Pietro Silva - Come si formò la Triplice

- 24 - e dimostrazioni scoppiate in Roma nella notte dal 12 al 13 luglio 1881, durante la traslazione della salma di Pio IX da San Pietro a San Giovanni in Laterano, quando un gruppo di dimostranti aveva perfino tentato di buttare in Tevere la bara cont~nente i resti del Papa. Gli eccessi di quella triste notte, per i quali si era menato grande scalpore, avevan posto il governo italiano in una posizione delicatissima presso tutte le potenze cattoliche; il colpo di Bismarck era quindi formidabile. E in Italia v'era chi sapeva sfruttarlo a favore del1'idea all'alleanza. Il Diritto conduceva attivissima campagna per spaventare il governo sui pericoli dell'isolamento e spingerlo alla visita a Vienna; la campagna del giornale era secondata alla Consulta dal Blanc, il quale alla fine di settembre ossessionò addirittura il Mancini sui pericoli che la mancata visita a Vienna avrebbe potuto suscitare. Pare che l'argomento decisivo usato dal Blanc sia stato l'accenno al ravvicinamento possibile tra Germania è Vaticano; ravvicinamento che l'organo ufficioso di Bismarck lasciava ormai trasparire, parlando dell 'imminenza del ristabilimento della legazione prussiana presso il Vaticano. Come si vede, anche allora al governo tedesco non mancavano fidi collaboratori nel nostro paese e nello stesso Ministero degli Esteri! Il Mancini fu scosso. da questa campagna, i cui effetti non potevano disgraziatamente essere paralizzati dal Robilant ·che si trovava in Italia in congedo fin dalla metà di settembre, e che fu chiamato improvvisamente il 7 ottobre a Capodimonte ov~ si trovava a villeggiare il Mancini, per sentirsi dire clJe il viaggio era deciso. Le meraviglie e le proteste del Robilant per l'incredibile precipitazione con la quale si era presa una decisione cosl importante, a nulla valsero; l'ambasciatore dovette chinare il capo, e partire il 16 ottobre per Vienna a concordare le modalità della visita reale. Il Mancini, dopo essersi piegato al! 'idea del viaggio, aveva stentato non poco a persuadere il Depretis, che non ne voleva sapere. Evidentemente, il viaggio era desideratissimo dal nostro governo! E la mala voglia dei nostri ministri appare anche diigli sforzi coi quali essi B blioteca Gino 81dnco

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