Pietro Silva - Come si formò la Triplice

23 - cati, invitati, malgrado ci si dica oggi che ciò non si farà. Allora soltanto potremo entrare in quell'alleanza senza ripiegare la nostra bandiera ». Cosi scriveva il Robilant al Mancini. Ah, se questi saggi consigli fossero stati sempre ascoltati ! Tuttavia, fino al termine di settembre, i ministri italiani si tennero sulla via del riserbo e della cautela ; pareva proprio che, come quelli di Ulisse, i loro orecchi fossero riempiti di cera, mentr~ le « sirene » viennesi ripetevano i loro inviti allettanti. Questo non poteva andare a genio al Cancelliere di ferro, uso a non trovar troppe resistenze nello svolgimçnto dei suoi piani politici. Già nel suo colloquio di Kissingen con il ministro austriaco Haymerle, egli aveva espresso il suo scetticismo sulla efficacia dei modi carezzevoli verso l'Italia, e la sua preferenza per i modi spicci e imperativi. E a questi ricors~ con la sua solita brutalità, alla fine di settembre, quando vide gli scarsi effetti che raccoglievano in Italia gli inviti e le seduzioni viennesi. Lo squillo di guerra venne dato da uno dei più fidi portavoc~ del Bismarck, lo storico Enrico Treitschke, con un articolo nel quale, dopo una critica acerba contro gli ultimi atteggiamenti della politica italiana, si accennava con frasi oscure all'eventualità che la questione romana potesse essere riso!levata, qualora, persistendo l'Italia n~l suo isolamento, si fosse operato un ravvicinamento tra il Vaticano e la Germania. E subito l'eco fedçle viennese del Bismarck, la Neue Freie Presse, tiene bordone allo squillo partito da Berlino : un articolo assai aspr.o attaccava apçrtamente il governo italiano e il Quirinale, per il contegno tenuto di fronte al progetto del _viaggio a Vi~nna, e faceva intravedere che ormai l'isolamento dell'Italia era irreparabile. Per ben comprendçre tutta la perfida abilità e tutto il significato della mossa di Bismarck, accennante a risollevare la questione romana, bisogna ricordare che proprio in quell'epoca, il Papa aveva avuto modo di interessare di nuovo i cattolici di tutto il mondo sulle miserevoli condizioni in cui era ridotto, e sulla necessità di veder garantita la sua sicurezza e la sua indipendenza spirituale. Ciò in seguito al!e famose deplorevoli scenate B blloteca Gino Bianco

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