infinitamente migliore del primo. *** La storia della formazione della Triplice è così delineata. Che una nostra all9anza cogli Imperi centrali fosse necessaria, allorchè fu sottoscritta, e rappresentasse i 'unico mezzo per salvaguardare i nostri interessi e potesse portare a noi vantaggi e garanzie, noi non vogliamo discutere : sono questi problemi diversi da quello che ci bliotec c1 Gino Bianco

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