Pietro Silva - Come si formò la Triplice

-30 - tima conseguenza l'Europa, sebbene avçsse riconosciuto il regno d'Italia, non si era ancora occupata. Si minacciava quindi nientemeno che di rivedere e discutere e magari modificare la soluzione che il govçrno italiano aveva dato alla questione romana nel 1870-71 ! La minaccia era ben grave per l'Italia, e aumentò di significato, quando il dott. Busch, sotto-segretario di stato al Ministero degli Esteri tedesco, vennç a Roma per suggerire in Vaticano che il papa si recasse con tutta la sua Corte in Germania, a Fulda, ove il governo gli avrebbe garantito intera libertà d'azione durante l'esilio. Ora, per ben giudicare tutta la malignità di questo atteggiamento del Bismarck, bisogna ricordare che egli, nel 1875, aveva fatto osservare al governo italiano che la legge delle guarentigie era troppo buona pel papa e troppo pericolosa per le altre potenze, perchè rendeva il papa invulnerabile; e due anni dopo ripeteva ancora al Crispi in tono di rammarico : . « Voi avete messo il papa nella bambagia, nessuno Io può colpire ». Naturalmente, le indegne minacciç bismarchiane servirono di ottimo argomento ai sostenitori della Triplice, per forzare la mano al governo impressionato. Il Robilant da Vienna si sforzava ad assicurare il governo che non vi era pericolo di intervento austriaco per la questione romana, ma invçce il De Launay da Berlino faceva le previsioni più pessimistiche se. non si stringeva subito l'alleanza, e il Blanc tempestava sul Mancini per deciderlo, mentre il Diritto faceva una vera e propria campagna con una serie d'artico ii alla fine di dicembrè, basati in sostanza sulla solita tesi strabiliante : Bismarck adopera la Questione romana come una minaccia, dunque noi pieghiamoci senza discutere! Il culmine della campagna allarmistica- si ha il 28 dicembre, con la notizia mendace cht era probabile l'invio di una nota-circolare di Bismarck sulla questione romana. Tutta questa campagna, che faceva la più grave impressione, minacciò però a un certo momento di avere l'effetto opposto a quello sperato dai suoi sostenitori : di irritare cioè il Sçntimento italiano contro la Germania. Il Popolo Romano ricordò all'organo ufficioso del Principe di Bismarck che gli italiani erato trenta milioni, uniti s·blioteca Gino 81dnco

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