Pietro Silva - Come si formò la Triplice

32 segna. ( 1) a tinte forti e caricate intorno alla diffidenza che l'Italia ormai suscitava in Berlino e in Germania. Lo scopo di questa affettata noncuranza e diffidenza del Bismarck verso l'Italia. ora che il governo italiano si era messo nella via dell'alleanza, era evidente : si doveva spingere il governo italiano a credere che ormai la sua adesione o il suo rifiuto non importava più nulla, per impedirgli cosl di tentare di discutere e di porre condizioni. E infatti auando. nelle discussioni del febbraio col Kalnoky, il Robilant avanzò la condizione che l'eventuale trattato dovesse comprendere la reciproca garanzia territoriale e la tutela degli interessi italiani nel Mediterraneo, si sentl rispondere con obbiezioni e rifiuti ! Cosl che quel trattato d'alleanza, che secondo i triplicisti di Italia avrebbe servito sopra tutto a difenderci dal pericolo francese nel Mediterraneo, non doveva contenere nulla riguardo a ciò! L'Italia doveva sl essere legata nell'alleanza gli Imperi Centrali, ma non doveva cercare e .trovare nell'alleanza equivalenti vantaggi e garanzie! Era, come ben si vede. la stessa situazione del trattato d!alleanza italo-prussiano dell '8 aprile 1866 : anche allora Bismarck aveva voluto legare l'azione dell'Italia a quella della Prus~ia, ma non aveva preso equivalenti impegni verso l'Italia. I tempi erano mutati, non erano mutate l'avversione e la diffidenza del Bismarck verso l'Italia. Bismarck si degnava di farci sapere che vedeva le trattative italo-austriache di buon occhio, quantunque ancora non credesse giunto il momento per un 'alleanza; ma intanto a quelle trattative pareva dovesse porre ostacolo l'incidente scoppiato a proposito della restituzione della visita di Frances~o Giuseppe a Umberto. Il governo austriaco ci fece sapere che tale restituzione non poteva aver luoge a Roma, e siccome la notizia fu divulgata dalla Neue Freie Presse, il nostro governo fu costretto a rispondere fermamente, non solo nel segreto delle note diplomatiche, ma anche in pubblico, sui suoi (1) La Rassegna era un giornale sorto improvvisamente a continuare la campagna triplicista del Diritto, dopo che nel gennaio il Diritto, per un cambiamento nel proprietari, aveva mutato indirizzo. Come si vede, non è soltanto di oggi lo strano fenomeno di giornali tedescofili... figli del miracolo! ! B l:'li'>teca Gino Bianco

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